mercoledì 30 marzo 2011

Il nullo vs il nulla con le tette

Nella rassegna stampa mattutina ho letto l'intervista della Minetti. Per chi non lo sapesse è l'igienista dentale con le tette grandi e finte che grazie alla sua abilità con la bocca - nel senso del suo mestiere, igienista dentale (meglio sottolineare quale mestiere - diventa consigliere regionale. E a tempo perso porta le baldracche ad Arcore producendosi pure lei in balletti vestita da infermiera. Ora dichiara che le farebbe piacere fare il ministro degli Esteri. E viene da ridere.

Ma poi uno pensa che adesso a fare il ministro c'è Frattini. E tra il nulla e il nulla con le tette direi che è meglio il nulla con le tette. Pensandoci non sarebbe una cosa sbagliata. In fondo il mestiere di ministro degli Esteri è prettamente maschile. Quindi immaginate una conferenza dei ministri in cui si discute di qualche tema caldo - guerre vere o commerciali, trattati, alleanze... e ti arrivano queste due tette con dietro la Minetti e la sua squadra di zoccole ben addestrate. E finalmente l'Italia avrebbe un posto di rilievo nelle decisioni internazionali.

martedì 29 marzo 2011

Sacco-35



Ci sono sicuramente molte caratteristiche della Svizzera che andrebbero sviscerate e analizzate. Ma una caratteristica del popolo svizzero è certamente il senso civico.

Partiamo dai sacchi delle immondizie. Come per tradizione nella vita svizzera le regole permeano il quotidiano e non sfugge a questa regola delle regole neanche la raccolta differenziata ed indifferenziata. Bisogna riciclare le pile, la carta  - ma separatamente dai cartoni, le bottiglie di vetro - ma separandole in vetro bianco, verde e marrone. E ci sono i bottini specifici per questo. Poi le bottiglie di plastica e le lattine si riportano dove si son comprate - al supermercato.

E resta il resto. Ma per eliminare il resto bisogna comprare i Zurisacke. Che costano un franco al sacco. E non ci sono nei scaffali del supermercato, ma bisogna chiederli alla cassa. "Haben sie Zurisacke?" dico con fare sicuro alla cassiera.



Il solito problema di quando si parla una lingua che non si conosce è il dramma che capita al proprio ego quando qualcuno risponde con una domanda. Domanda ovviamente incomprensibile. La risposta era "funfundreizig". Perché ci sono varie misure come la cassiera mi ha edotto mostrandomi i sacchi. Con nonchalance ho detto, appunto, 35. Dovrebbe andar bene.

Poi ho fatto una ricerca e su un forum in inglese dedicato alla Svizzera ho scoperto molte cose. Ad esempio quello che si può e non si può mettere dentro il Zurisacke. Ma uno si chiede "vabbé, ma chi controlla l'immondizia?".

Gli svizzeri. Controllano, trovano una lettera con l'indirizzo e ti arriva la multa. Sul forum c'era scritto che controllano anche le impronte digitali, ma questo mi pare proprio una teoria complottista...

Altra regola è  che non bisogna buttare neanche la differenziata la domenica. Sul forum c'era la storia di uno che ha buttato bottiglie la domenica e ha visto un flash. Erano i passanti dotati di un enorme senso civico e pure di un po' di stronzaggine che lo hanno fotografato e denunciato. Multa.

Che uno poi dice, vabbé, pago la multa e via. No! Perché l'anagrafe svizzera tiene pure un libro nero per gli straniere dove segnano tutte le infrazioni al codice penale, al codice della strada e anche al codice delle immondizie e se raggiungi un tot che non si sa quanto sia il tot ti tolgono il permesso di soggiorno. Tosti, gli svizzeri.

Ma ora ho i miei bei sacchetti Zurisacke da 35 litri, ho una borsa piena di bottiglie, una di lattine, una di carta, poi dei cartoni e pure una bottiglia di plastica della fanta (che sia chiaro non ho bevuto io la fanta). Insomma la cucina sembra una discarica.



