lunedì 30 maggio 2011

Visioni dal futuro

Ricevo da TS via Lisbona:

 I nordcoreani almeno erano puntuali. L’ultima volta con i cubani avevo
> dovuto attendere 2 ore. Solo perchè scendessero dalle loro stanze
> all’albergo Ljubljanska. Ma con i nordcoreani era diverso. Puntualissimi
> si presentarono nella hall completamente spoglia dove campeggiava la
> gigantografia del conducator. Sì, lui, la guida di tutti i triestini. Il
> compagno Cosolini.
> Per fortuna avevo trovato quel lavoro: da quando Cosolini aveva preso il
> potere tutto era cambiato. Avevo perso il mio posto nel consiglio di
> amministrazione delle Generali, statalizzate e divenute
> Generalsecuritate, l’apparato di sicurezza del regime.
> I nordcoreani si misero ordinatamente in fila ed iniziai il tour,
> sventolando la bandierina rossa con la falce e alabarda.
> Prima tappa: Piazza Doberdan. Mostrai loro con orgoglio fasullo il
> gigantesco murales che raffigurava Cosolini mentre stringeva la mano a
> Fidel, e che nascondeva ancora per poco – visto che se ne preparava la
> demolizione e la sostituzione con il palazzo dei soviet – il Museo del
> risorgimento. Mentre percorrevamo la strada i nordcoreani fotografavano
> stupiti e ammirati qua e là, non consci delle cose terribili che
> avvenivano in città da due anni. Ricordavo ancora quando Bandelli era
> stato costretto ad abiurare e a modificare il cognome in Bandelj. Ora
> quel venduto era soprintendente alle scuole slovene.
> Camminando ancora arrivammo ai portici, da dove iniziava la via
> intitolata a Cesare Battisti, non più patriota e martire, ma latitante
> in Brasile. Più avanti Piazza Goldoni, ormai divenuta “Piazza dell’amore
> libero”. Dagli altoparlanti inni rivoluzionari si intervallavano a
> canzoni popolari, ormai tutte con il testo modificato. In quel momento
> trasmettevano “Viva la Yu e po bon”… Che schifo. Procedemmo per il
> Corso: i nordcoreani si fermarono entusiasti e frementi davanti al
> maxiposter di Cosolini con Kim Jong Il, che copriva la facciata della
> Lega Nazionale. Poche Zastava percorrevano il Corso in entrambe le
> direzioni: da quando Omero era diventato assessore al traffico c’erano
> doppi sensi dappertutto.
> Arrivammo finalmente alla grande Piazza dell’Unità e del Delo. Enormi
> ritratti coprivano i suoi antichi palazzi: Cosolini, Marx, Engels, Tito,
> Basaglia. La piazza però era ormai spoglia: Solo alcuni granicari
> giravano un prasec sullo spiedo e armeggiavano con cipolla e ajvar.
> Alcuni musicisti ambulanti, sicuramente zingari, suonavano fisarmoniche
> e trombe, mentre tre o quattro drusi e drugarizze ballavano sconciamente
> un kolo… Per fortuna il giro volgeva al termine. Mostrai loro la
> corazzata Potemkin che il conducator Cosolini aveva acquistato da Putin
> e che insieme all’incrociatore Aurora erano ormeggiati a fianco della
> stazione marittima, trasformata in Museo della rivoluzione.
> Ultima tappa fu al ristorante “All’elefante rosso” dove lasciai la
> comitiva nordcoreana ad assaggiare tipici cibi triestini: jota,
> cevapcici, pleskavica, pasulj, palacinke, gibanica e per finire
> brinjevec e slivoviz. Pizza e pasta erano state messe al bando: ormai si
> trovavano solo di contrabbando e se si veniva beccati a mangiarne un po’
> si rischiavano anni di campo di rieducazione a Piscanci.
> Andandomene guardai con nostalgia Monte Grisa, fatta esplodere con la
> dinamite, al cui posto da due anni sorgeva ormai un’enorme stella rossa.
> Pensai di passare alla libreria Rosso su bianco di via Vittorio Vidali,
> per trascorrere la serata leggendo, ma poi lasciai perdere: al massimo
> potevo trovare il Capitale, il libretto rosso di Mao o qualche libro
> propagandistico dello storico di regime Purini.
> Risalii Viale Undici Settembre. Senegalesi, serbi, cinesi e arabi
> dovunque. Parlavano tutti in sloveno. Sui manifesti le poche cose che si
> potevano vedere: quei servi del Pupkin Kabarett al Politeama Rosso, la
> partita di Champions League dello Zarja contro il Liverpool (la
> Triestina era stata sciolta subito dopo le elezioni), Brecht, Kosovel,
> Pahor e Preseren al Teatro Zelen, una conferenza del filosofo
> collaborazionista Claudio Magris al Circolo Che Guevara.
> Il cinema Internazionale proiettava film di Pasolini ed Eizenstejn, di
> fronte c’era il ritrovo dell’ala dura del regime, il Nàima, dove si
> ritrovava il circolo dei polpotiani.
> Andai ancora avanti. Di fronte al Giardino Pubblico, l’unico luogo che
> avesse mantenuto il suo nome, assistetti ad una delle scene più
> frequenti in città da quando era arrivato Cosolini: un vigile vestito di
> rosso aveva appena dato la multa ad una macchina per divieto di sosta.
> Era arrivato il proprietario: “Ma l’avevo lasciata solo per 5 minuti!” “
> Lei si è macchiato di un reato contro la comunità. La pena è la foiba!”
> Con una mossa rapidissima il vigile si chinò, aprì un tombino e spinse
> dentro il malcapitato automobilista. Poi lo richiuse.
> Pensieroso camminai ancora un po’. In Piazza Volontari Friulani un tipo
> strano mi si accostò: “Psss… Son mi, son Robi!”
> Rabbrividii: sapevo che Cosolini, nella sua perfida malvagità, si
> travestiva da uomo comune per mettere alla prova la fedeltà dei
> cittadini. Dissi: “Robi Cosolini?”
> “No, mona! Quel del oposizion!”
> “Antonione? Di Piazza? Menia?”
> “Poco importa. Savemo che te son contro sti comunisti de merda anche ti.
> Se sentiremo presto! Forza Unione!”
> “Forza Unione!” risposi.
> “No – fece Robi – Forza Unione xe la parola d’ordine. La controparola
> d’ordine xe ‘Bavisela e Sardon Day’ “
> “Allora ‘ Bavisela e Sardon Day’, camerata!”
> Si allontanò con circospezione. Guardai quell’eroe che mi aveva ridato
> la speranza e pensai che l’ora della riscossa si avvicinava.







