venerdì 23 dicembre 2011

Volare

Bom, anche quest'anno lavorativo è finito. Considerato che ho iniziato a lavorare seriamente solo ad agosto non è così male, anche se l'ultimo periodo è stato un po' stressante.

Tra parentesi, il prossimo anno festeggio i 10 anni nel fantastico mondo della finanza. Sticazzi. Sarebbe quasi ora di cambiare mestiere. Purtroppo non sapendo fare niente tocca restare in finanza.

Comunque.

Ora sono nell'accogliente aeroporto zurighese sorseggiando un spritzCampari (questi montanari non hanno aperol...) in attesa del volo per Venezia dove mi dovrebbero attendere dei loschi figuri per accompagnarmi a casa. Questo per fare prima. Considerati i loschi figuri spero di arrivare a casa prima di Natale.

Augurandovi di passare bene le festività di Saturnalia vi saluto con un brindisi virtuale e reale - proscht!


giovedì 22 dicembre 2011

la TV

Stamane me ne esco giulivo e garrulo di casa e sull'uscio mi blocca un tizio: "Fermo, sono della BILLAG! Come ti chiami?".

La Billag è la società che incassa il canone TV.

Ora. Io pensavo di pagarlo, ma sembra di no. Anzi, è certo.

Che poi non ho la TV. Cioè, ho la TV ma non la guardo, cioè guardo solo dvd e non i programmi - questo solo perché sono snob.

Però.

Ho fatto l'abbonamento all'internet. E dopo un po' mi arriva una bolletta di 200 e passa franchi. Chiamo il call center, protesto e questi mi dicono che devo pagare la tv, perché loro mi mandano l'internet via cavo televisivo. Spiego che non ho la tv, non ho la radio, ma mi dicono che devo protestare con Billag. Leggo un po' su forum e vedo che è inutile protestare che anche se hai internet vuol dire che puoi vedere la tv. E quindi devi pagare. Pace, io pago.



Oggi mi arriva il controllo. Io tutto tranquillo dico al tizio "ma io pago! Anzi, mi pago e cago!!". Ah, ovviamente tutto ciò in tedesco che il tipo non comunicava in lingue latine o slave. Così con le 4 parole di tedesco e gesti manuali spiego la storia sopra. Lo porto in casa e dal mucchio di bollette trovo l'ultima che ho pagato e dico "ara qua, mona! te vedi che pago?!"

Lui guarda la bolletta, scuote il capo e guardandomi con compassione, mi dice che no, sto pagando l'abbonamento per la tv, mica il canone (pirla, avrà pensato, ma educatamente non l'ha detto). Allora lo trascino davanti alla tv e dico "ostia, ma vedi che non c'è il cavo? E vedi che ci sono dei dvd? E vedi che il cavo l'ho infilato nel modem, mica nel televisore?".
Lui, furbo come una faina: "eheh, ma hai il pc e anche l'internet! Puoi guardare i bellissimi programmi della tv svizzera via internet!"
Io: "ma cazzo, mi senti parlare? Capisco sega di tedesco!"
Lui, ponderando la situazione: "hmmm... ma hai la radio?"
"Quanto costa il canone radio?"
"130 franchi all'anno"
Io, conciliante: "bom, ok, ce l'ho. Ascolto Radio Zurisee anche se fa abbastanza cagare. Ma meno di radiodiijey".
Concordiamo che ho la radio, ma non la tv. Figo.

Cioè. Figo che sono in regola con le Sacre Leggi Svizzere convincendo il controllore che non ho la tv pur avendola. Ma scemo che alla fine ora devo pagare altri 130 franchi e chiamare il mio spacciatore di internet e capire perché mi fa pagare 80 franchi ogni due mesi oltre ai 50 mensili per internet.




mercoledì 21 dicembre 2011

Che la festa abbia inizio

Antica tradizione che si ripete ogni anno con vari nomi e simboli.



Quest'anno sembra che sarà paura e delirio ad Aurisina.



Festa vegetariana, I presume.



Oh cielo!