Ps: e il lettore pignolo si chiederà "e che centra la foto di Audrey?"
Assolutamente niente. 
Era per dare un tono all'ambiente.

lunedì 28 marzo 2011

Domestici elettrici

I lettori più attenti avranno notato la mia attenzione per il fantastico mondo della lavatrice sivizzera. Ora capita che mi sono finalmente ricongiunto con la mia lavatrice ceca, ma il cesso non è predisposto per la lavatrice quindi devo procurarmi un idraulico che mi sistemi tutto quanto.

In compenso ho una lavastoviglie, attrezzo che non ho mai usato tanto dato che vivendo solo raramente si arriva a sporcare tanti piatti da riempirla.

Quindi ho pensato: ma non è che si possono lavare le mutande sporche insieme ai piatti? Che col brillantante poi mi brillerebbero le chiappe di luce propria. Qualcuno ha mai provato?

mercoledì 23 marzo 2011

Protezionismo finanziario

Devo dire che mi da parecchio fastidio il protezionismo finanziario, come quel schifo di decreto appena fatto per bloccare la scalata francese a Parmalat.

Non è che sono un cieco fautore del libero mercato, diciamo che mi definisco liberal-socialista, ma proprio non capisco perché bisogna credere che se gli azionisti - e ricordiamo che gli azionisti non sono altro che finanziatori di un'impresa, cioè mettono i soldi con cui si comprano le mucche che fanno il latte - sono italiani il latte è più buono.

Non mi pare che i voli Alitalia siano migliori ora che sono italiani che se fossero di Air France. Se Groupama si fosse comprata FondiariaSai di quel palazzinaro tangentaro di Ligresti, Unicredit non avrebbe avuto problemi a farsi rimborsare i finanziamenti. Così invece si deve comprare un pezzo della compagnia per farla andar avanti. E si continua con la solita gente, il solito salotto e la cronica mancanza di capitali. Che poi rende le aziende più povere, perché non si investe, non si cresce... e così in un circolo vizioso diventano ancor più facili prede dei francesi, tedeschi, cinesi o chi arriverà con i soldi. In fondo con la cordata italiana di Alitalia il problema si è solo spostato in avanti. Unicredit ha interesse a sborsare meno possibile per far sopravvivere FondiariaSai, mentre Groupana ci avrebbe investito per crescere e rubare quote di mercato a Generali ed Allianz. Così invece, dato che Allianz è azionista di Unicredit, Unicredit è azionista di Mediobanca che è il padrone di Generali, dubito che ci sarà grande concorrenza nel mercato assicurativo italiano, dove da sempre c'è stato un cartello che ha reso il mercato italiano il più redditizio in Europa.

Rendite di posizione, questo è il solo settore dove le imprese italiane guadagnano, anzi, dove guadagnano i soliti noti. Ma in fondo chi era quel pirla che credeva che Berlusconi quale grande imprenditore avrebbe fatto leggi liberiste? Ah già, solo quelli che lo hanno votato ogni volta che si presentava. Il peccato è che la gente non capisce un cazzo.




lunedì 21 marzo 2011

Gente malata


A volte si leggono notizie che fanno veramente accapponare le palle. Repubblica riporta che c'è della gente malata che applaude Ghedini. Spero sia una delle solite bufale di Repubblica.

In fondo si parla di questo essere:



C'è gente che si sveglia la mattina e guardandosi allo specchio dice "oggi vado in tribunale ad applaudire Ghedini".




Ma può essere? Spero proprio che siano lautamente pagati come le olgettine, i scipoliti, i ferrara e tutta la feccia che si sputtana (nel senso che fa la puttana) per raccattare le monete lanciate come dal Marchese del Grillo. Spero che come nel film si scottino le mani.


domenica 20 marzo 2011

2011

Il 2011 è già stato un anno un po' sfigato in quanto a catastrofi naturali. Ora c'è pure l'Italia che va in guerra - di nuovo - in Libia a rinverdire i fasti coloniali per la gioia dei vari fascisti al governo.

Il premio Nobel per la pace Obama ha già fatto sganciare qualche Tomahawk che - da quanto risulta da wiki - costa 750,000 l'uno. Si chiama investimento. Certo è proprio una coincidenza che tutte le ultime guerre siano in paesi produttori di petrolio. Fossi norvegese incomincerei a preoccuparmi.

