domenica 31 ottobre 2010

La TV

Ceno guardando LA2, cioè il secondo canale della TV Svizzera Italiana. Guardo la tv svizzera perché su Rai 1 (unica rete italiana visibile) c'è un quiz fastidioso.
Su LA2 c'è un programma culturale, un conduttore pacato che intervista un certo Francesco Piemontesi, giovane pianista classico ticinese. Domande interessanti, pianista timido, umile, innamorato della musica, appassionato; mostrano un paio di spezzoni di concerti. Programma semplice, istruttivo. Probabilmente questo Piemontesi non è un Giovanni Allevi qualsiasi e quindi non diventerà così famoso. Non ho le competenze per criticare Allevi, ma lo ha criticato ampiamente il Tenore su Facebook e anche Uto Ughi:
«non ha alcun grado di parentela con la musica che chiamiamo classica, né con la vecchia né con la nuova. Questo è un equivoco intollerabile. E perfino nel suo campo, ci sono pianisti, cantanti, strumentisti, compositori assai più rilevanti di lui».

Fa piacere vedere un po' di tv con programmi intelligenti, senza un inutile Frizzi o un insulso Marzullo e senza condimento di tette e culi a profusione.

Voi sfaticati

Voi italiani sfaticati sempre in ferie, mentre qua domani si lavora. Ebbene sì, qui non si festeggia il primo novembre e neanche San Giusto, ne l'immacolata concezione e Natale cade di sabato come il primo gennaio. Speriamo che arrivi presto la Pasqua... sgrunt!

Vi comunico che la casa nel quartiere rosso mi è stata rifiutata. Ieri mi è arrivata la lettera per dirmi che hanno preferito altri candidati. Shit. Continua la caccia...

Oggi almeno c'era una giornata specie indian summer e ho fatto una passeggiata fotografica.

Vicino casa noto una bandiera croata...


... un po' dopo quella slovena...



...che curiosamente sta sopra questa scritta un po' incongrua: come possono andare assieme "Cristian" e "Science"??






Piazza Munsterhof dove c'è il Cadé Presse dove ho bevuto la mia prima birra zurighese a luglio subito dopo il colloquio.


Oggi ho bevuto un buon caffè.






Ebbe... probabilmente è l'articolo 1 della Costituzione svizzera...


Una fontana come quelle installate da un tizio inglese in ogni angolo di Parigi.





La fame: in questo posto a Seefeld (il mio quartiere attuale) vendono i migliori Bratwurst di tutta la Svizzera e quindi di tutto il mondo. Volevo prenderne uno, visto che non avevo ancora pranzato.





Ma questa era la fila... come a Parigi, dove si riconoscevano i posti che vendevano le cose migliori dalla fila fuori dalla porta.




Un po' deluso mi avvio a casa e ti vedo Alice che passeggia...




Album completo su Picasa:

Zurich 31 oct 2010

sabato 30 ottobre 2010

Alles Genau

Dopo un mese svizzero vi chiederete e mi chiederete "come va col tedesco?"

Male male...

Ogni giorno in treno e in ufficio sento genau genau genau, sembra la parola più diffusa. Soffrendo della sindrome di pigrizia diffusa per un mese non ho consultato il mio bel dizionario giallo tedesco-inglese e neanche il ben più user friendly et available google translate, fino a ieri, dopo che per tutto il tragitto Hauptbahnhoff-Adliswil mi sono sorbito una coppia che discuteva in tedesco o svizzero e la tipa in ogni frase metteva "genau" un po' come i bergamaschi mettono "figa", cioè al posto della virgola.

Allora appena entrato in ufficio ho messo in moto il mio computer e faccio partire google e scopro che vuol dire "esattamente".

La giornata non è passata invano.

giovedì 28 ottobre 2010

La recherche

E finalmente ho iniziato a visitare appartamenti.