Buone feste! Ci vediamo nel 2012 se i Maya si sono sbagliati. Altrimenti sfiga, dovevate godervi di più la vita.



martedì 20 dicembre 2011

More

Dopo parecchio tempo ho riascoltato "More", disco dei Pink Floyd del 69 - uno dei dischi "minori", ma per me resta una chicca. Un paio d'anni fa ho trovato pure il dvd con il film - sì, perché per i pinkfloydiani ignoranti trattasi di colonna sonora. Come "Obscured by Clouds".

Per invogliarvi all'ascolto qui c'è un bel video con estratti dal film/disco:


Kim

Periodo di necrologi. Succede spesso vicino a Natale.


È morto un Kim

Cliccate sulla foto e si apre un bel sito.

Ma una Kim è ancora viva.

Anche se cliccate non si apre nessun bel sito.


Viva Kim!

lunedì 19 dicembre 2011

Comunicazioni di servizio

Si avvisano i gentili utenti che qui nevica.

Ciononostante venerdì l'eroico Zurota cercherà di varcare le Alpi - senza elefanti, ma su un volo Swiss.

Purtroppo gli svizzeri disdegnano l'aeroporto di Ronchi, quindi mi tocca atterrare a Venezia. Il detto Zurota apprezza molto essere accolto da belle facce amiche all'arrivo in quel posto da alcuni chiamato patria, quindi si avvisano quelle magnifiche persone in vena di farsi un giro fino al Marco Polo che l'orario previsto di atterraggio è 18:40 di venerdì 23 dicembre.

Ringraziando anticipatamente baciamo le mani. E pure i piedi. 

domenica 18 dicembre 2011

Associazioni strane




Associazioni strane... oggi è morto Vaclav Havel e sono quelle morti che un pochino mi colpiscono - insomma era un rivoluzionario, un dissidente, è stato presidente della repubblica di due stati (Cecoslovacchia e Cechia) oltre ad essere un drammaturgo e scrittore. Secondo me ha fatto qualcosa per l'umanità o almeno per il popolo ceco a me vicino.

Due frasi che ho trovato leggendo velocemente su Wikiquote:


The tragedy of modern man is not that he knows less and less about the meaning of his own life, but that it bothers him less and less.


If you want to see your plays performed the way you wrote them, become President.

A suo tempo ho fatto un paio di polemiche sul fatto che su FB la gente si flagellasse e piangesse per la morte di Simoncelli e quell'altro motociclista giapponese morto a 18 anni correndo in pista, pur senza conoscerli e magari senza aver sentito manco il nome prima di aver visto in tv le immagini della morte in diretta. Oggi, qualche ora dopo il fatto, oltre al mio post vedo solo Margot e Antonio (sui 200 e passa contatti) che hanno scritto qualcosa in tema. Non è che voglio dire che tutti devono mettersi la faccia di Vaclav come profilo e piangere virtualmente, ma è solo una constatazione amichevole sulla tristezza che provo di fronte al fatto che la morte di un Simoncelli colpisca più di quella di un Havel, anche se uno era ventenne e l'altro over 70. Per me sono due diversi pianeti e, forse, in fondo Havel non si merita di diventare un personaggio su FB.


Tornando alle associazioni del titolo: leggendo le news su Havel capito su youtube e vedo questa canzone di De André, tratta dall'album "La Buona Novella", opera d'ispirazione biblica concepita nel '68.





Questa canzone mi ha fatto alzare e andare in biblioteca (cioè, la mia biblioteca sita a 2.5 metri dalla sedia) e cercare il libro "L'Èvangile selon Pilate" (il Vangelo secondo Pilato) di Eric-Emmanuel Schmitt. Non so se capita anche a voi, ma quando cerco un libro non lo trovo mai anche se era proprio sullo scaffale dove ho iniziato la ricerca. Mah. Questioni di filosofia della percezione.


Trattasi di un piccolo libricino di neanche 300 pagine, ma a cui sono particolarmente legato, perché me l'ha consigliato Lavinia, la mia prima prof di francese, e l'ho letto con lei a lezione nel lontano 2006 ed è stato il mio primo libro letto in francese. Poi ho letto un altro di Schmitt (La part de l'autre) che era su Hitler. Ma questo non c'entra con questa storia, il legame era Vaclav-Faber-Pilato.