Ora tra gli altri disastri ci tocca vedere La Russa che dirige operazioni di guerra al grido di Faccetta nera. Che tristezza...



...vien quasi da vomitare...






Ma domani è già primavera.


Messaggi indiani

Un indiano dell'India mi chiede l'amicizia su Linkedin (social network lavorativo con cui ho trovato il mio nuovo donatore di lavoro).
Dato che lavora per la filiale indiana del mio precedente donatore di lavoro accetto. 
Il giorno dopo mi manda questo messaggio:



May God gift you all the colors of life, 
colors of joy, colors of happiness, 
colors of friendship, colors of love 
and all other colors you want to paint in your life. 
Happy Holi. 


Simpatico l'indiano.

sabato 19 marzo 2011

Mancanze

A volte nella vita guardandosi indietro ci si rende conto di quanto siano importanti alcune cose. Cose di cui senti moltissimo la mancanza quando non ci sono più.

Oggi devo proprio comprare lo scopettino per il cesso.


giovedì 17 marzo 2011

Stili di vita

Oggi arriva il GranCapo, chiude la porta dell'ufficio e fa "Tizio (collega del dipartimento) da oggi è stato sollevato dalle sue responsabilità". Sottile eufemismo per dire che è stato licenziato in tronco.

Tizio questa mattina era ancora in giro. È stato silurato dopo pranzo e mandato via - in situazioni normali avrebbe dai 3 ai 6 mesi di preavviso. Non si sa ancora cosa abbia combinato, però arrivando dalla realtà italiana fa un po' impressione vedere qualcuno licenziato così su due piedi.  Infatti Slavko e Hrundi non erano molto impressionati. Però considerando l'utilità di Tizio non è poi una brutta notizia. Preferisco il metodo bastone & carota. Almeno finché c'è la carota.


mercoledì 16 marzo 2011

Nuke, no nuke

In velocità: oggi ho letto un pezzo di Boncinelli su Repubblica.

Tra le altre cose dice che "al nucleare non ci sono vere alternative e le nazioni più sviluppate e civili ce lo hanno e lo usano da anni".

Vero. Infatti tutti si ricordano di Chernobyl, alcuni di Three Mile Island e chi non si ricorda può leggera la lunga lista di Wiki.

Che poi mi fanno ridere i nuclearisti che dicono "sono incidenti che succedono una volta ogni 100 anni". La michia, rispondo. Come Romani che ho visto su porca a porca che diceva che le centrali giapponesi erano progettate per sopportare un terremoto di 8.5 gradi. Come dire, è colpa del terremoto che era troppo forte.


McKinsey ha fatto uno studio in cui spiega come entro il 2050 si può arrivare ad una "low carbon economy in Europe" dove propone anche uno scenario di energie alternative al 100%.

Il caso Giappone dimostra di nuovo che gli incidenti accadono e le conseguenze non sono prevedibili e neanche valutabili in termini economici. Per questo è difficile fare una valutazione dei costi e benefici: molti escludono le "esternalità negative" (bella parola per dire morti, radiazioni, pesci con 3 occhi, qualche migliaio d'anni per rendere abitabile la zona) per l'intrinseca difficoltà a valutarle. Per dire, si può dire che il costo di tutto ciò è 317.8 fantastiliardi di dollari, ma se nella tua testa la probabilità che assegni all'evento è 0 il risultato è 317.8 fantastiliardi moltiplicati per zero = zero. E il nucleare diventa conveniente.

Giappone e stampa

Due link veloci per avere una visione meno giornalistica (=più vera) sulla situazione, dato che sono due blogger che ci vivono.

Butta la stampa
Bandiera
Giappo pazzie.

lunedì 14 marzo 2011

Il Giudizio della Borsa

La borsa di Tokyo ha riaperto oggi.
Risultato: indice Nikkei -6.5%, indice Topix -7.5%.

Tra i settori quelli che hanno perso di piu sono i finanziari, materie prime, petrolio&gas. Le utilities hanno perso solo il 2%, ma Tepco, quella che gestisce i reattori nucleari, non era negoziata.

Toshiba e Hitachi che hanno costruito le centrali hanno perso il 16%.