TRST JE NAS! 
SF - SN

I cavalli cosacchi...

...si stanno già abbeverando alle fontane di piazza Unità (presto Piazza Tito) mentre Kosolini ci sta scavando le foibe.

Questo è il nuovo inno del Komune:




Alo su, godiamoci questo momento prima che D'Alema parta con le Bicamerali.

Italia comunista



Con somma sorpresa vedo che la gente continua a votare per Pisapia & De Magistris.

E pure a TS Cosolini è in vantaggio - con 152 sezioni su 238 ha il 56.87% contro il 43.13%.

Si vede che la strategia di impedire a D'Alema di parlare funziona.

Ma in questi momenti un pensiero corre verso il povero Silvio. Ed il pensiero è "fanculo".

Darwin awards candidate

Fai la festa di compleanno, giochi a wrestling e cadi dal decimo piano ammazzandoti. Se il tuo obiettivo era vincere il Darwin award, complimenti, secondo me ce la puoi fare.

Uno spettro si aggira per l'Europa...

...IL CETRIOLO KILLER!


Certo che i giornalisti devono sempre inventare qualche nome ridicolo. Questo potrebbe essere il titolo di un film con Rocco Siffredi.

Lunedì

Toh, è già lunedì... 


Boooring day...


Ma almeno il 2 giugno è festa - in Italia la Repubblica, qui l'Ascensione - in ogni caso: FESTA!



E giovedì si parte, con ogni mezzo... a piedi...


...sulle palle...



...o in bus.


Dove? No nowhere, but Berlin - alles is möglich in Berlin.



Chissà, potrei incontrare i Pink Floyd che suonano nella metro.


O Charlotte che insegue i lemming...


O le Cocorosie che strimpellano canzoni tedesche in una birreria.


Alles is möglich!

Ma più probabilmente incontrerò questo timido individuo.


Sarà un lungo ed impegnativo Wochenende. Wunderbar! Wirtschaft! Weltanschauung! Waldheim! Belle le parole tedesche che iniziano con la W. Anche Genau dovrebbe iniziare con la W.




domenica 29 maggio 2011

Grillo

Ieri sono andato a vedere lo spettacolo di Grillo.
Nel pomeriggio, prima dello spettacolo, il Meetup ha organizzato un incontro col politicomico genovese alla Casa d'Italia.

Ho fatto 4 filmati già caricati. Qualità un po' scadente dell'audio, ma accontentatevi.











Un commento di Grillo mi ha fatto riflettere: dice che a questi incontri non ci sono donne, di solito 1 donna ogni 20 uomini. Come mai le donne se ne sbattono le balle della politica? La politica è in fondo maschilista, ma se le donzelle non si interessano non possono poi mica lamentarsi se vengono rappresentate dalla Carfagna.


sabato 28 maggio 2011

Comunisti


Tanto anche se un giorno lo arrestano potrà sempre invocare l'infermità mentale...

venerdì 27 maggio 2011

MarjAnja

Commento fotografico al matrimonio dei Banesi:

Partenza: pioggia e riso


Rossetto rosso

Testimoni con Robo

Distribuzioni di riso. Tante risate. E tante risaie.

