sabato 25 aprile 2020

I miei due blog culinari preferiti

Siete chiusi in casa?
Vi state annoiando?
Non siete ingrassati abbastanza?

Oggi vi propongo due blog culinari, così potete ispirarvi per provare nuove ricette.

Il primo è un blog irlandese pluripremiato: One Man's Meat di Conor Bofin. Per prima cosa, le foto sono fantastiche, la scrittura divertente e le ricette a volte esotiche, a volte tradizionali. Ovviamente la carne è la protagonista principale. Infine usa spesso la cottura sous-vide, mio pallino degli ultimi anni.

E questo mi porta al secondo blog, che è da un bel po' il mio blog culinario preferito. In effetti, ho scoperto il primo blog proprio grazie al secondo.

L'autore è Stefan ed è olandese - già vedo le vostre facce italiane schifate dal fatto che vi propongo cuochi non italiani. Magari un francese vi andrebbe bene, ma olandese o irlandese? Siete i soliti prevenuti sciovinisti.

Proprio questa settimana ho fatto una lasagna con asparagi bianchi ed era buonissima, anche se preferisco quelli verdi, specie i selvaggi. 



Oltre a questa ricetta, trovo fantastico il suo vitello tonnato, tutto sous-vide. In particolare, la salsa è spettacolare, con tonno fresco e uova, entrambi cotti sous-vide.

Poi tra le ricette più interessanti ho fatto coda di rospo alla parmigiana, poi ci sono varie ricette e le istruzioni per fare ravioli e molto, molto altro.

In particolare, mi piacciono i suoi esperimenti sous-vide, per esempio se merita salare il pesce prima, oppure le temperature e tempi di cotture del manzo o porco.

Infine, il bravissimo Stefan è pure un esperto di vino. Cioè, non solo esperto, ma è un "vinologo" diplomato, quindi suggerisce vini da abbinare alle ricette, ma non solo. Come a me anche a lui piace organizzare food-wine tasting, ma ovviamente lui è più avanzato ed organizzato. Un paio di post sono stati estremamente utili per migliorare l'organizzazione e l'abbinamento, dato che spiega bene sia la scelta dei vini (prima fase), i cibi da abbinare (seconda) e anche l'organizzazione della serata.

Leggetelo e ingrassate!

mercoledì 22 aprile 2020

Pubblicità politica

Buondì cari lettori,

forse non tutti sanno che l'anno scorso ho co-fondato un partito politico svizzero. Uno dei motivi è che per chiedere la cittadinanza elvetica bisogna dimostrare di essere integrati nella vita sociale. Quindi dopo aver co-fondato La Fabbrica di Zurigo,  mi sono pure fatto il partito. Ora basta imparare il tedesco, studiare la storia e cultura elvetica e sono quasi pronto.

Comunque, il mio partito è la sezione svizzera di Volt Europa. Premete JOIN e sarete intervistati per valutare la vostra idoneità.



In breve la storia è la seguente: c'erano un tedesco, una francese ed un italiano a Londra. Tutti giovani attorno ai 25 anni. Poi arriva il referendum su Brexit e i ragazzi si chiedono perché nessuno fa un cazzo per fermare questa ondata di becero populismo idiota. E allora decidono di muovere il culo (cit. Forchielli) e decidono di fare un partito pan-europeo. Long story short, alle elezioni europee riescono perfino ad eleggere il co-fondatore tedesco al Parlamento Europeo.

L'anno scorso mi sono iscritto e dopo aver incontrato un po' di gente interessata, abbiamo deciso di fondare l'associazione Volt Switzerland / Schweiz / Svizzera / Suisse / Svizra - i fascidimerda triestini si lamentano del bilinguismo (inesistente)...qua siamo a cinque lingue!

Ad inizio anno abbiamo iniziato le attività, ma ora ovviamente è un po' difficile vedersi, quindi oggi, 22 aprile organizziamo un meeting virtuale


Per iscriversi andare su facebook, qui sotto i dettagli. Oppure scrivetemi e vi mando le istruzioni.


Join us next Wednesday #StayHome via Zoom (PM for the details!)

19:00 📣 our co-president and co-founder Danilo Lo Pumo will present who we are and what we do 💜

19:30 👉several rooms with Q&A ⁉️ political discussions and meet the members 🙌

#EUsolidarity #votevolt #EUpolitics

NB: The meeting will be in English.

lunedì 20 aprile 2020

Pubblicità

Sabato ho fatto la seconda videoconferenza sulle conseguenze economiche della pandemia e se qualcuno vuole vedere la replica mi può scrivere.

Questo giovedì si prosegue con un altro ospite che ci parlerà del reddito di cittadinanza. Scrivetemi se interessati.

