domenica 21 ottobre 2012

Misura




Tempo fa quando ho fatto una gita in Danimarca invece di trovarci del marcio trovai del crudo. Nel senso di cibo crudo ispirato al credo del raw food. All'epoca visitammo il Raw 42 e presi un drink di frutta ed un panino di avocado ed erano buonissimi. Presi pure dei dolci ed erano deliziosi.

Preso dall'ispirazione del momento e dal fatto che anche Pinta e signora abbracciarono tale filosofia mi compro due libri e un blender. Che sia chiaro: continuerò a mangiare carne e pesce, ma mi interessa sempre allargare gli orizzonti.




Consulto il primo libro visto che è a colori mentre il secondo è in un pallido bianco e nero senza foto.

Primo commento: bello mangiare crudo per preservare le qualità dei cibi, ma farlo è un po' complicato. Prima cosa servono gli attrezzi, tipo il blender, che può essere sublimianato da un comune frullatore. Però per essere veramente raw fooders serve un disidratatore. E tempo. Un'enormità di tempo. Perché per disidratare qualcosa ci vogliono ore. Tante. E questo è un ostacolo insormontabile per me. Io penso ad un cibo e lo voglio pronto adesso. Posso considerare una mezz'ora/ora per cucinarlo, ma questo è il massimo. Non considero fattibile una cosa da comporre e poi mettere nel disidratatore per 12 ore. Cioè dovrei svegliarmi alle 8 per fare la cena alle 20?  E il pranzo? Dovrei informarlo alle 4 di mattina??

Nonostante questi ostacoli formali ho trovato qualche ricetta valida.

Ad esempio il pane alle cipolle o i biscotti alle mele. Ora condivido le dosi delle ricette:

Pane di cipolle

3 cipolle gialle
3/4 di tazza di semi di lino passati in un blender ad alta velocità
3/4 di tazza di semi di girasole passati in un "food processor"
1/2 tazza di salsa di soja Nama Shoyu
1/2 tazza di olio d'oliva

Biscotti di mele 

2 pounds di mele
1 tazza di zucchero di agave
1 3/4 tazze di mandorle passate in un "food processor"
1 3/4 tazze di uvetta
1/4 di tazza di cannella.

Bene. Ottimo. Primo dubbio: quanto cazzo è una tazza? Uno cerca su internét e guarda per prima cosa su wikipedia. Leggo il primo paragrafo e vedo questa frase orrenda:

"This measure is usually used as an informal unit in cooking recipes where precision is rarely required,"

 "Precision is rarely required". In cucina? Diobbono, che cazzo dici? Io voglio le ricette in grammi, milligrammi, con la temperatura del forno precisa, non mi dici metti il forno caldo, voglio che sia 175, 220 o 250 gradi centrigradi, porca troia. Ti credo che gli americani non riescano a produrre uno chef decente, ci sono riusciti perfino gli inglesi nonostante le once e le libbre.

Ora, uno dotato della buona volontà per capire la ricetta fa un po' di ricerche e si imbatte in numeri buttati lì a caso. Perché una tazza è diversa se si tratta di liquido o di massa. E poi dipende dal tipo di liquido e dal tipo di massa solida. Merda. In pratica per ogni materiale dovresti trovare una tabella di conversione. Ovviamente è praticamente impossibile trovarlo o trovarlo coerente.

Finché usano i pounds va bene, perché è una misura ufficiale, quindi i 2 pounds di mele sono 907 grammi. Ecco, questo è bello. Preciso.

Poi vado a cercare su google prendendo il primo risultato:

Partiamo dai semi di lino:

whole flax seeds 1 cup = about 180 g (I measured on my scale). I'm assuming the 250 g is for a liquid measure, but flax is lighter than water.
Da wikianswers.

Semi di girasole
According to this website http://www.whfoods.com/genpage.php?tname=foodspice&dbid=57, there are 36g in 1/4c of hulled sunflower seeds. So that would be 144g/cup.
 Da wikianswers.

 Salsa di soia: non pervenuto. Trovo su un sito generico che una tazza è 237 ml.
Uguale per l'olio.

Zucchero di agave:
Agave syrup: 1/3 cup = 100 grams, da http://www.incidentalcooking.com/conversions?0e160640

Mandorle:
50 grams = 1/2 cup ground almonds
1 cup = 100 grams
Da wikianswers

Uvetta:
I just weighed some for an oatmeal cookie recipe and it came out to 136 grams.
Da wikianswers

Cannella:
5 ounces
Da Wikianswers. Ormai non ho più voglia di cercare quanto cazzo pesano 5 merde di once in grammi. Avete rotto. Usate i grammi e i milligrammi! La tazza non è un'unità di misura. In Europa la tazza identifica il cesso! Non si fa una ricetta dicendo "prendi 2 cessi e mezzo di spaghetti, 1 cesso e un quarto di pomodori....". No. Non funziona così. Ci sono dei cuochi che cucinando e dopo vari esperimenti decidono un adeguato equilibrio degli alimenti e lo quantificano in un'unità di misura condivisa e verificabile. Che non sono le tazze. Le quali possono variare dalla tazza dell'espresso, quella del cappuccino, quella della zuppa e fino a quella più capiente del cesso.