La sposa esce con accompagnamento floreale 

Saluti e discorso politico

La sposa ci rimprovera e lo sposo ci guarda preoccupato

Ma chi guardavano? Lui?

O lui?

O la sirenetta?

Artisti sul molo

Le vespe del testimone

Un braccio, un uomo arancione e in mezzo gli sposi

Sguardi persi in direzioni ostinate e contrarie

...e terminiamo con un brindisi

Giggi

Ok, io non capirò un'emerita mazza di comunicazione politica e/o marketing, ma chiamare Gigi "cantante della camorra" D'Alessio a fare un concerto per farsi eleggere sindaco di Malano mi pare equivalente ad invitare Trota Bossi a sostenere la candidatura a sindaco di Napoli.

Se poi Giggi tira pure bidone la figura di merda è doppia.  


Poor Obama


Basta... fatelo smettere... cambiate farmaci... rinchiudetelo... ha rotto il cazzo.
Ricordando gli eventi di DSK, vorrei proprio vederlo finire davanti ad una giudice americana. Lamentati dei giudici italiani, ma prova in America ad utilizzare puttane minorenni, evadere le tasse, falsificare bilanci, convivere con un mafioso. Altrochè 75 anni...


Dal Fatto di oggi:

OSSESSIONE GIUDIZIARIA: DAVANTI A OBAMA B. UMILIA L’ITALIA
  Persino Sarkozy si irrita e lo richiama all’ordine
     Il Cavaliere sbarca in Normandia e mostra il lato B. dell’Italia al “signor Obama”, davanti agli altri capi di Stato attoniti. Una sequenza di fotogrammi incredibile, oltre ogni imbarazzo. “In Italy we almost have a dictatorship of left judges”. “In Italia abbiamo quasi una dittatura dei giudici di sinistra”. Ieri al G8 francese. Centre International di Deauville, i cosiddetti grandi della terra si stanno accomodando al tavolo rotondo del summit. B. è in piedi e ha le mani poggiate sullo schienale della poltrona bianca a lui assegnata. Ha lo sguardo vigile, segnato da un sorriso nervoso. Aspetta qualcuno. Cioè il presidente americano, che entra accompagnato dal padrone di casa Nicolas Sarkozy. Obama raggiunge il suo posto e si siede. Il premier scatta, ma non si dirige subito verso di lui. Prima si avvicina alle transenne e a gesti invita un uomo in completo grigio a riprendere la scena. Berlusconi   torna indietro e con la mano sinistra avvita la spalla di Obama. Si china e inizia a parlare. Ma il presidente degli Stati Uniti non capisce. Passa una donna dai capelli neri. È un’interprete. Obama la ferma, poi si alza e dà le spalle al tavolo. B. fa un monologo di pochi secondi. L’interprete traduce. Le telecamere   catturano l’ossessione del Cavaliere grazie al labiale: “Per noi è fondamentale la riforma della giustizia perché in questo momento abbiamo quasi una dittatura dei giudici di sinistra”. Obama ascolta. Lo sguardo del premier tradisce una cupezza da malato terminale della politica. Un piazzista triste che sa di fare una mossa disperata. Obama non sa che rispondere, colto di sorpresa. B. ha le mani incrociate sul petto, d’ improvviso le agita e fa il tocco e ritocco con Obama, come Totò nella famosa scena nel treno con l’onorevole Trombetta. Lo spot elettorale è finito. Il premier torna alla sua poltrona bianca e incrocia Sarkozy, visibilmente spazientito. Il presidente francese fa un segno inequivocabile a B.: “Adesso hai finito, possiamo cominciare?”.     vuole fare colpo sugli italiani facendosi immortalare mentre spiega al “signor Obama”, come l’ha chiamato l’altra sera a Porta a Porta da Bruno Vespa, che lui, B., in Italia è perseguitato dai magistrati, “ha subìto più di venti processi” e che adesso grazie “alla nuova maggioranza” farà la riforma della giustizia. Lo stesso ritornello ripetuto mercoledì sera alla cena di Confindustria, reduce da Vespa, dove aveva dato la sua versione dell’articolo uno della Costituzione: “L’Italia è una Repubblica in cui la sovranità appartiene a Magistratura Democratica e ai suoi pubblici ministeri”.     del vertice internazionale. Tutto andò liscio e nell’ultimo incontro coi giornalisti (il portavoce Bonaiuti consentì le domande solo ai cronisti amici), B. rivelò: “Ho avuto un rapporto molto cordiale con Obama. A cena siamo stati seduti vicini e ci siamo parlati in modo simpatico. Lui mi ha parlato della sua vita privata, io gli ho parlato della mia vita privata (la separazione da Veronica Lario, ndr). Abbiamo aperto un discorso che potrà sfociare in una stima, simpatia, amicizia”. Peccato che tre mesi dopo al G20 di Pittsburgh Michelle Obama, la first lady della Casa Bianca, si tenne lontano da B. Il premier le corse incontro per abbracciarla ma lei, impassibile e gelida, gli tese solo la mano. Scrisse il Telegraph: “Gli ha stretto la mano con la stessa prudenza con cui avrebbe dato da mangiare a un coccodrillo”. Imbarazzante, come al solito.     capi di Stato al mondo”. Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani azzecca una battuta perfetta: “Oggi Berlusconi è riuscito a togliere due minuti del G8 a Obama per dire che il problema degli italiani sono i giudici rossi. Magari gliene ha parlato per chiedere un intervento della Nato contro le toghe”.  