PS: Visto il periodo vi lascio con altre due canzoni di Faber:













martedì 13 dicembre 2011

Upcycling

Oggi ho seguito una breve conferenza di un prof svizzero sul Great Pacific Garbage Patch. Interessante, ho imparato qualcosa di nuovo. Tipo quanta plastica viene prodotta in un anno (300 milioni di tonnellate? mah, non mi ricordo... me era un numero GRANDE) e che un terzo è per fare imballaggi. Quindi parecchio inutile. Comunque molta plastica viene riciclata o bruciata per produrre energia. Ovviamente la Svizzera è prima. Ma perché brucia molta plastica negli inceneritori (o termovalorizzatori). Quindi anche una delle prime per produzione di diossina - presumo, non l'hanno detto. Comunque molta plastica finisce nell'oceano e poi ci resta ammazzando pesci e uccelli. Ma potete leggervi il link sopra per saperne di più.

Quello che volevo dire è che ho anche imparato cos'è l'upcycling. Che non è ciclismo in salita, ma l'evoluzione del recycling. C'erano due frikettoni che hanno presentato la loro azienda start-up. L'idea non è male: comprare camere d'aria a San Salvador, portarle in Svizzera e fare oggetti di design tipo borse da vendere ad altri frikki et alternati facendoli pagare tanto.



L'idea è buona - riciclare immondizia e creare nuovi prodotti. L'unica cosa che non ho capito è perché da San Salvador. A sto punto produci direttamente li. Poi ho visto sul sito il solito marchio "Swiss design". Che se le cose hanno un tocco svizzero sono molto più superiormente migliori.


sabato 10 dicembre 2011

venerdì 9 dicembre 2011

Religione

Avevo già pubblicato questo pezzo su uno dei precedenti blog, ma mi pare sempre attuale. Come il Levitico.








DALLE FREQUENZE DI RADIO MARIA UN NOTO RELIGIOSO DISPENSA ALLE PERSONE CHE TELEFONANO INDICAZIONI E CONSIGLI SPIRITUALI TRATTI DIRETTAMENTE DALLE SCRITTURE.

QUALCHE TEMPO FA, IN UNA DELLE RISPOSTE AGLI ASCOLTATORI, 
HA AFFERMATO CHE L'OMOSESSUALITA' - COME SI LEGGE NELLA BIBBIA (LEVITICO,18,22) - E' UN ABOMINIO E NON PUO' ESSERE TOLLERATA IN ALCUN CASO. 
UN ASCOLTATORE GLI HA SCRITTO PER CHIEDERE LUMI SU ALCUNI ALTRI PROBLEMI DI VITA VISSUTA.




Lettera del 16 maggio 2009

"Caro sacerdote, le scrivo per ringraziarla del suo lavoro educativo sulle leggi del Signore.

Ho imparato davvero molto dal suo programma, e ho cercato di condividere tale conoscenza con più persone possibile. Adesso, quando qualcuno tenta di difendere lo stile di vita omosessuale, gli ricordo semplicemente che nel Levitico 18:22 si afferma che ciò è un abominio.

Però, avrei bisogno di alcun consigli da lei, a riguardo di altre leggi specifiche e come applicarle.

- Vorrei vendere mia figlia come schiava, come prevede Esodo 21:7.
Quale pensa sarebbe un buon prezzo di vendita?

- Quando do fuoco ad un toro sull'altare sacrificale, so dalle scritture che ciò produce un piacevole profumo per il Signore (Levitico 1.9).
Il problema è con i miei vicini.
Quei blasfemi sostengono che l'odore non è piacevole per loro.
Devo forse percuoterli?

- So che posso avere contatti con una donna quando non ha le mestruazioni (Levitico 15:19-24).
Il problema è: come faccio a chiederle se ce le ha oppure no?
Molte donne s'offendono.