Ora devo spiegarvi che il mercato immobiliare zurighese è un po particolare, dato che l'offerta di appartamenti è bassissima (un zero virgola qualcosa percento di alloggi liberi) e la domanda alta, dato che da quando hanno aperto le frontiere qua arrivano frotte di stranieri a rubare lavoro agli svizzeri e pure le case.

Succede quindi che, normalmente, bisogna mandare una lettera manoscritta al padrone di casa, farsi belli, provare di guadagnare abbastanza per pagare l'affitto, avere una nazionalità accettabile (quindi svizzera meglio), ecc... Poi bisogna mandare l'application form al padrone che poi arbitrariamente decide. E non si può mica offrire di più perché sembra che i prezzi siano calmierati - per fortuna, perché già così costano più che a Place des Vosges a Parigi...

Per fortuna nel mio caso ho il Babysitter che si occupa delle scartoffie ed il donatore di lavoro che garantisce che  sono bello, bravo e buono. E il donatore è puro svizzero.

Ordunque ieri vidi un appartamento poco costoso (un po' più di mille euri al mese...) ma faceva cagare. Oggi ne ho visti 3. I primi due in una strada del quartiere giudeo. Entro col Baby e ci sono già una decina di persone che girano per casa e seduto in soggiorno un ebreo ortodosso sui 70 vestito con tutti i crismi (berretta, cappotto, barba grigia) che pontificava in tedesco con un foglio in mano. Sembrava stesse dichiarando guerra a tutti i paesi limitrofi, invece Baby mi spiega che stava dicendo che mettono il laminato, rinnovano bagno e cucina e che sarà disponibile a metà marzo. Intanto continua ad entrare gente a ondate con l'acquolina alla bocca. Baby mi introduce al burbero omone, mi fa sedere e spiega che no hablo tedesco, ma che lavoro per gli svizzeri e così vedo che sul foglio ha messo vicino al mio nome due bei più. E bravo Baby!

Poi vedo un altro nella stessa via e non era granché.

Quindi ci avviamo verso il red light district. Troviamo la casa in Dienerstrasse 7. Arrivando vedo che di fronte al primo e secondo piano ci sono le famose battone. Queste in appartamento non sembrano dei cessi con sorpresa come quelle che ho visto ieri.

Inoltre l'appartamento è vicino al Bar Total dove sono stato ieri (da Wikitravel: Tiny bar serving a range of Zurich's microbrews. There's always good music).



Entrando c'è solo un'altra coppia, il precedente inquilino è un francese che ci illustra la casa. Non è male, peccato che non ci sia il balcone, ma, nonostante sia al secondo piano, la vista non è male.

martedì 26 ottobre 2010

arieccoci

Come capita spesso nel blog e nella vita, non sono molto costante.

Così è già passato un po' dall'ultimo posto.

Cosa è successo nel mentre? Dunque due weekend fa sono uscito col Carnico a cercare dei bar decenti e con somma sorpresa abbiamo trovato in pieno un bar buono (Andorra) che serve svariate birre (1664, Hoegarden o come casso si scrive e pronuncia, Kilkenny e ancora qualcosa) e pure uno super scrauso (Zur bar) con bancone tondo (ricorda le petit fer a cheval di parigia memoria) dove pascolava gente in vestiti di pelle/tatuaggi/piercing. Quindi bene.
Domenica abbiamo fatto un giro nei sobborghi zurighesi e ci siamo fermati al Dynamo, stravagante posto alternato.

La settimana lavorativa è passata veloce veloce come una canzone dei Ramones. Lo studio porcede tra papiri ed e-learning, il capo mi fa fare delle riunioni... insomma, faccio cose, vedo gente, bevo mille caffè al giorno e il tempo scorre manco fossi il Bianconiglio.

Ho meditato anche sui miei colleghi.

Quindi il collega slavo-teutonico verrà nominato Slavko, come il celebre artista della fisarmonica. Non ho avuto ancora il coraggio di chiedergli, ma secondo me anche lui suona la fisarmonica.



Il collega è più giovane e meno magro.