In questo panorama desolato solo il settore delle costruzioni ha guadagnato il 5% - qualcuno dovrà pur ricostruire.

domenica 13 marzo 2011

Domenica

In questi giorni guardavo abbastanza cos'è successo in Giappone, le immagini sono impressionanti: vedere le onde di 10 metri che si muovono quasi al rallentatore portandosi dietro macchine, navi, case fa una certa impressione. Anche qualche titolo come "ritrovati 4 treni", cioè, 4 treni, non "ritrovati 4 cagnolini", ma treni.

Poi la questione nucleare. Prime stime dei danni è sui 35 miliardi di dollari, se scoppia qualche reattore saranno parecchi di più.

Oggi ho guardato prima France 2 e poi mi son detto che dopo le tragedie serviva un po' di cabaret. Allora ho girato sul TG1.

Dopo il terremoto, Ferrara.

Ferrara ogni tanto anche mi piace ascoltarlo, perché seppur stronzo, non è un Sallusti o un Belpietro. Ha un certo stile nell'essere stronzo e berlusconiano - non so se i due aggettivi sono già sinonimi. Mi immagino che tra qualche decennio certi termini diverranno di uso comune: "sei un berluscone", "non fare berlusconate" e simili.

Comunque, Ferrara viene intervistato perché da domani inizia la sua trasmissione dopo il TG1. Il posto che era di Biagi insomma.

Così vedo questo corpo informe coperto da una giacca marrone come la merda e quella faccia da culo flaccido - e il riferimento al culo flaccido che lecca e a cui è attaccato come un poppante ad una mammella non è casuale. Una cosa mi ha colpito nel suo attacco ai magistrati. Ha detto, riferendosi ad Ingroia che ha partecipato alle manifestazioni in difesa della Costituzione, che i magistrati passano solo un concorso, non sono eletti. E poi ha detto che se i magistrati si mettono a far comizi, allora i parlamentari possono mettersi ad emettere sentenze.

Ora, Ferrara sarà anche paragonabile un escremento di pantigana, ma non è ignorante. Ha pur sempre fatto tutta la trafila nelle scuole del PCI. 

I magistrati passano un concorso, perché devono studiare le leggi e dimostrare di saperle. Non come i parlamentari che sono eletti - pensa a Calderoli, a Borghezio, a Gasparri: credi che siano capaci di passare un concorso? No, il loro successo si basa sulla stupidità degli elettori.

Poi c'è - o forse c'era - il concetto di separazione dei poteri che è uno dei cardini della democrazia. Cioè, sono ovvietà, ma i parlamentari fanno le leggi e i magistrati le fanno applicare. Semplice, banale, democratico. Il fatto che un magistrato faccia un comizio non mi pare sia vietato. In questo caso Ingroia difende la Costituzione, esprime una sua idea, da esperto. Difende i suoi principi.

Ferrara non ha alcun principio, ha solo un principe. Dal culo flaccido.

Qui sotto Ingroia e più sotto Ferrara, non di oggi, ma di qualche giorno fa.







Dopo il TG ho visto la pubblicità del nuovo film Amici Miei. Non oso esprimere il mio pensiero.

venerdì 11 marzo 2011

GiapGiap

Cazzo, mi spiace per il mio paese preferito, oltre che possibile terra dei miei avi che coltivavano una grande risaia.

E mi dispiace anche per il mio donatore di lavoro che, facendo parte di quell'industria che paga quando succedono danni, probabilmente dovrà sborsare qualche miliardata.

Ne parlavamo oggi ad una riunione: "ma in quanto tempo si pagano i danni da terremoto?"
Esperto: "Terremoto? Oh, quello è veloce, in due anni si paga quasi tutto"

Pensiero mio "due anni è veloce?".

Forse dovrei rivedere il mio concetto di velocità.

giovedì 10 marzo 2011

FotoPust

Oggi non sono loquace e quindi non mi va di scrivere - che parlino le foto.

Foto in stile Arcore su cell e bambino dietro. Pensate ai B-A-M-B-I-N-I ! ! !


KissMarklar emerge dalle tenebre

Foto di foto di foto

Il Capitano nel suo ambiente naturale: Servola

n.5, come Chanel e come Ricmanje

Veline che mi guardano male

Gente simpatica che ride

Se non c'è il blutut, questo è un altro metodo per trasferire file

Kiss!