- Levitico 25:44 afferma che potrei possedere degli schiavi, sia maschi che femmine,
a patto che essi siano acquistati in nazioni straniere.
Un mio amico afferma che questo si può fare con i filippini, ma non con i francesi.
Può farmi capire meglio?
Perchè non posso possedere schiavi francesi?

- Un mio vicino insiste per lavorare di sabato.
Esodo 35:2 dice chiaramente che dovrebbe essere messo a morte.
Sono moralmente obbligato ad ucciderlo personalmente?

- Un mio amico ha la sensazione che anche se mangiare crostacei è un abominio (Levitico 11:10),
lo è meno dell'omosessualità. Non sono d'accordo.
Può illuminarci sulla questione?

- Levitico 21:20 afferma che non posso avvicinarmi all' altare di Dio se ho difetti di vista.
Devo effettivamente ammettere che uso occhiali per leggere?
.... La mia vista deve per forza essere 10 decimi o c'è qualche scappatoia alla questione?

- Molti dei miei amici maschi usano rasarsi i capelli, compresi quelli vicino alle tempie, anche se questo è espressamente vietato dalla Bibbia (Levitico 19:27).
In che modo devono esser messi a morte?

- In Levitico 11:6-8 viene detto che toccare la pelle di maiale morto rende impuri.
Per giocare a pallone debbo quindi indossare dei guanti?

- Mio zio possiede una fattoria.
E' andato contro Levitico 19:19, poichè ha piantato due diversi tipi di ortaggi nello stesso campo;
anche sua moglie ha violato lo stesso passo, perchè usa indossare vesti di due tipi diversi di tessuto (cotone/acrilico).
Non solo: mio zio bestemmia a tutto andare.
E' proprio necessario che mi prenda la briga di radunare tutti gli abitanti della città per lapidarli come prescrivono le scritture?
Non potrei, più semplicemente, dargli fuoco mentre dormono, come simpaticamente consiglia Levitico 20:14 per le persone che giacciono con consanguinei?


So che Lei ha studiato approfonditamente questi argomenti, per cui sono sicuro che potrà rispondermi a queste semplici domande.

Nell'occasione, la ringrazio ancora per ricordare a tutti noi che i comandamenti sono eterni e immutabili.

giovedì 8 dicembre 2011

Amarcord


Stavo facendo il trasloco dei file dal vecchio Toshibone al nuovo MelaAria e ho rivisto i vecchi successi della Bbanda.




Un po' di foto strambe:







Quando c'era Lui...

La cospirazione è chiara e i mandanti anche.

Mi spiego.

Prima il mio treno arrivava puntale. Il mio Sihlwald tutto rosso e a due piani partiva in orario e arriva puntuale. Come un orologio svizzero. E in più aveva anche dei posti liberi.

Va bene, ogni tanto qualche ritardo, ma la cosa era assai rara. Ultimamente è una tragedia. Questa settimana praticamente ogni mattina ritardo. Ieri ben 7 minuti di ritardo. Dico 7 minuti! È inaccettabile. E sicuramente non è una coincidenza, sappiamo bene di chi è la colpa, chi dietro le quinte manovra per distrarre i ferrovieri. E non ho paura di fare nomi, io! Sono sempre loro, la Trilaterale, Bilderberg, Goldman Sachs e Mario Monti. Tutti assieme a congiurare e cospirare per ritardare il mio cazzo di treno.





Quando c'era Lui i treni arrivavano in orario!!!




Cena natalizia 1

Prima cena natalizia.

Oggi si trattava della cena del dipartimento, quindi una cinquantina di persone.

Per fortuna ero ad un tavolo simpatico.

Ho scoperto che uno dei colleghi con cui ho un rapporto cordiale, ma non oltre, è ceco. I genitori sono scappati nel 68 in iSwizzera. Ecco, ora ci siamo reciprocamente molto più simpatici e ci scambiamo frasi fatte in ceco tipo "Jak se mas?", "co djelas?", "na zdravi". Specialmente "na zdravi".