Qui un'intervista recente rilasciata dal nostro ospite.

La nuova rubrica: La Posta dei Lettori [edit]

Ricevo e pubblico una lettera da un affezionato lettore - piccolo edit oggi: nella fretta di rispondere avevo dimenticato due domande.

Spettabile direttore, sua eccellenza, nel farle i complimenti per lo stile con cui cura il migliore tra tutti i blog della diaspora mattonaiese/krmenkese, desidero rivolgere ad Ella alcuni quesiti. Specifico che queste domande, coniate tra una piantina di pomodoro in giardino e il divano in casa, rientrano nella definizione di "attività motoria" svolta nei pressi dell'abitazione e quindi non perseguibili ai sensi del dpcm attualmente in vigore. 1. Con quali tre aggettivi descriverebbe l'attuale premier italiano? 2. A capo della Commissione europea preferirebbe Mario Monti, Bruno Tabacci o Yanis Varoufakis? La prego di argomentare la sua risposta. 3. Mi elenchi i tre migliori concerti visti dal vivo (in qualsiasi evo), i tre migliori libri letti, i tre musei più noiosi in cui ha messo piede e le tre fonti di notizie a cui preferisce attingere. 4. Mi scriva ciò che vuole dei seguenti personaggi famosi: Franco Abrami, Bruce Springsteen, Barbara D'Urso, Gianni Morandi, Cristiano Ronaldo, Marisa Laurito, Linus (il conduttore radio) e Roberto Dipiazza. La ringrazio per il tempo che vorrà dedicare a questa missiva e le porgo i più volgari saluti. Lettore disincantato

**************
Caro lettore, grazie mille per la missiva.
Qui sotto le risposte.

1. Con quali tre aggettivi descriverebbe l'attuale premier italiano?
Fortunato (per essere finito su quel scranno)
Sfigato (per essere lì durante la pandemia)
Appropriato (visto il momento è il meglio che abbiamo: basta pensare Salvini o Di Maio al suo posto)

2. A capo della Commissione europea preferirebbe Mario Monti, Bruno Tabacci o Yanis Varoufakis? La prego di argomentare la sua risposta.
Anche se il cuore batte per Tabacci, sarei tentato di votare per Mario Monti. Un vero europeista, lo consideravo il miglior primo ministro italiano, ma purtroppo quando si è cimentato nella politica non ha fatto una gran figura. Resta Varoufakis. Anche lui non ha giocato bene il ruolo del politico, tuttavia in questo periodo servirebbe uno con competenze tecniche ma anche il coraggio di cambiare.
V for Varoufakis!




3. Mi elenchi i tre migliori concerti visti dal vivo (in qualsiasi evo), i tre migliori libri letti, i tre musei più noiosi in cui ha messo piede e le tre fonti di notizie a cui preferisce attingere.
Domanda difficile.
Concerti: Roger Waters a Parigi 2007 (ma anche Pink Floyd a Udine 1994), Massive Attack a Londra 2004, Tindersticks a Parigi nel 2008.

Libri: molto difficile scegliere. Pensando ai libri letti negli ultimi anni direi Norwegian Wood di Haruki Murakami, la trilogia The Three Body Problem di Liu Cixin, The Second Coming di John Niven.

Musei: al primo posto gli Uffizi di Firenze visitati nel 94. Gita scolastica. Eravamo giovani e ribelli, quindi dopo i primi 5 minuti la noia prende il sopravvento. Cerchiamo una via d'uscita. Vediamo l'indicazione "BAR" che seguiamo fino alla splendida terrazza.
Al secondo metterei a sorpresa la Cité du Vin di Bordeaux. Avevo grandi aspettative, ma l'esperienza mi ha deluso. Almeno il bar aveva una bella vista.
Al terzo invece l'Acquario di Trieste. Non è proprio un museo, però l'ho visitato recentemente ed è deprimente.

Notizie: al primo posto, ovviamente, il Primorski Dnevnik, poi Atlantic e Guardian come mezzi d'informazione tradizionali. Al momento seguo economisti tipo Nouriel Roubini, il canale YouTube di LiberiOltre, dove interviene anche Phastidio che seguo da anni. Sulla pandemia consiglio gli aggiornamenti del Dr. John Campbell.
4. Mi scriva ciò che vuole dei seguenti personaggi famosi:
Franco Abrami - mi ha insegnato l'arte dell'adattamento.
Bruce Springsteen - mai ascoltato... dicono sia bravino.
Barbara D'Urso - uno dei simboli del declino italiano.
Gianni Morandi - un abbraccio!
Cristiano Ronaldo - mi piaceva di più Rolando.
Marisa Laurito - abbiamo il compleanno lo stesso giorno.
Linus (il conduttore radio) - onestamente non ho un'opinione.
Roberto Dipiazza - the sheriff of Trst. Dannosa macchietta, ma evidentemente ai triestini piace.




giovedì 16 aprile 2020

QUELLO CHE GLI ALTRI NON VI DIKONO!!!11!!