L'altro collega, quello asiatico-svedese, invece sarà Hrundi V. Baksh. I cinefili avranno capito il riferimento a Peter Sellers di Hollywood Party. Il suo modo di parlare e il sorriso simpatico mi hanno fatto pensare a questo personaggio.



Il Capo, Gran Capo e l'orsetto di Stewie dovranno aspettare ancora un po' per l'ispirazione. Inoltre il Capo ci ha detto che arriva anche uno dall'ufficio limitrofo. La cosa mi puzzava, dato che sto tizio partecipava a molti lavori dell'ufficio. Per fortuna sembra sveglio e simpatico e dovrebbe occupare la vuota scrivania vicino alla mia.

Il weekend precedente ero a Trieste, ma pochi si sono accorti della mia venuta, essendo venuto in incognito. Non ho neanche visto Olfa, la carsolina nuova venuta.

Ricerca casa: giovedì vado a fare le prime visite. Ho mandato 3 offerte al mio babysitter. Due andavano bene per lui, sulla terza mi scrive:

"Have you been at Dienerstrasse already? I guess, you would not like to live there: It is one of the streets of Zurich's red light district."


Mah, non so perché si è fatto questa opinione di me, non mi pare di essere così bigotto: vedere delle mignotte tornando a casa non ha mai fatto male a nessuno. Quindi ho chiesto se la zona è pericolosa e non lo è, secondo il babysitter ci sono più poliziotti lì che in tutta Zurigo. Soliti puttanieri. Comunque vado a visitarla e ora come ora è in pole position. Che mi sono rotto di vivere nella zona fighetta e di perdere oltre un'ora al giorno tra tram e treno. E così anche gli amici visitatori non potranno lamentarsi che non li porto a vedere niente di culturale.

giovedì 14 ottobre 2010

Carnia

Ieri è arrivato il Carnico - quello che mi aveva sostituito a Parigi e che pure ha tradito il nostro comune precedente donatore di lavoro e da lunedì inizia a lavorare qui.

Ci siam bevuti un birrino e un pastis e poi una birra con 3 ex-colleghi che erano qui per una riunione alla filiale swizzera. Piccola rimpatriata.

Quindi questo weekend inizia l'esplorazione delle mescite zurighesi.

Intanto vedetevi sto linko!

buonanotte!

martedì 12 ottobre 2010

Punki

Tornando dal lavoro esco dalla stazione dei treni, evito il tram e vado a piedi e dietro l'angolo all'inizio del ponte che ti vedo? Una mezza dozzina di punkabestia coi cani d'ordinanza e nuvola di maria d'accompagnamento.

Comunque anche i punkabestia in Swizzera sono più puliti, sorridono e sembrano inoffensivi.

Forse la distribuzione gratuita d'eroina funziona veramente bene.



lunedì 11 ottobre 2010

Buon lunedì

Il primo lunedì continua con lo studio e si conclude con una riunione alle 18.

Poi ho preso coraggio sfidato la mia pigrizia congenita e sono andato in stazione a fare l'abbonamento mensile. Prima cosa la stazione è figa, non ci sono delinquenti in giro (tipo nella parigina Gare du Nord), pulita e c'è pure un enorme tendone per il ZuriOktoberfest. No, non mi sono fermato lì, ma sono andato alla biglietteria aperta dalle 6.30 alle 21.30. Chiedo informazioni all'ingresso esordendo con la mia solita catch-up phrase "Gruetzi, sprechen Sie Engels oder Franzosisch?" e come capita di solito le parlano tutte e due e continuo in francese. Prendo il bigliettino e aspetto col passaporto e una foto (foto del 2007, ma non sono cambiato poi tanto). La sala d'attesa è piena, ci sono circa 30 sportelli e tanta gente. E la gente, anzi le persone parlano educatamente sottovoce. Dopo venti minuti arrivo allo sportello e la bionda inserviente parla anche francese e in 3 minuti ho il mio abbonamento. Vabbé, mi è costato 113 franchetti (circa 85 eurini). Visita veloce alla fantastica Coop dove mi commuovo sempre davanti alla variegata offerta - dopo 21 mesi in Cechia dove il miglior supermercato era inglese (Tesco) e il secondo olandese (Albert) non posso non commuovermi davanti a bancali di formaggi e quintali di tortellini e presenza di pesce - pesce! -fresco che sembra commestibile.