C'era anche il mio capo e questo, sembrerà strano, era positivo. Perché il mio capo è una brava persona e riesce ad essere divertente. Oggi mi ha nuovamente stupito. Fine cena e la cameriera chiede il solito "espresso, digestivo, che cazzo volete prima di andare fuori dai coglioni?".

Il capo mi guarda e fa "prendiamo la grappa Berta?"

Uh! Lo guardo con fare interrogativo.

Lui "non conosci la Berta? Una Berta per tutti!"

Cazzo, buona la Berta! Ne ho bevute (almeno) cinque. Proprio una buona grappa! Mi vergogno un po' ad essere sopraffatto sulla conoscenza di grappe da uno svizzero. A mia discolpa posso dire che sono più abituato a grappe non industriali. Però onore al capo!


martedì 6 dicembre 2011

Greed is good

Dicevo tempo fa che avrei fatto un discorso sociologico sulla finanza e sui banchieri. Ed ecco che la minaccia si concretizza! 


L'ispirazione sono i discorsi sui "poteri forti", sul fatto che i banchieri determinano la direzione del sistema economico, che la crisi è stata causata volutamente  dalle banche.






Visto che lavoro nell'ambiente invero mi onora vedere che c'è gente che pensa che la finanza sia Dio e quindi io, vestito coi paramenti sacri (giacca, camicia, cravatta), mi posso considerare un sacerdote. Ecco, mi viene già da ridere.


Ah, ocio, che stasera già sento che vado lungo - si ringrazia per questo post lo sponsor Château Saint-André produttore di un ottimo Gigondas del 2010 (eh, lo so, un po' giovane, ma meglio morire da piccoli che vedere sto schifo da grandi).


Dicevo. La finanza.


Quello che voglio confutare è il potere che viene attribuito ai banchieri.


- Crisi: sento gente dire che la crisi sia stata causata volutamente dalle grandi banche. Geniale. Prima crisi (parlando di robe recenti, senza andare fino a new economy, fallimento della Savings & Loans, etc...): mutui subprime. Lehman bros fallita, Bear Stearns comprata per un tozzo di pane, quasi tutte le banche hanno ricevuto iniezioni di capitale dagli stati (p.es Royal Bank of Scotland è posseduta dallo stato britannico). Cioè, si vuol far passare l'idea che i banchieri giusto per dare fastidio al mondo creano una crisi e poi quasi falliscono. Oh, e guardate che le banche licenziano come niente - arriva il capoccia in ufficio e dice ai 10 dipendenti "a fine mese restate in 5". E via a farsi il culo a vicenda. 






Quello che voglio dire è che negli anni di crisi le banche perdono: anche la miticizzata Goldman Sachs nell'ultimo trimestre ha fatto una perdita di 393 milioni di dollari. E per le banche avere lo Stato tra gli azionisti è una rottura di palle infinita, perché poi questi statali vengono a metter il becco sui bonus e quello è sacro per le banche d'investimento. Quindi appena possibile hanno ripagato i debiti con lo Stato e via, business as usual. Quello che è vero è che tante banche comunque sono tornate a guadagnare - ma come dice Taleb le banche guadagnano ogni anno poco, per tanti anni e poi pufff, disastro, in un giorno bruciano tutto il guadagno di anni o decenni.




Infatti un altro discorso, meno insensato, è che la crisi è stata causata involontariamente dalle banche. Questo è quasi corretto. L'avidità delle banche ha avuto senza dubbio un ruolo nella bolla della new economy, nella crisi dei subprime e nella bolla immobiliare ecc... Ma sull'ignoranza bancaria va letto il Black Swan del mio adorato Taleb.
Oppure guardare la lista delle maggiori perdite per colpa di una sola persona, perché le banche instillano l'avidità nei dipendenti, ma poi l'avidità si ritorce contro.






Il concetto è che le banche e la finanza in generale sono uno strumento, il ruolo dello Stato è gestire gli strumenti limitando gli eccessi e regolamentando. 




Ora passo alla filosofia e sociologia - dicevo che vado lungo.