Quindi, cari americani, finché non imparerete ad usare un'unità di misura comprensibile ed aver compreso che in cucina servono misure precise ed aver capito che la frase:
"This measure is usually used as an informal unit in cooking recipes where precision is rarely required,"
è una minchiata, non pensate di poter imparare a cucinare. Continuate a godervi i vostri big mac e kentaky fraid ciken. E fanculo. Con simpatia.


Dimenticato: i biscotti sono riusciti bene ma erano troppo dolci, il pane era ipersalato. Per colpa delle vostre misure di merda. Stronzi.

Le esplorazioni casalinghe





 Esordirei con un tradizionale "Ah, la Tauromachia".

A seguire racconto un aneddoto sulla mia stupidità. 

Allora. 

Io abito da un anno e mezzo in un palazzo. Nella splendida Wiedikon.

Frequentando un circolo politico reazionario ho incontrato un tipo italiano. Dopo qualche mese che ci vedevamo alle riunioni ho realizzato che viveva nello stesso palazzo. 

Bene.

Poi questa estate un giorno mi chiama il comunista longobardo Tia e dice "hey, dove sei? Io sono da te!". Ma io non ero da me e quindi ho perso l'occasione. 

Poi vedo Tia e mi spiega che conosce un altro inquilino dello stesso palazzo che ha accesso alla terrazza del nostro palazzo. Ostia. Penso io. Abbiamo una terrazza! (come quando Fassino diceva "abbiamo una banca!"). Ma visto la regolarità delle regole svizzere pessimisticamente penso che è solo per gli inquilini dell'ultimo piano.

Oggi scopro che non è vero.

Ero alla festa di laurea di Misu dove c'era uno splendido asado, dato che ha delle relazioni argentine, e dove è passato anche un fastidioso svizzero a dirci che non potevamo fare una festa lì. Si poteva giocare solo a ping pong e solo fino alle 9 - per cortesia è passato alle 8.30. Inoltre non si poteva bere alcol. E neanche usare la griglia costruita da lui stesso. Noi abbiamo bevuto alcol e grigliato carne. Shame on us!

Noi protestammo dicendo che il cartello non era chiaro. Abbiamo patteggiato scusandoci e promettendo di pulire tutto.
In Svizzera ci sono regole anche dove non ci sono regole.

Comunque.

Ad un certo punto parlo con il compagno longobardo ed un altro tipo che avevo già visto a qualche festa. Dopo un po' il cervello di Tia fa 2+2 e dice: "hey Zurota, ma questo qui abita da te!".

Allora scopro che la terrazza è ad uso comune. 

Cioè, è  vietato usarla perché non è a norma, ma basta non dire a nessuno che la si usa. 

Così tornando a casa esploro i piani superiori. Cosa che non ho mai fatto essendo pigro ed avendo un ripostiglio in cantina dove tengo la bici d'inverno e questo mi basta per non portare cose in soffitta, visto che francescanamente non possiedo molti beni materiali (e nessun bene immateriale).

Allora mi avventuro ad esplorare la casa.

Questo è il mio pianerottolo. Notare la poltrona delle dirimpettaie.


 

Il terzo piano è più sobrio.


Il quarto è già incasinato.



La soffitta mette un po' di soggezione. Tipo pensi di trovarti Tyson nascosto in un loculo con la tigre.


Trovo le stairway to heaven. Mi avvertono di stare attento. Cioè mi vietano l'accesso.


Sopra trovo sedie e griglie.


E un'antenna. Ecco perché si prende così bene a casa mia.


Però c'è una bella vista.




venerdì 19 ottobre 2012

Polpette

Tornavo dal centro verso il mio Heimat Wiedikon dopo aver aiutato il compagno Tia nella gestione del bar del cinema Rennweg di cui ho già parlato in un post, ma non ho voglia di mettere il link, perché è quasi l'una di notte.

Inzomma, tornavo a casa a piedi ed assaporavo l'aria da estate indiana e avendo precedentemente assaporato anche alcuni bicchieri di birra e pastis diventavo romantico e pensavo alla bellezza di Zurigo e alla fortuna di trovarmi qui ora: da Bahnoffstrasse a Wiedikon è tutto un risplendere di beltà. Inoltre pensavo ai cazzi miei.




Tra i vari pensieri mi veniva in mente un post del Pizzin su FB che diceva:

"Qualcuno avrà il coraggio di spiegare agli americani che in Italia nessuno, ma proprio nessuno, mangia gli spaghetti con le polpette."

Forse me lo ricordavo perché dopo la pasta al cervo a cena e la serata a lavorare avevo anche fame.

Comunque.

Lo stesso concetto lo lessi su un post da qualche parte che spiegava i 10 errori classici di chi vuol fare cucina italica.

Ora.

Dico io.