Ah, i bufalari, complottisti, sciikimisti, signoraggisti!

Quanto tempo, ma anche divertimento/incazzature. Bisogna dire che ci casco anch'io, per esempio recentemente ho diffuso su FB la bufala che un tipo che diceva che il Covid-19 era la punizione di dio per omosessualità è stato colpito dal virus. Notizia troppo succosa, ma non era vera.

Le bufale e complotti funzionano bene perché rinforzano le nostre convinzioni, ci forniscono la Verità Nascosta, ecc...

Ho visto girare questo video ormai più volte. Ho iniziato ad ascoltarlo nonostante avesse chiaramente l'avviso che fosse una perdita di tempo - si vede dal titolo "QUELLO CHE NON VI DICONO".

Questo è il primo ovvio segnale: ti dicono che loro hanno la verità.



Inoltre gli abituali segnali sono:
- Uso spregiudicato delle maiuscole
- Uso eccessivo dei punti esclamativi (!!!!!!!)
- Uso del numero 1 insieme a punti esclamativi (!!!!1111!!)
- Esperti alla cazzo che parlano di cose di cui probabilmente non sanno - p.es. il Dr. Shiva si vanta di essere l'inventore dell'e-mail (??) e ha vari diplomi al MIT. Quindi è un esperto. Peccato non sia un esperto di medicina, ma parla di vaccini. E di Deep State. E di Bill Gates Signore delle Tenebre.

La soluzione migliore è ignorare articoli, video, podcast con questi segnali. Ma io sono una scimmia curiosa e quindi ho aperto google. Questo articolo di Politico spiega bene il personaggio.

Quindi: non guardate il video, leggete l'articolo. Oppure evitate entrambi, vi basta leggere Zurota.



L'origine del virus

Oggi ho letto l'articolo della CNN che riporta la notizia che il virus sia "scappato" da un laboratorio di ricerca.

Aspettavo qualche news sull'origine, visto che 2 settimana fa ho visto per caso questo video (pubblicato il 1 aprile) che diceva la stessa cosa. L'autore vive in Cina e parla cinese e spiega le cose abbastanza bene. Mi stupisco che siano passate 2 settimane prima che un giornale serio l'abbia ripreso.



mercoledì 15 aprile 2020

Allucinogeni aggratis

Ah, il gruppo StopEuropa mi intrattiene meglio un Alvaro Vitali che fa le scuregge!

Mi ero salvato il loro programma dove spiegano nei dettagli il loro piano segreto. Finito di lavorare, aperto una birra e in attesa ci una call con Volt alle 7 ho sfogliato il programma.

Delirio. Mi viene il dubbio che in realtà sia opera di un geniale troll.

Intro: "questa bozza di programmai che stiamo man mano arricchendo con il contributo di eminenti Storici, Giuristi, Economisti e Monetaristi. Tutti accumunati dal sogno di liberazione dell’Italia e degli Italiani" (sì, pure con errore di battitura: programmaI, accumunati)

I punti principali:

Introdurre la nuova Lira emessa dal Tesoro (Statonota), con cambio 1:1 con l’Euro, a cui inizialmente si affiancherà. Questo perché per almeno i primi 6-12 mesi è previsto dai trattati l’obbligo dei doppi prezzi Nuova Lira/Euro.
Intanto la Zecca inizia anche la stampa delle monete in Nuova Lira e Banca d’Italia/Tesoro emettono Statonote di Nuova Lira.
Mi pare un buon inizio

Chiaramente converrà comunque rinegoziare il debito, e si dovrà valutare la simulazione di un default idealmente sufficiente a riportare il rapporto debito/pil al 60%, una sorta di saldo e stralcio.
Converrà rinegoziare e simulare il default??

La Nova Lira sarebbe uno StatoNota NON A DEBITO, parallela all’Euro almeno nella fase iniziale, ma l’Euro non perderebbe il suo corso legale. Sarebbe pertanto ipoteticamente possibile saldare il debito pubblico in Euro. Si tratta di una provocazione, perché in ogni caso il debito pubblico NON E’ una posta destinata ad essere ripagata ma ricontrattata, quello che si paga sono gli interessi sul debito pubblico (su cui la voce più impattante sono gli INTERESSI ALLE BANCHE), funziona un po’ come la rata di ammortamento di un finanziamento in conto economico.
L'ho letto 3 volte. Dopo ogni sorso di birra migliora. 