  di Fabrizio d’Esposito


   IL SURREALE intermezzo di due minuti al G8 di Deauville è l’ultima marchetta elettorale del Cavaliere prima del ballottaggio di domenica e lunedì prossimi. Nella maggioranza il clima oscilla tra il 25 luglio e Salò e così B. prima del Piazzale Loreto delle urne ha pensato di reclutare un inconsapevole Obama per il suo spot internazionale per fini casalinghi. Una figuraccia che supera tutte le altre gaffe precedenti e disseminate in vari punti dell’orbe terracqueo. Il Cavaliere è solo e

   COLPISCE poi una coincidenza. Il biennio a luci rosse del Cavaliere, racchiuso dallo scandalo di Noemi Letizia a Casoria all’eventuale sconfitta di Letizia Moratti a Milano, si apre e chiude nel segno di Obama. Come se il presidente americano, l’amico “giovane, bello e abbronzato”, fosse il confidente preferito di B. Un altro show, infatti, fu preparato per la conferenza stampa finale del G8 dell’Aquila. L’occasione ideale per far dimenticare i casi di Noemi e Patrizia D’Addario. Era il luglio del 2009. L’inner circle del premier temeva che uscissero fuori presunti scatti hard di Villa La Certosa e il capo dello Stato chiese una tregua per lo svolgimento

   In Italia, il labiale di Deauville ha scatenato una serie infinita di reazioni. Prima fra tutte quella di Luca Palamara, presidente dell’Associazione nazionale magistrati: “Non ci prestiamo a strumentalizzazioni elettorali. È molto grave però che questo sia accaduto all'estero, e che una fondamentale istituzione dello Stato venga denigrata anche agli occhi di uno dei più potenti

   È TOCCATO ad Antonio Di Pietro fare invece uno scomodo parallelo per B.: “Mi auguro che il presidente statunitense gli abbia risposto a dovere, spiegandogli come si comportano negli Usa per casi simili. Ci riferiamo al caso di Strauss-Kahn che, per un presunto rapporto sessuale non consenziente, è stato tirato giù dalla scaletta dell’aereo e sbattuto nel carcere di Harlem, mentreItalia, il caso Ruby è stato portato in Parlamento per impedire alla magistratura di indagare”. Un Berlusconi “skhandaloso”, ieri in Normandia.

Trst je nas



Anche se sono qua da tanti mesi non ho conosciuto molta gente. Ma 2 settimane fa ho interrotto la vita meditativa/casalinga e ho cominciato ad esplorare la vita mondana svizzera - infatti questa settimana sono stato fuori ogni sera: il blog ne risente ed anche il portafoglio: ieri ho sono stato per mia scelta in un baretto fighetto - 4 cocktail = 80 franchi (circa 60 euri).




Comunque, considerato che il weekend scorso ero a Ts, mi sembra significativo aver conosciuto relativamente parecchia gente che conosce TS:
- bolognese che pur non essendoci mai stato lavora per un'azienda triestina (siamo vicini d'ufficio); inoltre organizza lo spettacolo di Grillo di sabato prossimo;
- piacentina che ci visse 10 anni e sposò un triestino;
- giovane comasco che ci visse 4 mesi
- spagnolo che lavorava in Grandi Motori fino ad una settimana fa.

Trst je nas!




Ps: tutte le foto (Konte, Pizda, Barka) sono state trovate via google sotto la voce "Trst je nas": quale rappresenta meglio la triestinità?

lunedì 23 maggio 2011

mercoledì 18 maggio 2011

Erezioni



Faccio mea culpa sul caso DSK: prima ero scettico sulla questione, pensavo che:
a) non poteva essere così pirla
b) pensare che il fascista Sarkozy ha organizzato tutto coi servizi segreti deviati e la lobby pluto-giudaico-massonica è sempre facile.
c) che sfiga che per una volta che c'è uno che sembra capace al FMI lo inculano.
d) che i giornali italiani (repubblica e corriere) sono una merda.