A casa mia che per essere precisi era tutto fuorché italiana pur essendo per svarioni storici al momento sul territorio italiano, la pasta è usata come la polenta, il riso e le patate. Contorno. Ergo era servita col gulasch (spezzatino) ed anche con le fantastiche polpette di Mamma Zurota. Metà venivano fritte e l'altra metà dopo la frittura erano immersa nella salsa di pomodoro prodotta in casa. Il risultato non era da gourmet, ma era ed è assolutamente fantastico. 

Inoltre mi ricordo di aver letto da qualche parte che la ricetta originaria era dell'Abruzzo e poi esportata in America dove, ovviamente, le polpette sono più grandi. Quindi il commento al Pizzin che all'Ambasciata d'Abruzzo a TS fanno degli spaghetti alla chitarra con polpette fantastiche era a sostegno della mia tesi - e avevo già provato questa ricetta, dato che mia sorella ha fatto il pranzo di nozze lì.

Messaggio pontifico finale: non ci sono ricette immutabili. La pasta con le polpette non sarà un piatto italiano, ma da me - per il momento "da me" è riferito al Heimat sloveno che è in Italia - gli spaghetti con le polpette intrise di salsa al pomodoro erano molto più comuni dell'amatriciana o della puttanesca. Tutto è relativo. Anche vedere i bicchieri da vino riempiti a 3/4 nei film americani fa strano, ma io ho visto di peggio in molte feste de noaltri.

Il messaggio è che sul cibo non si scherza e non ci sono dogmi. I dogmi lasciamoli al Papa. Ma teniamoci le polpette.






 PS: per chi volesse cimentarsi non posso dare la ricetta di mamma, perché non me l'ha mai confidata. Provate questa: polpette. Unico consiglio: friggetele prima di fare qualsiasi altra cosa. E che il colesterolo sia con voi.

martedì 16 ottobre 2012

Le primarie usando wikipedia

Si avvicinano le primarie per scegliere il candidato del centrosinistra che sfiderà Berlusconi.

I candidati principali sono:
Bersani
Renzi
Tabacci
Vendola

Vediamo i fatti salienti usando wikipedia. Che questo vi aiuti nella scelta nel malaugurato caso foste di centrosinistra. Se non lo siete rallegratevi, perché probabilmente non state leggendo questo post.

Bersani, nato nel 51 a Bettola.
Laurea in filosofia con tesi in Storia del Cristianesimo su Papa Gregorio Magno.
Militante del PCI, poi del PDS.
Fu ministro dell'Industria, poi dei Trasporti e Navigazione, infine dello Sviluppo Economico.
Nel 2004 eletto parlamentare europeo.
Dal 2009 è segretario del PD.
Più volte ha ribadito l'importanza della metafora come strumento per avvicinare un concetto alla mente delle persone, in maniera cristallina e chiara.

Renzi, nato nel 75 a Firenze.
Laurea in giurisprudenza con una tesi dal titolo “Amministrazione e cultura politica: Giorgio La Pira Sindaco del Comune di Firenze 1951-1956”
Ha una formazione scout.
Ha lavorato per la CHIL, società di servizi di marketing di cui è dirigente in aspettativa.
Nel 94 partecipò per 5 puntate consecutive a La ruota della fortuna vincendo 48 milioni di lire.
Partecipa alla nascita dei comitati Prodi e si iscrive al Partito Popolare Italiano. Poi passa alla Margherita.
Diventa presidente della provincia di Firenze e poi Sindaco vincendo contro il portiere Giovanni Galli.
Famoso a livello nazionale per l'idea della "rottamazione".
Nel programma per le primarie promette la potenziale creazione di 450,000 posti di lavoro.
È stato condannato dalla Corte dei Conti per danno erariale avendo assunto 4 persone del suo staff in una categoria superiore.

Tabacci, nato nel 46 a Quistello.
Laurea in Economia e Commercio ed ha quindi lavorato come consulente libero professionista in materia economico-finanziaria.
Faceva parte della DC (per i giovani: era quel partito che esisteva prima di Forza Italia e che rubava con più modestia), fu funzionario statale, poi deputato dell'UDC, infine confluisce nell'API di Rutelli.
Dal 2011 è assessore al Bilancio della giunta Pisapia.

Vendola, nato nel 58 a Bari.
Laurea in lettere e filosofia con una tesi su Pier Paolo Pasolini.
Attivista LGBT e fervente cattolico e si è dichiarato omosessuale nel 78.
Fu giovane comunista, alla fine del PCI passa a Rifondazione e nel 93 viene eletto deputato. È stato membro attivo della Commissione Antimafia e ha ricevuto minacce di morte e ha dovuto ricorrere alla scorta. Vendola è stato uno dei deputati di Rifo a ritirare la fiducia a Prodi durante il suo primo governo.
Nel 2005 viene eletto presidente della regione Puglia. Il suo assessore alla Sanità viene presto indagato. Durante la sua presidenza il costo della sanità pugliese è cresciuto a dismisura (fonte).
Nel 2009 dopo scontri con Ferrero Vendola fonda SEL. Nel 2010 è riconfermato candidato per le elezioni regionali.

Vediamoli:
Questo è Bersani (a sinistra)

Vendola (quello al centro - vi ricordate quello a destra? Dove sarà finito?)