Studiare, in assoluta segretezza, una Criptovaluta di Stato, Gold Backed, o Real Estate Backed (sul modello Cinese e Russo).

Potrebbe diventare lo strumento principe per i pagamenti dei fornitori del settore Pubbliche Amministrazioni (Sanità che rappresenta l’80% delPil, ma anche PA Centrale e Locale) Potrebbe diventare lo strumento principe per il pagamento delle tasse. Sarebbe un sistema incorruttibile e pubblico che girerebbe sublockchaincon evidenti vantaggi di sicurezza, trasparenza e controllo. Questa servirà a ridurre la necessità totale di moneta fiat Nuova Lira, contribuendo a ridurre l’effetto inflattivo.
Ecco, qui inizio a sospettare si tratti di un troll. Ok mettere criptovalute (fa molto 2017, ma vabbé..), ma metti nel programma il tuo piano SEGRETO? Me stai a coglionà?

Ricostituzione dell’IRI e di una politica Pubblica forte che miri a tornare in possesso delle aziende strategiche del paese finite in mani estere, di alcune banche dovesse esserci bisogno, evitando al contempo di continuare a svendere altre nostre aziende strategiche e vitali per il Sistema Paese.
Ok, anche un po' di sana politica pentapartitica e nazionalizzazioni in stile URSS. Questo mi piace.

Durante il periodo di transizione bisognerà intensificare i controlli per evitare fughe di capitali, per cui durante le 48h, da venerdi al lunedi necessarie per l’avvio del piano C, bisogna chiudere le banche e congelare le movimentazioni.
Qua è di nuovo sfuggito il piano segreto del weekend.

Svalutazione necessaria per recuperare la competitività verso la Germania del 15%-25% ma a nostro avviso in totale sarà inferiore, visto che in UE rimangono altri paesi meno competitivi oltre alla Germania, e che possiamo limitare l’effetto inflattivo utilizzando anche altri strumenti (Vedi criptovaluta per i pagamenti della PA ai propri fornitori).
Psichedelia...

Moderare l’impatto inflattivo con tutti gli strumenti fiscali di detassazione, ex post, dei redditi da lavoro, ma prima di pensare al problema dell’inflazione dovremo aver raggiunto la piena occupazione, e almeno saremmo usciti dalla stagflazione.
Che scemi gli altri paesi che non ci hanno pensato!

Scusate, ma mi diverto con poco.

Adoro l'odore di troll la mattina presto

Oggi bevendo il secondo caffè ho lasciato un commento su L'Antidiplomatico (conoscete? È un onesto generatore di bufale). Come al solito l'inutilità dell'azione è immediatamente palese e accompagnata da un'ulteriore discesa del mio indice di rispetto dell'umanità.

Però questa azione inutile mi ha ispirato la prima trollatina sulla pagina StopEuropa. Purtroppo non riesco a postare, ma solo a commentare, quindi probabilmente non avrò tante reazioni. 

Uno dei post in evidenza è il regolamento col programma:  


Così ho postato un commento abbastanza leggero che non dovrebbe destare sospetti, anche se forse dovevo scrivere più semplice e con qualche errore grammaticale. Mi sa che mi sgamano...


Complimenti agli organizzatori per dedicare il loro tempo a questa iniziativa.
Tuttavia, secondo me la vostra proposta non è abbastanza coraggiosa. Capisco uscire dall'Euro, visto che le nazioni europee hanno livelli di reddito e produttività molto diversi. 
Tuttavia, lo stesso succede in Italia! Per esempio la Lombardia ha un PIL pro-capite di 38,500 euro, mentre la regione di Düsseldorf circa 38,100. ​La Sicilia invece 17,700, simile alla costa adriatica della Croazia, alla Grecia Centrale o Romania. ​

Quindi, se usciamo dall'Euro non ha senso creare una valuta italiana, dato che le tensioni che esistono in Europa tra Italia e Germania, torneranno tra la Calabria, che ha un reddito pro capite di 17,100 euro e Bolzano che ha 42,900 - per esempio negli anni 90 la Lega Lombarda ha costruito il suo successo su questa tesi. Perché ricreare gli stessi problemi a livello più piccolo, solo perché si parla più o meno una lingua simile? Bisogna creare macro-regioni con una struttura produttiva comparabile, per esempio, Lombardia e Ticino hanno molto più in comune che la Lombardia e la Puglia, il Nord-Est è culturalmente ed economicamente vicino all'Austria. Questo consentirebbe di avere regioni con aree valutarie ottimali, politiche fiscale e monetaria adeguate alle regioni. Ovviamente il sud avrebbe qualche problema con la fine dei trasferimenti dallo stato italiano, ma nella vita e nell'economia bisogna accettare la realtà dei fatti e ognuno deve vivere con quello che produce senza pesare sulle spalle degli altri. Cosa ne pensate?

martedì 14 aprile 2020

Italexit


Bene, bene, bene. Vedo che la propaganda inizia ad avere effetti tangibili.