Ora leggo che ha cambiato idea sulla linea difensiva dal "non ho fatto niente, non c'ero perché ero a pranzo, le cameriere non esistono" al "era consenziente, anzi mi ha stuprato lei". Ok, ora sono passato al colpevolista. Come si dice, solo gli imbecilli non cambiano mai idea...

L'ultima news che ho visto era sul Corriere che scrive che la cameriera c'ha pure l'AIDS. Ehi, DSK, proprio una giornata sfigata, neh?




Sul punto d) sono ancora della stessa opinione, però fonti autorevoli dicono che sodomia ci sia stata e sulla sodomia sembra che i giornalisti italiani siano ben preparati. Chapeau.



Elezioni

Surprise, surprise, la destra perde e la sinistra pareggia. Cioè, non si può parlare di vittoria quando i vari bersanivertronivendola passano più tempo a sputtanarsi vicendevolmente che altro mentre il principale rappresentante dello schieramento avverso passa il tempo a trombare zoccole e a pulirsi il culo con la costituzione.



E poi a dire "eh, ma Grillo..."

Adesso prima del ballottaggio aspetto qualche uscita geniale di quel gran stratega di D'Alema - ho mai accennato al fatto che odio D'Alema?

In ogni caso, ora i sinistri politici di sinistra son tutti li a farsi pompini a vicenda "come siamo bravi, ma quanti voti abbiamo preso, guarda che bravi elettori che han punito il tono aggressivo ed arrogante del puttaniere mafioso, ecc....", ma dimenticano che anche se la destra ha un impresentabile, i vari Bossi e compagnia restano attaccati alle poltrone e lo scaricano non appena diventa palese che non rende più. Poi basta mettere un candidato almeno presentabile (p.es. Tremonti) e col cazzo che qualcuno va a votare per il PD. Cos'è il PD? Esiste?

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PS: viste le cantonate che ho preso negli ultimi post spero di continuare con la serie e di vedere Jacopo Fo primo ministro.
D'altronde è difficile fare previsioni, specialmente sul futuro (cti; Yogi Berra).







martedì 17 maggio 2011

Orgie [aggiornamento 18 maggio 2011]



Da http://www.spinoza.it/


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PS: mi compligratulo con me medesimo per l'ortografia del titolo.
Sarà il caldo primaverile che rintrona Zurota.. cfr anche post precedente.

Giornalismo fatto col culo (presumo almeno) [aggiornato 17.05.2011]

Stavo per scrivere un post di scuse a Repubblica che, come ho riportato nel post Sodomia, ha scritto di dettagli "piccanti" su DSK per poi eliminarli dall'edizione online.


Ora ho visto che anche il Corriere avvalora la tesi dell'inculata oltre a prospettare 70 anni di carcere (sticazzi, aggiungerei...) e pensavo fosse una conferma:




Ora, io ho seri dubbi che i due principali quotidiani italiani abbiano siffatti agganci da ottenere informazioni che sfuggono o, secondo la teoria che "il giornalismo italiano, come il calcio, è il più bello del mondo", vengono occultate dal resto del mondo. 


Quindi mi sono fatto una teoria tutta mia - chiamiamola la "Teoria di Zurota sul giornalismo fatto col culo" che prevede che il giornalista che firma l'articolo delega al giovane stagista aggratis di tradurre le notizie estere, dato che i giovani neolaureati hanno maggiore padronanza linguistica - infatti il pezzo è firmato "Redazione online".


Il NYTimes scrive che:
"Mr. Strauss-Kahn has been charged with various counts of sexual assault including attempted rape, sexual abuse and criminal sexual act. He faces up to 25 years in prison if convicted."


Traducendo con Google si ottiene:
"Strauss-Kahn è stato accusato di vari capi di violenza sessuale tra cui un tentativo di stupro, sessuale abuso e criminale atto sessuale. Affronta fino a 25 anni di carcere se condannato."


Secondo la "Teoria di Zurota sul giornalismo fatto col culo" lo stagista ha tradotto quel "criminal sexual act" con "sodomia". E anche "25 years" in "70 anni"
Years lo ha indovinato.


Sarà l'influenza del bunga bunga che fa vedere sodomia ovunque.

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PS: Aggiornamento del 17 maggio: errore mio, avevano ragione Corriere e Repubblica - fonte ABC.