Le banche devono fare soldi. E non lo fanno (solo) per loro, ma per gli azionisti. Si dice "creare valore per gli azionisti", questo è il ruolo di (quasi ) tutte le banche. Non è "la pace nel mondo" o "più figa per tutti", no, è dare soldi agli azionisti. Fare utili e distribuire dividendi. L'avidità alla fine non è il motivo, l'avidità è necessaria per stimolare i dipendenti a produrre.


Fare profitto. Basta, fine, semplice. E come fanno soldi? Prendendo a prestito soldi e prestarli ad un tasso più alto, comprare titoli finanziari (bond, azioni ecc..) ad un prezzo e venderli ad un prezzo superiore, inventare nuovi prodotti e incassare commissioni, piazzare bond/azioni sul mercato e prendere la commissione, negoziare titoli ed incassare il bid-ask spread (un altro spread non quello di cui si parla oggi), ecc...


Massimizzazione del profitto è il credo delle banche e di tutte le aziende - non pensate mica che le altre aziende lavorino per la gloria - la Fiat non fa mica macchine, perché agli Agnelli piace vedere gli ingorghi in tutte le città! No, gli Agnelli sono esteti, a loro non piacciono gli ingorghi, ma per vivere da esteti si abbisogna di danaro, ergo bisogna fare profitto.


Il ruolo dello Stato (della politica) è di "regolamentare". Questo è mancato negli ultimi anni, perché si è liberalizzato troppo. E non si venga ora a far discorsi demagogici, quasi tutti i partiti hanno cavalcato l'onda delle liberalizzazioni, perché era di moda. Il credo liberale di stampo anglosassone, Reagan e Thatcher. Quindi io punto il dito contro la politica, perché la politica doveva regolamentare le banche.








Ora passiamo alla sociologia: i bancari.


Ne ho visti moltissimi delle grandi banche d'investimento anglosassoni. Praticamente tutti sotto i 40 anni. I bancari sono giovani - non è un mestiere da vecchi. Generalizzando molto, in base alle mie osservazioni e direi che ci sono diverse categorie di banker:
- giovine furbo di successo: inizia dopo la laurea, fiuta dove c'é più grana (sales o trader o M&A), si catapulta, si fa un mega culo per dieci anni, guadagna poco di fisso (100,000 sterline - si, è poco per i "veri" bankers), ma ha il bonus legato alla performance. In anni buoni ("bull market") il bonus è più alto del fisso e per i più bravi può essere molto elevato. Questi giovini furbi non invecchiano in banca. Perché fare il trader è stressante - passare le giornate davanti a molti monitor è stancante (minimo 3, ma ho visto anche gente con 9 monitor), fare il sales è come il venditore di bibbie porta a porta, M&A possono lavorare giorno e notte quando devono concludere un deal. Questa tipologia dopo 10-15-20 anni si ritira. Ha risparmiato parte dei bonus e poi si gode la vita facendo qualcosa di meno stressante - investono in ristoranti nella city, si ritirano a meditare, uno che conosco (di TS) si è comprato un B&B in Brasile e durante la crisi ha accettato di farsi licenziare (=liquidazione). Un esempio eccezionale della prima categoria è il Taleb: ha lavorato per anni per le migliori banche, si è fatto i soldi (durante le crisi anticipando correttamente i crolli) e ora fa il filosofo/esteta.






- giovine meno furbo: uguale come sopra, ma meno di successo. E meno capace. Quindi continuano a lavorare per necessità.
- ambizioso/workaholic: sono quelli che restano. Non importa se sono bravi o meno, a loro piace il lavoro. Restano per ore in ufficio. Vogliono far carriera, sono ambiziosi. Di solito non hanno una grande vita sociale. Ma a loro la finanza piace. 
- incapaci leccaculo: anche questi restano. Di norma guadagnano anche bene, perché sono quelli che fanno carriera. Perché per il meccanismo di progressione tipico delle aziende riescono a far carriera grazie all'abilità di far piacere al superiore. Esistono varie valide teorie su chi diventa "capo", come il principio di Dilbert:



 "leadership is nature's way of removing morons from the productive flow"

Scott Adams l'autore di Dilbert lo spiega così:
"I wrote The Dilbert Principle around the concept that in many cases the least competent, least smart people are promoted, simply because they’re the ones you don’t want doing actual work. You want them ordering the doughnuts and yelling at people for not doing their assignments—you know, the easy work. Your heart surgeons and your computer programmers—your smart people—aren’t in management. That principle was literally happening everywhere." 