Da bravo ragioniere filo-europeista la cosa mi preoccupa.

Facciamo un piccolo esercizio mentale sul comportamento dei politici prima e dopo.

Adesso (ovvero prima)

In questo momento ovviamente gli ipersovranisti col culo degli altri sbraitano contro l'Europa, gridano contro la Germania che ci vuole comprare, ecc... solito teatrino insomma.

Però abbiamo anche Conte che prima vuole il MES senza condizioni, glielo danno dicendo "ok, però usa i soldini di mamma EU per la sanità, non spendere tutto il Alitalia come sempre!" ma non va bene. Vuole i Coronabonds. E per ripicca on userà il MES. I pentacazzoni erano sempre contro il MES (frasetta semplice), sono per il sovranismo monetario, senza capirlo, ma come sempre non hanno le idee chiare. Poi c'è il PD che vaga e divaga, discute e non decide.

Poi c'è la stampa. Quella cosa che in Italia è praticamente sparita. Il miglior giornalista sembra Mentana, che è stato uno dei primi a libro paga di Berlusca. Comunque, i giornali e la tv sembra siano anche abbastanza allineati a lamentarsi dell'Europa, della Germania e del sempre utile "nemico esterno".

Il dopo

Immaginiamo il dopo. Lasciamo perdere come andrà la pandemia. Per ora sembra che l'Italia abbia perso il "vantaggio" di essere stata la prima ad essere colpita. In teoria dovrebbe essere la prima a riaprire, ma al momento ho seri dubbi - specie sulla Lombardia.

Ma pensiamo alle prossime elezioni. O alla prossima (inevitabile) crisi di governo. Come si posizioneranno i politici? I politici a volte inseguono e a volte guidano. I partiti populisti hanno spesso trovato un nemico: tipo Berlusca col comunismo o l'escalation della Lega: neri, terroni, Albanesi, Rom, qualsiasi migrante (e ho dimenticato qualche fase).

Quando invece i politici annusano un trend, la cosa più logica è buttarsi. La destra è già li, M5S anche, ma ora vedono che il 49% è per l'Italexit e visto il clima sarà al 60% tra qualche settimana. Quindi che fare? Educare il popolino o cavalcare l'onda?

La seconda che hai detto.

Quindi già mi vedo le prossime campagne elettorali con 50 shades of Italexit.

Le, poche, speranze sono:

1) la burocrazia, la fatica e l'incompetenza: dato che l'adesione all'euro è un trattato internazionale diventa un po' un casino cambiarlo. Le cose difficili richiedono fatica e in vostri capipartito non sono adatti al compito: ve lo vedete il decreto segreto per passare alla lira la domenica prossima che il venerdì mattina viene mandato alla CNN? 
2) improbabile botta di culo.




Sabato nuova puntata

Dato il successo della prima edizione, sabato si ripete la videconferenza su economia&pandemia.

Avremo un ospite speciale, oltre al "resident economist" che ha partecipato a tutti i videoincontri (finora uno, ma sta per raddoppiare).

Se volete partecipare scrivetemi a zurota et pm.me. Posti limitati.


venerdì 10 aprile 2020

Videoconferenze


Oggi abbiamo fatto una bella discussione, partecipanti da Zurigo, Trieste, Italia, Danimarca e UK (dimentico qualcuno?).

Un po' di numeri, un po' di filosofia economica, politica, previsioni, domande, dubbi...  

Magari si ripete il prossimo weekend - stay tuned!



C'è grossa crisi

Cari lettori, oggi alle 5 farò un bel Hangout per discutere delle questioni economiche della pandemia.
Tipo dove siamo, quando stiamo andando, la risposta è dentro di te, ma è sbagliata.

Se volete partecipare scrivetemi a zurota chiocciolina pm.me.





giovedì 9 aprile 2020

Euro / No Euro

Son tempi difficili per noi sfegatati fan dell'europeismo.

A parte il post precedente, ora durante il caffè postprandiale mi son imbattuto in due simpatiche articolesse.

Il primo è veramente un capolavoro degno di un genio del crimine.