ABC

Travaglio


di Marco Travaglio
   Gentile Strauss-Kahn, dia retta a noi: lasci perdere la Francia, che non La merita, e si trasferisca in Italia. Solo qui Lei ha ancora un grande futuro politico. Troverà diversi partiti disposti a candidarLa nonostante l’arresto e il processo per stupro e sequestro di persona, anzi proprio per quelli. E troverà soprattutto i neologismi giusti per trasformarsi da sospettato di un delitto orrendo in perseguitato politico. Il Corriere della Sera stigmatizzerà il riesplodere dello “scontro fra giustizia e politica”. Ostellino scriverà che la cameriera non s’è resa conto di essere seduta sulla propria fortuna e di poterla proficuamente utilizzare per diventare segretaria al Fondo monetario. Pigi Battista insisterà sull’esigenza di abbassare i toni e non demonizzare gli stupratori. Galli della Loggia e Panebianco denunceranno gli agenti rossi annidati nella Polizia di Manhattan. L’ambasciatore Romano ammonirà contro la “gogna mediatica” dalle tv giustizialiste aizzate dal partito delle procure, con immonde riprese di un uomo in manette fra due nerboruti poliziotti. Cicchitto strillerà contro l’ennesimo caso di “uso politico della giustizia” contro un socialista. Quagliariello evidenzierà l’ulteriore scandalo della “giustizia a orologeria” contro il prossimo candidato all’Eliseo. Stracquadanio tuonerà contro le “manette facili”, scattate addirittura sulla scaletta di un aereo, come se il destinatario avesse mai pensato di darsi alla fuga. La Santanchè porterà le foto di una bandiera di Hamas affissa nella cameretta della cameriera (si scoprirà poi che era un poster di George Clooney) e ricorderà che Stalin, Pol Pot, Mao Tse-tung e Fidel Castro han fatto ben di peggio. Il Pd non dirà nulla, se non che occorre evitare facili strumentalizzazioni di una vicenda privata, non va mai dimenticata la presunzione di innocenza e dando dello stupratore a Strauss-Kahn si rischia di fare il suo gioco. Il Garante ammonirà la stampa a non violare la privacy con particolari anatomici sull’arma del delitto. L’Agcom raccomanderà ai talk-show di attenersi alla più scrupolosa par condicio fra avversari e sostenitori dello stupro. Giuliano Ferrara chiederà l’arresto della cameriera per aver provocato il pover’uomo; poi inviterà Strauss-Kahn a candidarsi lo stesso all’Eliseo, cosicché anche la Francia riaffermi il “primato della politica” e sia governata da un vecchio porco; infine organizzerà un convegno in un teatro milanese su un palco ornato da falli di gomma appesi, sul tema: “Basta puritanesimo! Dai, su, chi non ha mai stuprato almeno una cameriera?”. Il Tg1 e Porta a Porta organizzeranno una serie di speciali sulla misteriosa morte di una foca monaca alle isole Hawaii. Sallusti spiegherà che anche Kennedy era solito stuprare le cameriere e comunque il direttore del Fondo monetario ha avuto un bello stomaco a far sesso con una negra, che tra l’altro ha pure goduto. Feltri sosterrà che, da che mondo è mondo, l’uomo è cacciatore e, se gli piace una negra, mica può tagliarsi il pisello. L’on. avv.Ghedini avvertirà: “Si fa presto a dire stupratore: ammesso e non concesso, Strauss-Kahn può essere definito al massimo un utilizzatore finale di cameriere”. Poi chiederà la rimessione del processo al tribunale di Malibu. Il ministro Alfano invierà gli ispettori nel posto di polizia di Harlem dove trattano gli stupratori come delinquenti, poi si farà promotore di un lodo per depenalizzare lo stupro e il sequestro di persona. L’on. avv. Paniz presenterà un ddl sulla “prescrizione brevissima”, essendo scandaloso che i reati sessuali non si prescrivano nello stesso istante in cui vengono commessi; poi farà votare una mozione per sostenere che Strauss-Kahn ha stuprato nell’esercizio delle sue alte funzioni istituzionali, ergo ricade sotto il Tribunale dei ministri, previa autorizzazione del Parlamento che non la darà mai. Belpietro domanderà corrucciato: “Che ci faceva la cameriera appoggiata al pisello di Strauss-Kahn? Chi l’ha mandata e perché?”. Alla fine dirà la sua anche B.: “Embè? Io lo faccio sempre, dov’è il problema?”.

lunedì 16 maggio 2011

Ostja!

Pisapia in vantaggio su BatMadre, Fassino che sembra oltre il 50%, De Magistris 23% e perfino a TS dopo 22 sezioni su 238 Cosolini ha 3083 voti e Antonione 2105.

Che succede?


L'alibi è crollato

"sono tutti uguali, anzi peggio"

Lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo.

I leccaculo subito pronti a puntare il ditino:

"Che trauma, per i francesi che non frequentano la Parigi delle élites,  scoprire che uno dei loro uomini migliori, il presidente del Fondo monetario internazionale, è molto, ma molto peggio di Berlusconi."

Che è anche una stronzata, perché quando è stato nominato al IMF tutti i giornali hanno scritto dell'avvertimento di Sarkò "stai attento che certi comportamenti non si possono tenere negli U.S:&A.!". Uguale quando si è trombato un'economista dell'IMF.