Simile il principio di Peter:
"in a hierarchy every employee tends to rise to his level of incompetence", meaning that employees tend to be promoted until they reach a position at which they cannot work competently. It was formulated by Dr. Laurence J. Peter and Raymond Hull in their 1969 book The Peter Principle, a humorous treatise which also introduced the "salutary science of hierarchiology."




Questa classificazione aiuta a chiarire che quelli che lavorano in banca non sono geni - i veri geni la abbandonano dopo aver guadagnato e si godono la vita! Capito?


Inoltre, i meccanismi delle banche sono poco controllabili. Ogni dipartimento ha obiettivo di far soldi. Visione di breve termine. I giovini furbi di successo raramente restano nella stessa banca per anni. Di norma dopo 3 anni cambiano. Quindi: quando c'è panico: vendere, vendere, vendere. Ma la finanza è autoriflessiva (mia traduzione di "reflexivity", definizione usata da George Soros), nel senso che l'osservatore è anche agente e quindi influenza gli eventi:


"Reflexivity is discordant with equilibrium theory, which stipulates that markets move towards equilibrium and that non-equilibrium fluctuations are merely random noise that will soon be corrected. In equilibrium theory, prices in the long run at equilibrium reflect the underlying fundamentals, which are unaffected by prices. Reflexivity asserts that prices do in fact influence the fundamentals and that these newly-influenced set of fundamentals then proceed to change expectations, thus influencing prices; the process continues in a self-reinforcing pattern. Because the pattern is self-reinforcing, markets tend towards disequilibrium. Sooner or later they reach a point where the sentiment is reversed and negative expectations become self-reinforcing in the downward direction, thereby explaining the familiar pattern of boom and bust cycles. An examples Soros cites is the willingness of banks to ease lending standards for real estate loans when prices are rising, then raising standards when real estate prices are falling, reinforcing the boom and bust cycle."


L'esempio odierno è che le banche vendono i BTP e vendendoli provocano la discesa dei prezzi. La caduta provoca altre vendite, perché il prezzo più basso conferma che il "prodotto" non è buono. Questo è rinforzato dai meccanismi interni - tutti usano gli stessi modelli di risk management che portano le banche a seguire il tipico "herd behavior", cioè fanno tutti lo stesso.








Ho avuto una piccola rivelazione da giovane (giovane... 28 anni...) quando si discuteva con un banker di una proposta per un'operazione abbastanza complicata. Dopo 3 ore di riunione qualcuno fa: "ma scusa, ma la tua banca accetta questa soluzione? In questo modo ve la prendete in culo voi se va male." Lui "si, ma lasciate a me convincere il mio risk management - tanto loro sta roba non la capiscono. E poi io tra 2 anni lavorerò in un'altra banca". Chiaro?


Il problema principale sono gli incentivi a breve termine (bonus). Ricordate Gordon Gekko? Greed is good! È l'evoluzione del concetto di "mano invisibile". Liberismo. Egoismo. Cazzi miei.









Ultima considerazione: il sistema è sbagliato, su questo sono d'accordo.






La soluzione?





Un po' di sana decrescita, smettere di consumare per il gusto di consumare e/o di imitare...










Infine sarebbe ora di smetterla di seguire gli Usa e copiare il Bhutan, ostia!












"In the Kingdom of Druk, where cypresses grow,
Refuge of the glorious monastic and civil traditions,
The King of Druk, precious sovereign,
His being is eternal, his reign prosperous,
The enlightenment teachings thrive and flourish,
May the people shine like the sun of peace and happiness!"

domenica 4 dicembre 2011

Democrazia diretta


Patocaggine

Essendo oggi da poco in grado di intendere e volere, cazzeggio disteso e distrutto sorseggiando mate, pubblico un estratto da una discussione feisbucca della rinomata Academia del Kruscovac:


Tuttavia mio nonno parlava in 'sto modo, e no go ancora trovà 1 veneto che sia bòn de capir el discorso:

El mato gira la cluca, el guanta Maria per la cotola:

Molime prasez! Te gà le man de smir!