Questo il finale in stile Syd Barrett:

Perché stampare lire

Tornando ad oggi, stampando tante lire quante occorrono a ripianare i debiti potremmo tornare a far sentire la nostra voce. “Schiaffeggiare chiunque ci ringhi contro e mettere fine ad ogni nostro problema” tuona Federcontribuenti. Si tratterebbe di fatto di immettere le lire nel nostro circuito interno, escludendo ogni canale estero, dove resterebbe l’Euro, una criptovaluta interna. La lira avrebbe il valore di 1,936 euro e sarebbe convertibile in ogni banca italiana. “Se lo fanno negli altri Paesi possiamo farlo anche noi L’autodeterminazione di uno Stato libero e democratico, sovrano come da nostra Costituzione, è un atto dovuto e imperativo, basta solo volerlo”.

Non saprei neanche da dove cominciare... a parte la scelta stilistica di vittimismo-machista "schiaffeggiare chiunque ci ringhi contro": ma chi cazzo ti ringhia? Se uno ti dice che magari dare 600 milioni di Euro (e non lire) ad Alitalia in un decreto sul Covid-19, magari non era una gran idea. Sarebbe stato più produttivo dare 10 Euro ad ogni abitante. vabbé

Poi si parte su criptovaluta interna?? Ma che cazzo dici??? Ma perché buttare dentro le monete digitali? 

Poi il genio: chi si ricorda il cambio Lira-Euro è avvenuto a 1.936,27. Ma era il numero di lire per 1 Euro. Ora invece scambiamo 1 lira per 1,936 Euro (cioè 1 a 2)? Ma in base a cosa?