Ora mi merito un Pastis.


domenica 10 ottobre 2010

Il morbo di Haggard

Nel mio mio piccolo appartamento temporaneo mi mancano i miei ciddi e i miei libri. Specialmente i libri che languono in qualche oscuro deposito di Crown Relocation. Sic.

Qui, a parte i libri di finanza, ho solo 4 libri intonsi, anzi 3, dato che oggi ho finito Il morbo di Haggard di Patrick McGrath, autore di Follia, uno dei libri nella mia Top100 e di Martha Peake e Grottesco. Ho anche Port Mungo, ma in inglese e un po' troppo aulico, quindi non l'ho ancora finito.

Sulla scarna pagina di wiki su McGrath (che non linko, perché mi ritengo offeso dalla poca attenzione) viene definito come autore di Gotic fiction. In effetti le atmosfere dei suoi lavori sono sempre un po' nere. Adelphi in quarta di copertina descrive così il libro:

"Un amore feroce e claustrofobico, consumato tra stanze in penombra, strade immerse nella nebbia, teatri d'anatomia popolati dai fantasmi di un'ossessione"

Bello, no? Comunque la lettura è piacevole e coinvolgente, nonostante il finale un po' deludente.






Per lenire la mancanza dei ciddi basta youtube, qui una chicca del secolo scorso.

venerdì 8 ottobre 2010

La stitica statistica

Dato che è venerdì e ho passato gli ultimi due giorni a leggere teoria, linee guida, regolamenti, bilanci e sono mezzo cotto e l'altra metà in Terrano-mood, per ora non ho tanti commenti sociologici, magari nel weekend sarò più prolifico.

Per intanto ho dato un'occhiata alle statistiche blogghiche. In questo blog mi fido delle statistiche di blogger/google, dato che nei precedenti blogghi la ggente si lamentava di virus infestanti e pubblicità invadenti e credo che la fonte fosse proprio Clubstat che usavo all'epoca.

Tornando alle statistiche, dall'inizio, quindi un po' più di un mese, le visite sono arrivate da:

Italia 266
Repubblica Ceca 40
Svizzera 27
Croazia 25
Slovenia 13
Canada 8
Stati Uniti 6
Germania 3
Spagna 2
Giappone 2

Togliendo Svizzera e Repubblica Ceca che sarei io, le visite più strane sono Canada e Spagna: chi fu? Giappone, che sembra il più esotico, è il blogger Butta, un tizio che non conosco ma che visse fino a poco tempo fa in quel di Praga ed ora si è trasferito nella terra dei miei avi. Visitatelo che scrive sempre qualcosa di interessante e controcorrente, come oggi che ha scritto di Erminio Ottone. Ha pure scritto un libro sulla Repubblica Ceca che si trova gratis sul suo sito - ma potete contribuire con paypal.

Altri dati: 48% del traffico viene da Firefox e solo il 27% da Internet [merda] Explorer. Post più visto Primo giorno di scuola.

Grazie delle visite e ripassate.

Buon weekende, speriamo ci sia bel tempo!



giovedì 7 ottobre 2010

Italia...

Bene, sono sopravvissuto quasi indenne al primo giorno di vero lavoro.
Di mattina presto Elegance (l'assistente del Mega Direttore Naturale) mi ha fatto fare il giro degli uffici per presentarmi. Sono andato con l'altro nuovo dell'ufficio, l'Indiano. Così ho scoperto che l'Indiano è svedese. Pensavo che lo prendessero in giro quando uno chiede "Tu sei svedese, no?". Sì, è svedese di Uppsala... mai fidarsi delle apparenze...

Poi mi hanno inondato di papiri da leggere e non mi hanno più disturbato.