Renzi (a sinistra, quello a destra è Berlusconi)


Tabacci (a destra, quello a sinistra è Goria. Ve lo ricordate Goria?)


Valutazione - per ogni caratteristica voto da una palla a cinque palle. Le palle sono assegnate a mia discrezione. Si possono dare palle negative:

Età: Renzi nascendo negli anni 70 prende 5 palle. 1 palla ciascuno a Bersani e Vendola, zero a Tabacci (perché per la ggente l'età conta)
Laurea: Tabacci 5 palle, Renzi 3, Vendola 1 (per la tesi), Bersani -1 (per la tesi)
Lavoro: Tabacci e Renzi 4 per aver lavorato. Bersani e Vendola -1 per non aver mai lavorato
Carriera politica: Tabacci -5 per essere stato fervente democristiano. 3 palle a Renzi, per aver fatto gavetta, ma punito per essere pure lui un po' democristiano. 3 palle anche a Bersani, che ha esperienza. 4 palle a Vendola, perché è più simpatico.

Altre cazzate:
2 palle a Bersani per le metafore
3 palle a Vendola per la narrazione
-3 palle a Renzi per la ruota della fortuna per colpa della quale, giustamente, sarà sputtanato per tutta la vita.
-4 palle a Tabacci per aver lavorato con Goria.

Somma:
Bersani 4
Renzi 12
Tabacci 0
Vendola 9

No, cazzo, come Renzi 12? Devo aver sbagliato qualcosa... Comunque Zurota preferisce Vendola e se votasse alle primarie lo voterebbe.


Per fortuna, forse, avremo la fortuna di non avere D'Alema e Veltroni. Ma non è detto, potrebbero candidarsi nonostante le recenti dichiarazioni. Ma magari il generoso Silvio li candida come ringraziamento per i favori fatti.

Una cosa che mi chiedo leggendo le biografie su wiki: perché tutti cattolici/credenti? Insomma tra i votanti del centro sinistra ci saranno anche protestanti, miscredenti, agnostici, ebrei, atei, pagani, scientologisti? Io vorrei poter votare un miscredente - basta che non sia un leghista che crede nel Dio Po.


Postilla:

Nato nel 43 a Varese.
Laurea in Economia, professore a Trento, poi Torino, poi Bocconi.
Fu Commissario Europeo.
C'è un modello economico che porta il suo nome.
Faceva parte della Trilaterale e del Bilderberg.

1000 palle!

Zurota propone Monti per il centrosinistra. E D'Alema per la destra.





Economia

Leggo che hanno dato il similNobel in economia a due tizi a me sconosciuti autori di una teoria denominata Matching Theory. Sembra interessante, ma non ne ho mai sentito parlare. Magari mi informo. Sul tema economico-finanziario ho due discussioni iniziate su facebook da approfondire:

- Argentina, su cui mi hanno polemizzato il Konte e il Savo
- Ruolo della Cassa Depositi e Prestiti su cui ho polemizzato con un esponente politico comunista tergestino.

Vediamo quando mi viene la voglia di riprendere le due polemiche. Oggi no, che adesso è ora di pranzo e in questi momenti è meglio mangiare che polemizzare.

 

domenica 14 ottobre 2012

The System

Visto in un cesso



Roma_3: Kante

Come da tradizione le mie gite hanno sempre anche una leggera componente enogastronomica. Una sera andiamo all'enoteca Cul de Sac e mentre aspetto gli antipasti lo sguardo vaga sulle bottiglie in mostra.

In alto a destra vedo qualcosa di conosciuto.



Zoomolo: bottiglie di Kante! Si vede che è un'enoteca di qualità.


M&M

Monti e Marchionne.

Marchionne disse:
«Spero che Monti stia in carica per sempre. È stato ingaggiato per risolvere questo pasticcio e non sarà facile nè breve. Il debito pubblico non è stato accumulato tra 2011 e 2012. Ma decenni di malagestione della cosa pubblica. Se si mente agli italiani sarà un risveglio doloroso»

Pubblicai questa frase su FB ed un'amica che ha il bel nome di una città svizzera - no, non si chiama Zuriga - mi risponse (in triestino):

"Peca' che da quando xe lui il debito xe aumentado a quasi 2 miliardi"

Premessa su Marchionne.

Prima cosa non è bello essere d'accordo con Marchionne, perché fa il cattivo coi sindacati e i lavoratori. E va bene. Non mi piace il suo approccio, ma al posto suo non saprei fare altrimenti. Infatti lui non è un politico, sindacalista o benefattore. Egli fa l'Amministratore Delegato di un'azienda e non si tratta di un'ONG o di una cooperativa no profit. 

Le critiche di oggi sono sul suo approccio che riduce il ruolo dell'Italia e punta sugli Usa e la Chrysler. A volte serve un po' di prospettiva.
  