E si stampano lire per ripagare i debiti. Ma solo quelli detenuti in Italia, dato che la Lira sarebbe interna. Quindi i risparmiatori italiani dovrebbero scambiare un BTP denominato in Euro per le nuove Lire, la criptovaluta interna con cui si potrà spendere solo in Italia. Vorrei sapere chi è il Chief Economist di Federconsumatori e chi è il giornalista (che non si firma) che pubblica questa merda. 
Il secondo articolo viene dal Fatto. 
Un estratto:
Qui si parla di “moneta a corso legale” e si legge chiaramente che le “banconote” emesse dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali costituiscono le uniche aventi corso legale nell’Unione. Il riferimento è, appunto, alle “banconote”, non ai “biglietti di Stato”.Trattasi di due fattispecie di “monetazione” differenti, se non addirittura antitetiche. 
Le banconote vengono tipicamente emesse da una Banca Centrale che le genera e le mette in circolazione iscrivendole al passivo del proprio bilancio. E inserendo all’attivo degli asset (in genere, titoli di Stato) ricevuti in contropartita dalle banche destinatarie del “prestito”. Il tutto secondo la logica della partita doppia propria del modello monetario “bancocentrico”. 
I “biglietti di Stato” sono invece moneta emessa – lo dice la parola – “dallo Stato”. A tal proposito, è alla Repubblica – troppi lo dimenticano – che l’articolo 117 della Costituzione riserva la potestà legislativa in materia di moneta. Il che fa il paio con un’altra elementare constatazione. L’Italia, ai sensi dell’art. 11 della Suprema Carta, non ha mai “ceduto” – non avrebbe potuto farlo! – la propria sovranità monetaria. Ha, semmai, “limitato” l’esercizio di tale sovranità con precipuo e circoscritto riferimento a quella peculiare forma di valuta “bancocentrica” che è l’euro. Non a caso, ai sensi dell’articolo 3 di Maastricht, alla Ue spetta l’esclusiva in materia di “politica monetaria” solo con riferimento alla moneta “euro”. 
Alla luce di un tanto, lo Stato è già ora nelle condizioni di emettere una moneta sotto forma di “biglietti di Stato”. Essi potrebbero rappresentare un mezzo di pagamento alternativo e complementare rispetto all’euro: volendo, anche “non” necessariamente a corso legale, bensì a circolazione fiduciaria e volontaria, entro il territorio nazionale; e tuttavia accettato dallo Stato per il pagamento delle imposte. (...) I “biglietti di Stato”, tra l’altro, sorgono fin dal principio, come “moneta positiva” non qualificabile come debito pubblico. Andrebbero, cioè, inseriti all’attivo del bilancio dello Stato. Lo conferma un paper del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 2016, meritoriamente individuato e segnalato dallo studioso di economia e finanza Stefano Di Francesco. Vi si legge testualmente: “Le attività finanziarie, quali risultano dalla nuova classificazione, comprendono quelle monetarie come la cassa (biglietti e monete)”.
Ok, l`'Italia ha potestà legislativa sulla moneta. Però l'Euro è basato su un trattato internazionale e se i miei ricordi di diritto pubblico sono corretti, i trattati internazionali battono tutto. 
"Biglietti dello Stato": bello. Quindi lo stato emette dei pezzi di carta. E vengono considerati un attivo. La mia mente di ragioniere vacilla un po'... poi si parla di "moneta positiva" che è un movimento abbastanza diverso - l'iniziativa Vollgeld in Svizzera cercava di far passare questo concetto, ma ha poco a che fare con questa proposta (in primo luogo non propone un sistema monetario duale - storicamente questi sistemi sono destinati ad andare a meretrici). 
A parte i dettagli tecnici: a chi giova tutto ciò? Qual'è lo scopo? Aumentare la massa monetaria? Perché? Su cosa si basa il valore dei "biglietti di stato"? Magari sulle azioni Alitalia posseduto dallo Stato? Oppure, se i biglietti di stato son asset allora perché non diciamo che anche i titoli di stato sono asset? Avete già insultato pesantemente la ragioneria, quindi non vedo perché mettere limiti. 
Non sono a prescindere contrario alle idee innovative: quando c'è stata l'iniziativa sulla moneta positiva in Svizzera ho preso un giorno di ferie e ho pagato per assistere ad una conferenza sul tema. E il tema era interessante, purtroppo secondo me non fattibile come proposta, ma almeno ha fatto discutere sul tema dell'emissione monetaria e sullo scopo. Qui invece si buttano insieme concetti a caso. 
L'articolo è firmato. Questo il profilo dell'autore (ho evidenziato in grassetto le parti più interessanti):
Francesco Carraro è  nato a Padova il 7 febbraio 1970. Si è diplomato al Liceo Classico ‘Tito Livio’, laureandosi poi in Giurisprudenza e in Scienze della Formazione all’Università di Padova.  Scrittore e avvocato, è  titolare di uno studio legale. Tiene corsi di comunicazione, gestione del tempo, public speaking e sviluppo personale. Scrive per il quotidiano LA VERITA’ diretto da Maurizio Belpietro, è editorialista del sito di economia e politica SCENARIECONOMICI.IT e curatore di un proprio blog su ILFATTOQUOTIDIANO.IT. E’ opinionista televisivo del programma di informazione di Canale Italia ‘Notizie Oggi’ e del programma radiofonico di Radio 1 RAI ‘Italia sotto inchiesta’ condotto da Emanuela Falcetti.
Nell’ambito della saggistica ha pubblicato, con FrancoAngeli editore, nel 2011  Gestire il proprio tempo – Imparare a pianificare la propria agenda e vivere meglio e, nel 2012,  I nove semi del cambiamento – Trasforma la tua vita con il pensiero e Convincere per vincere – strategie e tecniche di comunicazione persuasiva. Nel 2015 è uscito il libro-intervista, scritto con il giornalista Vito Monaco, Krisiko – sei un  giocatore o  una pedina? La via  d’uscita nel grande  gioco della crisi (con prefazione di Magdi Cristiano Allam) edito dalla casa editrice Il Torchio. Nel 2017 ha dato alle stampe il libro Post scriptum – Tutta la verità sulla post verità (con prefazione di Diego Fusaro e introduzione di Pierpaolo Maurizio) sempre edito da Il Torchio. Nel settembre 2018 ha pubblicato insieme a Massimo Quezel, con Chiarelettere editore, il libro SALUTE S.p.a. – La sanità svenduta alle assicurazioni, un’ampia e documentata inchiesta sulla deriva privatistica del sistema sanitario pubblico e sul declino del diritto, un tempo inviolabile, alla salute.
Ha esordito nella narrativa nel 2011 con la raccolta di racconti mistery Il bacio della cattiva notte per i tipi di Aracne editrice. Sempre con Aracne, nel 2012  ha pubblicato  la raccolta di racconti brevi Giorni minuti. Nel 2012 ha ideato e realizzato un format del tutto nuovo per il mercato editoriale italiano: il libro a puntate no-cost, free e accessibile a chiunque sul web. È nato così il romanzo mistery Il diario dell’apocalisse cronache della fine divulgato on line gratuitamente tramite il sito www.diarioapocalisse.it. Il successo dell’iniziativa ha portato  all’edizione e-book (Amazon) e cartacea (Aracne editore, 2013). Nel mese di novembre 2014 ha dato alle stampe, con Paralleo45 editore, il romanzo  Il Messaggero. Nel 2016 ha pubblicato il secondo romanzo mistery La Tela di Maya con Aracne.



Trollo o non trollo??

Oggi un'amica mi ha mandato il link a un bel gruppo su facebook: NO EUROPA. Nome accattivante, logo molto professionale, obiettivi chiari: 

- Uscire dall'Europa
- Uscire dall'euro
- Tornare ad avere una Sovranità Monetaria 





Ovviamente ci sono vari articoli informativi:




Convegni con studiosi di fama 



Proposte divertenti: cioè no all'Europa ma sì a Russia e Cina? Quindi cambiamo padrone da Angela a Vladimir (per usare le loro definizioni)?