Le rockstars con la gruppie

Ara qua la gruppie che brava!

Maestro, presente! (notare la scritta sul muro a sinistra)



Gruppo

Qui eravamo al Kebab. Questo tipo si è seduto al nostro tavolo per fare "The Mona", voleva impressionarci, ma se ne è andato mogio mogio. 

Ed era il miglior kebab mai mangiato.

Zakete
Già che siamo in tema gastronomico e già che abbiamo le foto sulla stessa scheda, ecco qui alcune foto dal ristorante Ruj.


"Ma per sul serio?!?!"
Cosa avrà detto la maliziosa Velina Mora alla sorpresa Velina Bionda? 
Il concorso è aperto. 
Ricchi premi in palio.

mercoledì 9 marzo 2011

Back from pust

Rieccomi nella ridente iSvizzera anche se non rido proprio molto ora come ora.

Comunque.

Questa è l'ultima settimana a Thalwil e oggi ho fatto la lavatrice per l'ultima volta nella lavanderia thalwillica. Martedì trasloco a Zurigo e finalmente rivedrò i miei averi - ovvero i mobili ikea di praga, libri, cd e stereo. Finalmente!

Del pust a Trst resta un'ampia galleria fotografica che per ora è ancora nella scheda della macchinetta, ma prima o dopo pubblicherò qualcosa. Oggi devo stirare le camicie. 

venerdì 4 marzo 2011

in treno col kinder

dBuongiorno cari lettori.

Oggi ferie causa esame. Ieri ho dato l'ultima ripassata al materiale, preparato un panino coll salame e uno col crudo, dormito 8 ore e oggi alle 8.20 ero alla sede dell'esame.
che iniziava alle 9. Forse sto prendendo troppo sul serio la puntualita' svizzera.

Comunque ho finito anche questa sofferenza masochisticamente autoimposta. E ora sono in treno verso trieste, ho appena mangiato il panino col salame e bevuta la prima birra.
scrivo dal mio nuovo kindle/kinder. funziona anche per internet anche se in bianco e nero.
E volevo scrivere un post in bianco e nero. Ora torno a dormire.

buon PUST o carnevale!   

mercoledì 2 marzo 2011

Pelati

8 anni.

W le discriminazioni!

Periodicamente quel concetto vago e fumoso di "EUROPA" se ne esce con sentenze un po' originali. L'ultima è contro la discriminazione in materia assicurativa: qui l'articolo del Sole. In pratica le compagnie assicurative non potranno più usare il genere come fattore di rischio nel calcolo delle polizze. I paladini dell'egalitarismo saranno contenti, ma come capita spesso quando si tratta di regole stupide, gli effetti saranno probabilmente negativi.

Esempio: chiunque abbia fatto un preventivo online per una polizza RCA avrà dovuto inserire svariati dati, tra cui il genere. E il premio viene calcolato basandosi sulle statistiche, quindi giovane = male, auto nuova = bene, guidatore con figli = bene, guidatore di Napoli = male, donna = bene.

Le donne è notorio che guidano male, ma di norma fanno incidenti parcheggiando, mentre l'uomo, sapendo di guidare giusto un pelino peggio di Schumacker, guida veloce. Inoltre la donna sceglie l'auto per il colore, l'uomo per i cavalli. Quindi la donna riga l'auto dal colore che si intona con la borsetta in parcheggio, l'uomo si schianta col suo bolide da 1000 cv a 150 km/h sterminando una famiglia col nonno che passeggiava sulle strisce pedonali. E tutto ciò costa per le povere assicurazioni, quindi l'uomo viene discriminato e paga di piû, perché in media, calcolando la frequenza e il costo dell'incidente, alle compagnie costa di più.

Simile per le polizze caso morte: le donne vivono di più, quindi pagano meno. Diverso per le rendite, dove l'uomo è "favorito" e paga meno, perché muore prima.

Ora, conoscendo la sana e prudente gestione delle assicurazioni, di fronte all'obbligo di far pagare premi uguali, cosa farà pagare come premio RCA, quello più basso femminile o quello più alto maschile? Domanda difficile, no?