Ora mi sono visto dopo quasi due anni il TG1 serale: omicidio famigliare, mafia che manda bazooka ai magistrati, mafia che incontra il presidente cinese, mafia che approva il federalismo..

Hi, hi, hi... sì, sono diventato svizzero razzista.




Ora mi guardo la TV svizzera italiana. A proposito, sabato scorso guardavo la tv e ho capito meglio Gli Svizzeri di Aldo Giovanni e Giacomo.





Sabato c'era un programma uguale, tipo signora che spiega come si è versata addosso dell'acqua bollente. Poteva rimanere offesa, neh!

mercoledì 6 ottobre 2010

Primo impatto

Ieri ho conosciuto i colleghi, prima riunione del dipartimento (17 persone), poi riunione col Capo e quindi installazione in ufficio. L'ufficio è una grande stanza e la mia postazione è di fronte al Gran Capo e con il monitor bene in vista = poco cazzeggio... vicino al Gran Capo c'è l'Ungherese, dietro di me lo Sloveno, l'Indiano e l'Orsetto di Stewie vicino al Capo (lui sì ben imboscato e quasi invisibile...).

Prima riunione: capito un po' meno della metà di quello che dicevano. A metà mi sono chiesto "E se sta gente (me incluso) andasse un po' a zappare la terra o fare un lavoro vero, non sarebbe meno peggio per l'umanità?". Domande che non avranno mai risposta...

Durante la seconda riunione il Capo mi ha spiegato cosa dovrò fare: tutto molto vago... comunque non si aspetta che io sia produttivo prima dell'anno prossimo, quindi, per confermarglielo, oggi sono in ferie.

Stamattina è venuto il mio Babysitter a portarmi in comune per registrarmi: 15 minuti e 85 CHF e sono residente; permesso di lavoro tra 3-4 settimane. Quindi Babysitter mi ha offerto un caffè al bar Odeon e poi mi ha portato in banca per aprire un conto: 10 minuti e la banchiera kosovara mi consegna tutti i documenti.

Tutto molto efficiente e svizzero. Per rovinarmi la giornata decido di andare al consolato per iscrivermi all'AIRE. Bella idea! Arrivo, prendo il biglietto, compilo il modulo. Si respira subito un'aria italica: impiegati che gironzolano e vociferano, uno sportello aperto su sette. Dopo 40 minuti arriva il mio turno, entro con la carta d'identità, il passaporto, il modulo compilato ben benino con bella scrittura.
"E dov'è la carta verde?" mi chiede il tizio
"Prego?"
"Che non c'ha il permesso di lavoro?"
"No guardi, sono arrivato giovedì scorso e mi sono registrato oggi al comune, questa è la conferma..."
"Eh, ma senza la carta verde non facciamo niente, io devo mettere dentro dei numeri (indicando il computer). E poi cosa gliene frega, aspetti la carta e poi torni, tanto ha un anno di tempo per iscriversi"

Prendo i papiri e me ne vado. In realtà per legge bisogna iscriversi entro 90 giorni dall'arrivo, ma non mi sembrava utile contraddire il tizio. Tento sempre di rispettare la regola di non discutere con gli stupidi, gli altri potrebbero non notare la differenza.

Rientrando mi sono mangiato un bel Bratwurst e ora mi faccio un meritato sonnellino.


lunedì 4 ottobre 2010

C'è Nobel e Nobel

Due notizie sui premi Nobel da Repubblica:

La prima, sul vero Nobel dato ad un certo Edwards per la ricerca sulla fecondazione in vitro e la pronta risposta del Vaticano: "Ignorata l'etica".