Poi è vero che in genere la stampa francese è molto morbida, ma DSK non aveva mafiosi in casa, ne ha avuto processi su evasione fiscale, falso in bilancio ecc ecc.. e non si cambiava le leggi per suo profitto. Insomma, scribacchini del Giornale, cortesemente, andate a cagare.

domenica 15 maggio 2011

Eutanasia


Anche a Zurigo si vota questo weekend, soliti referendum... un tema è il "turismo mortale". Cioè si chiedeva di  vietare agli stranieri di venire a morire a Zurigo, perché qui l'eutanasia è legale e allora ci viene gente da paesi meno civilizzati - tipo l'Italia - per porre fine alle sofferenze. Il popolo zurighese non ha fatto passare questo.

Proprio ieri ho letto un racconto breve di John Barth (di cui consiglio di leggere L'opera galleggiante) intitolato "Toga Party" che a dispetto del titolo parla proprio di eutanasia.

E mi chiedo perché c'è tutto questo dibattito sull'eutanasia, perché in fondo il corpo umano non è proprio un aggeggio così indistruttibile: sei stufo? Ammazzati. Come Monicelli che si è buttato dalla finestra.

Volendo fare qualcosa di spiritoso ci si può ispirare ai Darwin Awards.

A proposito di stupidità, ci sono le elezioni in Italia. Mi raccomando, andate e votate bene, quindi evitate di votare per i fascisti, per i decerebrati che sono nel partito del perluscone, per i leghisti (pensate a Borghezio) e per altra gente squallida che popola le schede elettorali.




Sodomia

DSK ovvero Dominique Strauss-Kahn è stato arrestato a Nuova York con l'accusa di tentata violenza sessuale. 


Le Monde scrive solo:
"serait sorti complètement nu de la salle de bain et aurait tenté de l'agresser sexuellement". L'employée serait parvenue à s'échapper, prévenant des collègues et appelant immédiatement le 911.
(traduzione: "sarebbe uscito completamente nudo dal bagno e avrebbe tentato di aggredirla sessualmente. La dipendente sarebbe riuscita a scappare, avvertire dei colleghi e chiamare immediatamente il 911"). Ma si sa che i giornali francesi son spesso teneri coi politici.




Il NYT, primo a dare la notizia fornisce qualche dettaglio in più:

“he came out of the bathroom, fully naked, and attempted to sexually assault her,” Mr. Browne said, adding, “He grabs her, according to her account, and pulls her into the bedroom and onto the bed.” He locked the door to the suite, Mr. Browne said. 
“She fights him off, and he then drags her down the hallway to the bathroom, where he sexually assaults her a second time,” Mr. Browne added.

Qui si parla genericamente di "sexual assault" che può essere un po' di tutto.
Mi ha sorpreso Repubblica coi dettagli ben più coloriti. Cito: "...accusa di esserle saltato addosso uscendo dalla doccia e avere abusato di lei due volte: prima sodomizzandola e poi costringendola a un rapporto orale."). Ora ho visto che hanno modificato l'articolo che riporta quello scritto dal NYT. Però ho conservato l'originale e qui c'è lo screen-shot (clicca per ingrandire):

Mi chiedo se avessero delle news di prima mano o solo tradotto maldestramente dall'inglese - propendo per la seconda ipotesi anche se poi mi domando come puoi tradurre "sexual assault" in "sodomizzare". Misteri del giornalismo italiano...
In ogni caso il racconto mi pare un po' strambo: cioè sto qua si sta facendo la doccia perché tra poco deve prendere l'aereo, Se ne esce nudo e trova una cameriera e la incula (almeno secondo Repubblica...) e poi va tranquillamente all'aeroporto. Mah. In ogni caso che abbia inculato o meno, sicuramente lui lo è stato per quel che riguarda le elezioni presidenziali a cui si voleva candidare. Vedremo se è solo uno stupido berluscone che si fa beccare o se si tratta di sodomia elettorale.

disfunzioni

Finire la serata, prendere il primo tram, arrivare a Bellevue, vedere la 9 passare davanti, notare che la 8 porta a Bahnhof Wiedikon (1 fermata prima della mia), prendere la 8, perché la 9 passa tra 11 minuti.

Soddisfatto di me mi adagio su una poltrona. Sento scorrere le fermate. A Ward  (una fermata prima di Bahnhof) vedo che ci sono dei frikki davanti ad un locale alternato - quasi esco, ma mi trattengo. Ma no, vaedo a casa, mi dico.9 pass
Bom, resto sul tram.
Ma ci resto un po' troppo.
Direi che non ho sentito la fermata.
Ed ero l'unico.
perché il tram andava avanti.
E quando passa la stazione ed entra in una specie di hangar inizio ad intuire che forse non dovrei essere li.
Allora mi alzo, mi dirigo verso il conducente che sorpreso mi nota con un espressione "che cazzo fai qui, ubriacone??"
E non sono neanche tanto ubriaco.
Spiego:
a) che non parlo tedesco
al che il simpatico conducente già si rilassa - forse gli autoctoni che gli si addormentano nel tram sono più dispettosi
b) spiego che non si è fermato alla fermata
c) mi spiega che si fermò ma che alcuno prenotò la fermata;
d) dissi che forse mi capitò di non sentire l'annuncio;
e) amici come prima
f) "scendi e vai fuori a destra"

