sabato 19 novembre 2011

Homo pecus

Passando la giornata in modalità cazzeggio assoluto, leggendo libri e blog, ascoltando i REM, vedendo Inside Job (ovviamente a scrocco), cucinando (cena troppo opulenta - burp), mi sono infine imbattuto in questo articolo di cui pubblico uno stralcio qui sotto. Saltando da un blog all'altro si trovano commenti intelligenti e gente seria, peccato che poi il pubblico segue di più gente come Giulietto Chiesa (sì, da alcuni giorni mi sono fissato, ma tranquilli mi passa, ora cerco di leggere cose intelligenti).  Insomma cercavo un po' d'ottimismo sul genere umano e per fortuna se ne trova.


(...) perché dove l'"homo oeconomicus" fallisce magari "homo pecus" può forse avere successo, dando più importanza al bene del gruppo che a quello individuale. Peccato che non esista un meccanismo cognitivo per trasformare l'"homo pecus" in qualcosa che assomigli all'"homo sapiens sapiens": il comportamento di gruppo si accompagna di norma ad una perdita delle facoltà cognitive individuali ("pensa tu che a me non va").

Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/blogs/mercato-e-liberta/fanatismo-irragionevolezza-cospirazionismo#ixzz1eBrkEoy6





Il blog da cui è tratto l'estratto si chiama "mercato e libertà". Mi sto preoccupando. Ultimamente mi incazzavo con gente di sinistra che critica un governo di destra guidato da un bocconiano libero mercatista. 

Lo stesso autore ha preparato un FAQ sulla crisi politica italiana. Molto più concreto delle tesi dei cospirazionisti già citati o di Ferrero che ho bacchettato ieri per la superficialità dell'analisi e assenza di proposte concrete. Non è il vangelo, ma indica quali sono i problemi - la soluzione ovviamente non è così immediata.

Anyway, my hearts belongs to the left. And to Cecilia Winter too. Anche se non ho idea di chi sia questa Cecilia. 





Mettiamo un video de gauche:

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