Capisco che i preti si facciano i cazzi degli altri - d'altronde i credenti vanno a confessarsi da loro, quindi sono abituati a sentire, giudicare e punire le azioni altrui. Però:


"Il premio Nobel è un'onorificenza di portata internazionale, attribuita annualmente a persone che si sono distinte nei diversi campi dello scibile, «apportando considerevoli benefici all'umanità», per le loro ricerche, scoperte ed invenzioni, per l'opera letteraria, per l'impegno in favore della pace mondiale. Viene generalmente visto come l'encomio supremo dell'epoca contemporanea." (da wiki)

Non si parla di etica, ma di scienza e di benefici all'umanità. Poi sentire parlare di etica il Vaticano che "contestualizza" le bestemmie, che nasconde pedofili, che gestisce una banca offshore (IOR) notoriamente entrata in tantissimi scandali finanziari, ecco, a me fa venire in mente solo bestemmie. Solo che se le dicessi io sarei soggetto ad una sanzione pecuniaria da 51 a 309 euri, se lo dice un mafioso, bisogna valutare il contesto. Paraculi di merda che non pagate l'ICI.

"Se non ci fosse dio bisognerebbe inventarlo. Ed è esattamente quello che ha fatto l'uomo da quando è sceso dagli alberi" 
De André


La seconda notizia è sull'IG Nobel. Ricercatori italiani
(...) hanno analizzato la realizzazione pratica di uno dei paradossi più conosciuti, formulato dallo psicologo canadese Laurence J. Peter: "In un'organizzazione ogni nuovo membro sale nella gerarchia fino a raggiungere il suo livello di massima incompetenza".

Verissimo!

Menu della settimana

Questo è il menu della settimana, slurp!
Durante il corso ci hanno già detto che nei primi mesi tutti i neoassunti ingrassano...

domenica 3 ottobre 2010

Pics

 Ed ecco alcune foto della passeggiata odierna:

Le montagne innevate oltre il lago


La riva del lago popolata da gente


Il lago blu blu


Scritte simpatiche su un'ex fabbrica nella zona postindustriale di Zurigo (ora zona con ristoranti, disco e club)


La fabbrica


Altro messaggio


Il fiume Limmat visto da un ponte







Una simpatica statua con dietro il Dynamo, locale indicato da Lonely planet come posto da concerti rock, raggae, metal.

venerdì 1 ottobre 2010

Primo giorno di scuola

Zurota è arrivato!

Ieri in aeroporto a Ljubljana ha incontrato 3 colleghi (uno era il suo ex compagno di pranzo liquido del venerdì durante la permanenza londinese del 2004). Arrivato a Zurigo alle 16 si dirige alla sede per ritirare le chiavi: "Hi, sono Zurota, mi dai le mie chiavi?" e gliele danno senza manco chiedere un documento. L'appartamento è accogliente ma spartano. Però entrando si ritrova una bottiglia di shiumante di dubbia qualità che sta sorseggiando or ora scrivendo il primo posto veramente zurighese (domani si verificherà il malditesta).



Dopo aver messo a posto le masserizie si è recato ad esplorare i dintorni e si è accorto di avere un lago a 3 minuti di distanza a piedi. La vista dell'acqua (Tamigi, Senna, Vltava, canali olandesi) ha sempre un rimando al mare tergestino e pur non essendo propriamente un amante del mare, la presenza dell'acqua ricorda casa. Così si è rilassato e alle 21.30 era già a letto...








Oggi è stato il primo giorno di scuola (corso neoassunti) e si è divertito parecchio.

C'erano 21 personaggi di varia provenienza ed estrazione: maggioranza svizzeri ma anche due canadesi e due belgi, una cinese, una sudamericana, una greca e un inglese; come inquadramento il più figo era il head of internal communication, i due più importanti (per me) invece erano lo "chef de cuisine" e la "pâtissiere".

Zurota era seduto vicino all'assistente del capo del personale. Alla prima pausa caffè scambia due chiacchiere con la tipa - sui 45 vestita in una tunica molto hippie - e mi chiede se sono dell'est europa... non so se era per l'accento praghese o per l'apparenza slavo-comunista. Zurota ammira la tipa, perché dopo essersi licenziata si è fatta due mesi in India - dopo aver sbagliato per 2 volte il nome della società in cui lavoriamo: "oh my God, my head is still in India...". Brava brava!