La Fiat agli inizi del secolo non era proprio un'azienda sana. Nel 2000 sono riusciti a convincere la GM a comprare il 20% e a negoziare un'opzione che dava a GM la possibilità di comprare il restante 80%. Cioè nel 2000 la Fiat era virtualmente americana. Gli Agnelli volevano venderla su pressione delle banche creditrici che volevano un partner stabile dato che gli Agnelli dopo Romiti e Cantarella non imbeccavano un manager decente. La stessa Fiat aveva un opzione put (diritto a vendere) da esercitare nel 2004. Nel 2003 il presidente Paolo Fresco è riuscito a convincere GM a pagare due miliardi per NON comprare la Fiat. Cioè la Fiat faceva così schifo agli americani al punto che preferirono pagare due miliardi per niente invece di doversi accollare l'azienda. Grazie a quei soldi Fiat è sopravvissuta.

Poi venne Marchionne e si è comprato la Chrysler che al momento sussidia il mercato italiano con gli utili che fa in Usa. 

Ricapitoliamo: nel 2000 la Fiat era venduta. Immaginiamo la GM proprietaria e la crisi. Ricordiamo che GM è formalmente fallita con la crisi del 2008. Quante fabbriche Fiat avrebbe chiuso per mantenere quelle in America? Invece è successo il contrario, Marchionne ha negoziato con i sindacati canadesi e americani riducendo le spese pensionistiche e sanitarie lì e ha mantenuto l'occupazione in Italia lottando ferocemente coi sindacati.

Marchionne non ha come obiettivo la piena occupazione in Italia, neanche la sopravvivenza dei panda albini cinesi o la riabilitazione dei preti pedofili di Chicago.

Egli fa auto creando profitto per il suo donatore di lavoro: gli azionisti di Fiat. Se lui si mettesse a sacrificare il profitto per il benessere dei lavoratori sarebbe licenziato. Semplicemente perché non farebbe il suo lavoro. Come se un operaio invece di occuparsi di costruire la macchina si mettesse a discutere di Shopenhauer bevendo cognac e fumando sigari con il suo collega della linea di montaggio. Certo il livello della conversazione aumenterebbe e la cultura dei lavoratori anche, ma non è quello il loro lavoro per cui sono pagati. Così anche Marchionne fa quello per cui è pagato: rendere l'azienda più produttiva e profittevole. Per questo lo rispetto, perché dal 2004 da quando è al timone della Fiat ha fatto tante cose, in primis invece di essere comprato da un'azienda americana è diventato proprietario di una ed in un modo geniale da giocatore di poker.

Ovviamente da persona di sinistra egli non è il mio ideale, ma lo rispetto perché fa il suo lavoro. Se non lo facesse non sarebbe più lì.

Ora passiamo al secondo punto (Monti) e all'ispirazione del post.

È corretto che il debito è salito, ma il balzo non c'è stato con Monti, il cancro si è propagato ben prima. Ancora nel 1980 con Forlani al Governo il debito era al 55% del PIL o al 58% (vedasi il grafico e il link sotto - i dati in economia non sono sempre univoci).



Secondo il link già citato nel 1980 il debito era di 187 miliardi di euro. Oggi è 1,898 miliardi (1,967 secondo Bankitalia). Nel 1993, cioè prima del era Berluskona era sotto i mille miliardi. MILLE!!!  

 


Dal 2001 al 2006 con Berluskone il debito è aumentato di 280 miliardi di euro, più di quanto era nel 1980. Ovviamente il confronto non è equo per l'inflazione ma comunque da un'idea. 

Pochi lo dicono, ma negli ultimi anni l'Italia aveva un avanzo primario prima del pagamento degli interessi, cioè le entrate erano superiori alle uscite, ma il fatto di avere un debito elevato su cui si pagano interessi portava la situazione in deficit. Inoltre la dinamica dipende molto dallo stato generale dell'economia: quando l'economia mondiale cresce anche il PIL italiano ne è influenzato e quindi aumentano le tasse incassate. Uguale se gli interessi sono bassi. Questo articolo lo spiega brevemente.

Inoltre Monti è al governo da meno di un anno in una situazione di crisi economica e politica (presiede un governo tecnico) e quindi con relativamente poca libertà di manovra - ricordo che Berluskone aveva una larga maggioranza in parlamento e non ha fatto un'emerita michia. Dare la colpa a Monti dell'aumento recente di 50-70 miliardi sui 1,900 è fuorviante, sarebbe da guardare il passaggio da 187 a 1970 tra il 1980 e il 2012.

Quello che ribadisco, nuovamente, è il fastidio che provo a vedere su FB le critiche a Monti che non ha stallieri mafiosi, non è accusato di aver trombato minorenni nipoti di premier stranieri, non è sospettato di aver costruito la sua fortuna su finanziamenti oscuri, non è mai stato indagato per evasione fiscale, non ha condizionato negativamente la cultura italiana tramite il controllo di tv e giornali, non ha fatto diventare milanista Emilio Fede che era juventino, non ha reso famosa l'Italia per il bunga bunga e potrei andare avanti per ore. Un anno fa si parlava di Minetti, Ruby ed altre puttanate. Ora si parla di spread e si punta il dito su Monti. 

Prendiamo le cose con un pizzico di sale. 
E una fetta di limone. 
E tequila a fiumi.