Nostalgia canaglia... ho dato un'occhiata all'articolo ed è la solita solfa: mettere assieme numeri e analisi di parte senza aver capito molto bene come funziona la politica economica.



SI. PUÒ. FAREE!!! Basta chiedere agli inglesi... notare il commento sul Piave. Onirico.



E infine, non può mancare l'Orgoglione nazionale.

Mi intriga sempre notare che la gente che frequenta questo tipo di pagine e i complottisti hanno un uso un po' spregiudicato e casuale delle maiuscole. Mi chiedo come mai?

Comunque, ora mi prudono le mani e mi vien voglia di mettermi a discutere con questi. Ovviamente non andrei lì a fare il Professorone di Sinistra a spiegare come funziona il MES, il debito, la produttività, la geopolitica, ma mi presenterei come "abito in Svizzera e io ho La Sovranità Monetaria,è bellissima!" e poi porrei domande ingenue. Così, giusto per vedere qualche cortocircuito mentale. Ah, vorrei farlo come lavoro il Troll!






lunedì 6 aprile 2020

Ragioneria & Pandemie

Grazie al mio diploma di Ragioniere e Perito Commerciale la gente mi chiede cose. Di norma sull'economia e finanza, oltre a consigli su bar e ristoranti. 

Questo weekend è stato dedicato alle seguenti attività:
- compiti di tedesco 
- panificazione
- cucina
- lettura di svariati articoli sulla situazione economica, per approfondire l'eterna lotta italo-europea - dal famoso 4-3 alla vittoria durante la seconda guerra mondiale... ahh, la Tauromachia!





Venerdì prossimo organizzerò una sessione online per discuterne coi compagni della Fabbrica. Se qualche lettore vuole partecipare mi contatti via mail a Zurota chiocciolina pm.me. Potrei anche invitarvi.

sabato 4 aprile 2020

I vecchi ciddì

Zurota-casalingo ha riscoperto l'ascolto dei ciddì. Ultimamente ascoltavo sempre Radio Vintage, ma per cambiare un po' mi riascolto un po' di bella musica.




Alcuni pezzi classici, tipo il triestino Toni Bruna e la sua hit Baiamonti



The Do, gruppo giovane che ho visto dal vivo anni fa (ero il più vecchio del pubblico...)




Ora mi sto ascoltando i feroci The Gutter Twins



Ma uno dei miei gruppi preferiti sono i Coral. Belli, sound vintage.



venerdì 3 aprile 2020

Libri e liquidi

Oggi mi sono arrivate due cose.

Una scatola piena di scatole piene di birra. Visto che le piccole aziende hanno problemi ho deciso di aiutare il mio amico James Watt (il co-fondatore di BrewDog e mio recente amico su Facebook).

Or ora sto sorseggiando Clockwork Tangerine, una pale ale infusa con mandarino. Molto interessante - sulla falsariga di Elvis Juice che è infusa col pompelmo. Ottimo acquisto.




In contemporanea il postino mi ha portato anche il libro della cuoca slovena Ana Ros che gestisce il famoso ristorante Hisa Franko. Lo sfoglio questo weekend, visto che ho deciso di stare a casa. 



Ieri invece ho ricevuto la consegna dal mio procacciatore di vini naturali italiani, Mr. Viticolo - consiglio vivamente ai lettori elvetici! 

Nell'immagine sotto la selezioni. In particolare:
- Malibran: Prosecco col fondo - ha ancora i lieviti in bottiglia
- Ancarani: tutti i vini di questo produttore sono eccellenti
- Pa'Ro: quello con il culo sull'etichetta è uno dei migliori orange che ho provato




Questo mi ricorda un bellissimo libro che ho comprato l'anno scorso, Amber Revolution, scritto da un inglese che vive in Olanda. La cosa interessante è che parla dei produttori sloveni, FVG e georgiani.


La prima foto è di un volto noto carsolino.



Il famoso Gravner.



Il solito Radikon.


Inoltre il tipo ha anche approfondito la storia delle nostre terre.



Foto di gruppo.

Kristancic



La Brezanka


Dario Pricic




giovedì 2 aprile 2020

Una foto vale mille parole



Questo è il grafico dei disoccupati in USA dagli anni 60. Noterete che anche nelle peggiori crisi stava attorno 500,000. Settimana del 15 Marzo erano 3.3 milioni. Ultima settimana di marzo 6.6 milioni. 10 milioni di nuovi disoccupati in 2 settimane. Il lato oscuro della flessibilità del lavoro.