Il corso introduttivo era ben organizzato con presentazioni veloci ed interessanti, pranzo nell'ottima mensa (filetto di branzino con tortino di patate e spinaci) e discorsi interessanti coi neo-colleghi. Durante il pomeriggio 1 ora con illustrazione dei vari benefits, come ad esempio le convenzioni con palestre e negozi o possibilità di fare volontariato e poi l'Azienda ti paga per il volontariato o la presentazione dell'ufficio Research & Knowledge: ti serve una ricerca sul mercato dei prestiti ipotecari in Russia? Chiedi a loro e te la fanno in un paio di giorni invece di cercare da solo su internet. Risultati disponibili in 5 lingue. Fico!

La giornata è passata veramente velocemente, senza confronti col corso neoassunti del precedente donatore di lavoro (noia noia noia in quel caso). Alle 5 Zurota era già fuori e si è diretto a comprare l'adattatore per la presa del pc - qui ovviamente le prese sono diverse - senza la quale questo post non avrebbe visto la luce.

Nota su costi: ieri sera passeggiando in centro ha visto una Coop ed è entrato, come un muslimanno davanti ad una mecca. Quando ha visto il reparto salumi et affini si è messo quasi a piangere di gioia vedendo salumi VERI, tortellini Rana e ogni ben di dio. Girando tra gli scaffali con le lacrime agli occhi ricordandosi dei supermercati Albert (Heijn) di Praga si imbatte nel reparto Slavo: a parte l'Ajvar, c'era anche la LASKO!!!



Alla fine prende un po' di stronzate (salumi, formaggio francese, mozzarella di bufala, lasko, bagnoschiuma e altro) e spende 80 ChF o 60 Euri... Oggi l'adattatore, cioè un pezzo di plastica con due cavi era 12 CHF - 9 EUR. Di fronte a questi costi è tornata in mente la scena dell'ultimo incontro con il personale del precedente donatore di lavoro quando il responsabile disse: "Ma lei deve tenere conto del fatto che la Svizzera è costosissimissima! Non ci sono mai stato, ma così mi dicono...". Vabbè, vuol dire che Zurota andrà un po' meno spesso ad ingozzarsi in ristoranti fighi e proverà ad andare al supermercato quando non ha fame...

Zurota è anche contento perché tra due settimane arriva a Zurigo il Carnico - Quello che mi ha sostituito a Parigi e che nella settimana di sovrapposizione è stato iniziato all'arte del Pastis. Un personaggio che non sfigurerebbe da Savo o in una festa a Ricmanje. Inoltre in sti giorni Zurota ha scritto anche a Guillaume, vecchio compagno di bevute dai tempi dell'Erasmus (si parla del 99...), che ora lavora per l'Unicef a Geneve. Si sono già messi d'accordo di vedersi il penultimo weekend di ottobre a Zurigo o Geneva o sui monti francesi da dove viene lui. Quindi le prospettive di uscite divertenti e non da fighetti ci sono tutte e questo è molto importante.

Infine, come commento dopo circa 30 ore qui, a memoria di Ota in nessuna città si è sentito da subito come a casa. Forse perché stavolta sono veramente solo...

Breda - ci è arrivato dopo una settimana con Hex ad Amsterdam... un po' confuso dalla prima trasferta... ma subito il primo giorno è stato messo in casa con il Bizio, bergamasco alcolista praticante...
Londra - città caotica resa ancor più caotica dal collega iperattivo con cui condivideva un mese in ufficio e nel residence.
Parigi - sempre collega di cui sopra, ma comunque più accogliente.
Praga - in febbraio è grigia, fredda e chiusa. Stare in hotel e occuparsi di arredare la casa ha contribuito a rendere l'inizio un po' meno entusiasmante.

Comunque questo era il primo giorno... preparatevi ai lamenti che arriveranno!

Per esempio Zurota domani deve svegliarsi prima delle 8 perché arriva il trasloco dei 13 pacchi di robe utili - ora vedendo l'appartamento si chiede dove cazzo mettere 13 scatole...


Questa era Praga l'ultimo giorno....