 





sabato 13 ottobre 2012

Frontalieri

Dato che Zurota è un personaggio di frontiera - nel senso geografico, essendo nato in un una nazione diversa da quella dei genitori che sono nati in una nazione diversa dai loro genitori seppur la famiglia e gli antenati di almeno 4 generazioni non si sono mossi dal comune dove c'è casa mia - apprezza i video frontalieri come questi:


venerdì 12 ottobre 2012

Grande Monti!

Ma quanto è bravo il mio amico Monti!






Heida

A little Learning is a dang'rous Thing;
Drink deep, or taste not the Pierian Spring;
There shallow draughts intoxicate the Brain, 
And drinking largely sobers us again.
Alexander Pope, An Essay on Criticism 



Uno pensa alla Swizzera e pensa a Heidi.


Ma cercando una foto su gogol viene più spesso questa Heidi:


Che occhioni, neh?

Comunque non volevo parlare di tuberi, ma di vino. Di Heida.

Come ogni tanto capita di venerdì, stasera volevo starmene a casetta a riposare e quindi sono scappato presto dal lavoro e sono andato alla Coop. Vagando tra gli scaffali ho optato per un pulpo (congelato, fresco non c'era, forse nel lago di Zurigo non ce ne sono tanti) da gustare con pomodorini, olive kalamata e qualche fetta di avocado, che va su tutto. Quindi ci voleva del vino. Dato che vagabondavo ormai da ore nel supermercato non ho perso tempo nella scelta del vino ed ho optato subito per una bottiglia di Heida - ne avevo già  parlato su questi pixel. Ribadiscolo che è un vinello stupendo, nonostante sia bianco, e continuerò a fare pubblicità.

Ho cercato su internét delle recensioni, ma non ho trovato nulla sul Fleur du Rhône, il mio produttore preferito, ma questa descrizione, seppur di un altro produttore, mi pare plausibile:


Tasting notes
Shines yellow‐gold and has a discreet aroma of nectarines, melons and fleur de sel. It gives free vent to its charm the minute it hits the palate. It seduces with filigree minerality and classy freshness, and its light and sweet aroma is as colourful as a rainbow. A wine that, like the stories of Arabian Nights, fascinates and whets the appetite for more. Ideal as an aperitif or as an accompaniment to crustaceans, fish carpaccio or exotic starters. Despite its fresh character, it can also be decanted.


Anche se non è citato va bene anche col pulpo. E mi viene in mente la Grande Abbuffata, dato che sto leggendo il libro di Tognazzi "L'abbuffone". Bello. Autobiografico e con tante ricette.






Cercando il video qui sopra ho fatto l'associazione con Allan Bay, il mio autore gastronomico vivente preferito, e ho trovato questo video che mi è piaciuto perché sono così in cucina, bevo vino mentre cucino, sono un po' disordinato e tanto imbranato (infatti oggi mi sono bruciato un mignolo sbagliando l'accensione del fornello).




Allan Bay è un tizio laureato in Economia ma che intelligentemente si è riciclato sul cibo e ha scritto i bellissimi "Cuochi si diventa 1 e 2", i miei manuali culinari preferiti.  Inoltre ha scritto anche una bibbia sul cibo italico.




Ora sto guardando questo video tratto dalle Invasioni Barbariche dove a parte Bay c'è anche Franco Berrino di cui ho visto vari video educativi sull'alimentazione.



Molto interessante, dice cose simili a quello che dice Montignac, il mio guru dietetico.

Devo ripromettermi di fare un post sulla finanza invece del cibo. Oppure dovrei  smettere di lavorare in finanza e lavorare col cibo. Ma forse è più efficiente restare in finanza e spendere il ricavato in cibo che guadagnare col cibo e spendere il ricavato in finanza.


Number 8

E dopo le cazzate politiche e prima di qualche post cugno, parliamo di arte.

Un po' di tempo fa uno degli amici comunisti italiani mi ha detto che si trasferisce nella zona più borghese e fighetta di Zurigo. Pensavo "ah, la solita gauche caviar!". Invece si tratta di una casa di 600 anni, dove vivono 8 persone. Si tratta di una vera e propria istituzione zurighese, perché oltre ad essere una WG (acronimo tedesco che vuol dire "casa condivisa") fanno anche attività culturale, ad esempio proiettando film ogni giovedì nella sala cinema ed ogni tanto fanno concerti nella sala concerti.

Tempo fa cantava una tipa estone, Ingrid Lukas. Il concerto era veramente carino. L'unico problema, la tipa vive da anni in Swizzera e oltre al tedesco parla anche il dialetto locale. Tra una canzone e l'altra parlava in svizzero e tutti ridevo. Io non capivo una mazza. Non che se avesse parlato in tedesco vero avrei capito molto, ma almeno posso addurre la scusa del dialetto.

Che palle la lingua teutonica.


Poi è passata Nadja Stoller, one woman band. Brava. Suonava l'armonica, pianola, xilofono, altro. Partiva con uno degli strumenti a caso, registrava un pezzo e lo mandava in loop. Poi un altro strumento, voce e poi partiva con la canzone. Molto coordinata. Ho comprato pure il cd.