Sarà stà sul brun co' comodàvo el slaif

Me diseva mama: mejo un traiber che un cucer

Sacheto o terlis, sempre bubez semo; coss' te ga el cinciut?

Mola el rusak, te ga ancora el clabuk uber der kopf. E ara che clonzi, te fa smasala sul saliso!

Che loika, tra el patok e la calusa xe tuto un ploč

Ciapa qua, ariticiochi e un bič de calandraca...

Dame petess!

No, solo un sluc de sbicia e un slonz de frambua, gò el futer che te son in cimberle come un comato, piria de omo, caja per tuto meno che per la fraja.

Ma cossa mai, solo un rebechin remenandome per le osmize

Basta flocie... speta che te beco el muf, mona de calandròn

Cio, tartaifel de un cambric, ara che te conzo una flozca!

E mi te disfo la tazadora col ratapalz!

Mòla quel acherle coffe de baba, portime la flaida e metti su le spize, che bato broche co' sto genico che son fin sgnanfo de tanta zima.

sabato 3 dicembre 2011

This Must Be The Place


Come scrive lì a destra -->


I may not have gone where I intended to go, but I think I have ended up where I needed to be.

- Douglas Adams


Ieri vidi il nuovo film di Sorrentino "This Must Be The Place" con un grande Sean Penn che sembra un depresso Robert Smith.



Serve dire "depresso" vicino a "Robert Smith"? No. Però ha fatto anche qualche canzoncina allegra.







Il fim mi è piaciuto - direi quattro palle su cinque se fossi un critico cinematografico. Visto che non lo sono mi astengo da commenti sulla trama, i rimandi, le citazioni ecc...


Visto che non sono un esperto delle teste parlanti non avevo colto la citazione del titolo a questa canzone:




Rifatta da vari gruppi:


 




 Già che ci siamo metto anche questa dei Talking Heads

 



Ieri gli astanti mi hanno chiesto chi è Sorrentino - visto il suo nome italiano, io dovevo saperlo. Ho detto "è un regista che ha fatto dei film, ma non mi ricordo quali, ma so di non aver visto nessuno. In compenso ho letto un suo libro". Mi guardano strano. "ma non è un regista?" mi chiedono.
"Sì, ma un'estate non aveva un cazzo da fare e si è inventato la storia di Tony Pagoda, cantante melodico napoletano amante della coca che scappa in Sud America".

Il libro è Hanno tutti ragione. Non è un capolavoro, ma lettura passabile con delle scenette simpatiche.

"Tonì, è molto semplice. Il mondo si divide in due parti, come una pesca che apri a metà. c'è una metà di nazioni che abbassa la testa e si mette a produrre: siderurgia, tessile, pizze di scarola, tutto quello che vuoi tu, insomma. In pratica parliamo di quella metà del mondo che prende mezza pesca, ne scova il seme, e ci ricava una coltivazione di mille ettari. L'altra metà cosa fa? Prende la mezza pesca e se la mangia. L'altra metà non fa un cazzo dalla mattina alla sera. L'Italia rientra maestosamente in questa seconda categoria. (...) E cosa fanno durante tutte queste situazioni? Chiacchierano. Sono condannati a chiacchierare. Non sanno fare altro. Comincaino col più e col meno e si annoiano. Poi parlano della figa, ma anche questo argomento giunge dopo poco a conclusione. (...) e allora cosa si inventano? Si mettono a complottare. Decidono di fare il culo una volta a uno una volar a un altro e, così facendo, finalmente, occupano la giornata e possono coricarsi sereni. Hai capito adesso? Come nascono i tanti misteri italiani? Nascono perché noi non ci abbiamo un cazzo da fare."

Ora vado a procacciarmi del cibo alla Coop.

Schöne Wochenende!