Ok, scendo, esco, vado fuori e prendo la 9 per un pelo - quella che non volevo aspettare a Bellevue.
Ma comunque sono soddisfatto della scelta: invece di aspettare per minuti infiniti ho visto dove vanno i tram quando finiscono il giro alla Bahnhof. Istruttivo. Un po' come vedere dove le anime vanno dopo la morte.




venerdì 13 maggio 2011

Pesce in mezzo ai monti



Non so per quale strano motivo asburgico in Svizzera mangio molte cappesante. Sarà che le trovo sia fresche che congelate, sarà che sono facili e veloci da fare, sarà che sono versatili, sarà la mia mania di fissarmi per un periodo con un ingrediente - come ad esempio l'avocado che proprio ora è di moda ed infatti è qui in tavola che aspetta di finire nel mio capiente pancino insieme alle cappesante - sarà quel che sarà.

Poi oggi è venerdì e si sa che per i precetti cristiani il venerdì si mangia pesce - e sapete bene quanto ci tengo a preservare le radici cristiane dell'Europa e anche dell'Asia.

Ordunque, ero alla Coop - sempre sia lodata l'amata Coop! - e mi dirigo spedito alla pescheria:

"Zweihunderdundfüfzig gram Jaobmusseln, bitte!" comando convinto.
"Wiefil??" mi chiede il pescatore-Coop.
"Zweihunderdundfüfzig!" ribadiscolo, pensando: "ecchecazzo, non capisci la mia pronuncia Mitteleuropea, Infedele Montanaro Centreuropeo??"
Alla fine comprende e allora occhei, ingrediente n.1 in saccoccia. Quindi, come Lenin, mi domando "Che fare?".

Mi dirigo al reparto verdure, ma, enpassant, passando vicino allo scaffale balcanico butto nel cestino anche una birra Lasko: probabilmente si tratta di un riflesso automatico. L'Ajvar l'ho lasciato, perché ovviamente ho già un vasetto in frigo.

Comunque tornando alla ricetta del giorno, è la stagione degli asparagi e quindi ne prendo un mazzo. Ma ci sono anche dei bei funghi: prendo anche quelli. Cipolle, aglio fresco, prezzemolo, avocado. Bene.

Intermezzo&memento: evitare di andare al supermercato affamati. Fine intermezzo. Fine memento.

Passo a prendere un bianco e mi oriento su un'altra bottiglia del produttore svizzero Fleur du Rhöne, dopo il molto gradevole Heida, stavolta provo il Petite Arvine.



 In realtà Heida è stato uno dei migliori bianchi che ho bevuto in questo secolo, potrebbe rivaleggiare con le migliori Vitovske!



Cappesante su letto di asparagi e copriletto di avocado

Ingredienti per un crapulone:


1 cipolla bianca
250 g di asparagi (verdi per carità, che quelli bianchi sono insipidi)
250 g di cappesante
1/2 avocado
1 spicchio d'aglio fresco
una dozzina di foglie di basilico fresco appena raccolto sul balcone
olio d'oliva
sale e un pizzico di curry


Procedura: tagliare la cipolla a fettine sottili e buttarle in padella con un po' d'olio. Tagliare gli asparagi a rondelle sottili sottili, lasciando da parte le punte. Aggiungere alle cipolle e cuocere a fuoco bassissimo, così mentre si cucina si può scrivere il post odierno.
Sminuzzare lo spicchio d'aglio e aggiungerlo alla cottura.
Fuoco basso, mi raccomando. Se asciuga troppo bagnare con acqua bollente. O almeno tiepida. Se proprio non avete altro, anche fredda. Insomma, come volete, per me potete anche pisciarci dentro.

Dopo un po' aggiungere le foglie di basilico sminuzzate a mano.
Aggiungere anche le punte degli asparagi lasciate prima da parte. Se troppo grosse tagliarle a metà per lungo.

Salare.
Acqua se serve.
Fuoco basso.
Pizzico di curry - poco poco. Giusto perché era lì vicino alla padella dimentico dall'altroieri.

Quando gli asparagi hanno raggiunto una consistenza morbida e le punte mantenuto una consistenza ancora solida, trasferire sul piatto da portata.
Riposizionare la padella sul fuoco, aggiungere olio, alzare la fiamma.

Intanto tagliare il mezzo avocado a fettine e adagialo sugli asparagi, irrorare con un po' d'olio.



Nel mentre la padella è ben calda e quindi ci si possono adagiare le cappesante.



Scottarle velocemente su ambo le parti e buttare in piatto.



Mangiare.

Bere vino.




Ruttare.