Il cinema del giovedì propone anche robe interessanti. L'ultimo era Night on Earth di Jarmusch che non avevo ancora visto, ambientato tra LA, NY, Paris, Roma e Helsinki. Ottimo Benigni, giovanissima Winona Ryder.  L'ultima parte che era in finnico con sottotitoli crucchi era un po' più ostica.


giovedì 11 ottobre 2012

Roma_2: SOS Italia

Passeggiando pigramente per Roma si nota un assembramento di gente e un furgone RAI. Incuriosito guardo e ti vedo il capoccione pelato e abbronzato di Angiolino Alfano. Ma che schifo. Subito scompare in una sala seguito dal plotone di giornalisti. Lo seguo anch'io e scopro che era la presentazione di un libro.

Normalmente a me piacciono i libri. Ma non quelli di Ferdinando Adornato che non ho mai letto. Non per essere prevenuti, ma uno che passa dal PCI a Forza Italia e poi all'UDC mi fa ribrezzo. Inoltre il sottotitolo del libro è "Come uscire dalla notte della politica e dare continuità al "montismo"" e quindi un chiaro segnale del suo prossimo indirizzo politico. Insomma, sono prevenuto.

Alla presentazione c'erano, oltre al citato Alfano:
- Battista, cerchiobottista del Corriere
- Casini
- Letta del PD, nipote del Letta di Berlusca.

Probabilmente è stata una serata piena di spunti interessanti e arguti dibattiti. Io ho fatto le foto (sfocate) e sono andato a cena.







Cazzate per far contenta la ggente

Articolo di oggi di Pubblico, il nuovo giornale di Telese.



Goldman Sachs, adesso è caccia al Muppet


L’attesa è finita. La grande indagine interna avviata da Goldman Sachs è giunta a compimento e finalmente conosciamo la risposta: no, i dipendenti della Goldman Sachs non chiamano i propri clienti muppet. Il dubbio esisteva realmente, e la relativa indagine interna venne avviata a causa dalle frasi di Greg Smith (un ex grande dirigente Goldman Sachs): “Durante gli ultimi 12 mesi ho visto cinque diversi direttori riferirsi ai propri clienti come ai ’muppets’, talvolta nelle mail interne.”*.
Dunque, le email tra i dipendenti Goldman Sachs dovevano suonare cosí: “Ho chiuso il contratto col muppet.”, “Hai chiamato il muppet?” e “Non devi lasciarti sfuggire quel muppet!”. Carine, se non fosse che muppet, in inglese britannico, significa qualcosa come “quel povero stronzo raggirabile” – sic! (ma più arcaico, o detto da mio nonno, quindi “quel povero gonzo raggirabile”).

E quando a dire povero stronzo raggirabile è la più grandi banche d’affari del mondo ad un suo cliente, è come se McDonald’s chiamasse stupidi grassoni i suoi clienti (in pubblico, intendo). È chiaro che quelle frasi nelle mail tra dipendenti GS non erano riferite a Kermit e Miss Piggy, nonostante il portfolio del colosso sia cosí ampio che tra i clienti sembra figurino anche loro.
Per recuperare dignità verso i propri committenti, la banca d’affari aveva avviato un’indagine interna: “Non è vero che chiamiamo i nostri clienti ”muppet“. Chiariremo questa storia.”. Viene denominata, internamente “caccia al muppet” (hanno un debole per i nomignoli riusciti male).
Passano i mesi e, finalmente, Goldman Sachs annuncia al Financial Times di aver concluso le indagini: 4000 riferimenti nelle mail interne alla parola muppet. “In effetti c’erano” — ma, con un colpo di genio, aggiungono — “Ma erano tutti riferimenti al film!”.


Va bene, Goldman Sachs. Facciamo finta per un secondo di credere a questa spiegazione. Il dato che se ne potrebbe trarre è ancor peggiore: i dipendenti Goldman Sachs hanno parlato per 4000 volte del film dei Muppet. Onestamente, non affiderei mai i miei soldi ad una società finaziaria in cui il principale argomento dei dipendenti sul posto di lavoro è lo scadente lungometraggio su dei peluche animati. Ora, non che i dipendenti debbano aver necessariamente visto la filmografia di Malick in ginocchio sui ceci, ma 4000 riferimenti ai Kermit la Rana e Miss Piggy è una presa in giro anche peggiore che esser chiamato gonzo raggirabile.

(chissà se anche Monti chiamava i clienti muppet)
(chissà Monti come ci chiama adesso) (chissà Mario Draghi) (ora capisco perché quando chiami, o chiedi una quotazione in borsa, la musica d’attesa è Ma-nah Ma-nah)

Prima cosa, partendo dal fondo, il riferimento al mio amico Monti. Egli era un advisor di GS, un ruolo puramente di prestigio - nel senso di prestigio per GS che poteva vantarsi di avere personaggi competenti come consulenti strategici. Quindi, essendo un advisor di GS, si può dire che GS era un suo cliente. Ergo non aveva a che fare coi clienti di GS. Al massimo chiamava muppet  i suoi clienti. Cioè GS.

Come commento generale riporto una delle più belle frasi di Adamo Smith, frase pubblicata nel 1776 ma sempre valida quando si parla di capitalismo:

“It is not from the benevolence of the butcher, the brewer, or the baker, that we can expect our dinner, but from their regard to their own interest”



Roma_1: Parigi

Cominciamo dalla fine: l'ultimo giorno a Roma ho visitato l'esposizione di Doiseneau. Entrato la mattina presto e con la macchina fotografica al polso ho fatto un paio di fotografie. Poi una guardia mi ha gridato "NO FOTO" e ho smesso. Non avevo visto il cartello di divieto e poi chi va a far foto a delle foto?

Questo collage mi piaceva molto. Gente che cammina e macchine vecchie.



Questa è una foto artistica. Frase che non vuol dire niente.





Questa mi è venuta bene.



L'astiquage



Operai che tirano su la Venere



Nella foto sotto Coco



Place de la Concorde; ghigliottina.


Mi è piaciuta molto la mostra: c'era poca gente, le foto sono belle, le foto sono fatte a Parigi, non c'erano simboli religiosi. Questo dovrebbe bastare. Poi andare a Roma per vedere foto di Parigi può sembrare originale, quasi snob. Anche facendolo per caso, cosa che feci.

venerdì 5 ottobre 2012

Caput Mundi


Oggi mi hanno girato il video di un intervento dell'on. Razzi (eletto in Europa, residente in Svizzera) in Parlamento.




Parla come Brunello Robertetti!




Informo inoltre i gentili lettori che Zurota va via un paio di giorni, sarà a Roma a cercare di infiltrarsi in qualche toga-party. Potrebbe anche incrociare la Bionda Velina. Potrebbe anche salire su qualche cupola e chiedere di incontrare Monti. Se capita lo invito a cena in qualche bel posto tipicamente romano.




 

giovedì 4 ottobre 2012

Bambi week

Lavorare rende liberi, dicevano. Non sono proprio sicuro che sia vero, però almeno il mio donatore di lavoro ogni tanto offre qualcosa per farci sentire meglio. Ad esempio la mensa è ottima. Inoltre periodicamente organizzano settimane a tema, tipo settimana del cibo italiano, settimana spagnola recentemente c'era la settimana dei funghi. Questa settimana è dedicata a Bambi e alla zucca.



Oggi ho mangiato delle fettine di cervo con gnocchi di porcini. Delizioso. La scelta, aihmé, era dura, visto che l'alternativa era lasagna di selvaggina con zucca. Sono le 4 e sta già passando l'abbiocco, grazie anche al fatto che Slavko sta cantando "sex bomb, sex bomb, la la la la".

 

mercoledì 3 ottobre 2012

Le primarie e le considerazioni secondarie



Seguo con un tiepido interesse la comica delle primarie del PD - ricordiamoci che il PD ha sempre perso le sue primarie. Ora pare che oltre a Bersani e il bimbo Renzi si presenti Vendola, che quindi parte statisticamente favorito, infatti è già in testa ai sondaggi.

Mi ha divertito la polemica sulle regole di voto - dal Corriere:

"Sono pronte le regole delle Primarie del Pd. Ecco le novità: doppio turno e albo degli elettori. Poi patto di coalizione tra le forze che partecipano: in pratica chi perde sostiene il vincitore. Chi vorrà votare dovrà ritirare un certificato elettorale entro un giorno prima delle votazioni. Tuttavia, si potrà ritirare la «tessera» anche la domenica stessa delle primarie: in ogni comune sarà aperto un ufficio elettorale per iscriversi all'albo degli elettori. Per quanto riguarda poi i due turni di voto, solo chi avrà votato al primo turno delle primarie, potrà farlo anche al secondo. Sarà quindi la stessa platea di elettori a decidere al ballottaggio. Per quanto riguarda poi la questione della privacy sull'albo degli elettori, viene spiegato che chi vota alle primarie sottoscriverà una dichiarazione di sostegno al centrosinistra. Un'iniziativa politica, insomma. E i nomi dei votanti potranno essere pubblici non in quanto votanti alle primarie, ma in quanto sostenitori del centrosinistra."




Sempre sfogliando virtualmente e distrattamente il Corriere noto i seguenti titoli uno dopo l'altro:

Crac San Raffaele, 10 anni a Daccò. Il giudice: "Dovrà risarcire 5 milioni"
Fiorito, casa in Francia per la fuga (quello che ha detto che in cella la compagnia è meglio che nel PDL)
Il politico buca le gomme al disabile: "Ho sbagliato ma c'è chi fa peggio"
Riscuoteva l'ICI ma intascava i soldi. In manette l'AD di "Tributi Italia"
Blitz della Finanza nelle sedi della FIGC e del Napoli

I temi: rubare nella sanità / rubare sui rimborsi spese / rubare parcheggi / rubare le tasse / il calcio è crimine (un tema sempre verde)

È alquanto triste rimpiangere il Cinghialone.



Ricordandomi che Veltroni lo ammira lo rimpiango un po' meno, ma rabbrividisco al pensiero di poter un giorno rimpiangere Walter-vado-ad-occuparmi-dei-bambini-in-Africa-Veltroni.