mercoledì 26 settembre 2012

L'EUR e i soldi svizzeri

Ieri ho mandato questo link di Phastidio alla mailing list del gruppo politico reazionario-conservatore di cui faccio parte. Lo copio qui così non serve premere sulle lettere blu:

Svizzera, dai buchi nel formaggio alle bolle sui mercat


A distanza di alcuni mesi dalle prime ipotesi (che avete letto qui), oggi anche Standard & Poor’s ha confermato che la Banca Nazionale Svizzera è una centrale di distorsioni dei mercati finanziari (e della realtà, oltre che delle analisi politiche) collocata nel cuore dell’Europa.
L’agenzia di rating stima infatti che, nei primi sette mesi del 2012, la banca centrale elvetica avrebbe comprato 80 miliardi di euro di debito dei paesi core dell’Eurozona, per poter mantenere il rapporto di cambio con l’euro inchiodato al pavimento di 1,20. Questo importo equivale a quasi la metà del deficit fiscale combinato per l’Eurozona, previsto per il 2012. L’aspetto più singolare di questa azione della BNS è dato dalla scelta degli strumenti. Di questi acquisti, un grande beneficiato è stato la Francia, che ha visto il proprio spread con la Germania ridursi a livelli del tutto incompatibili con i fondamentali economici e fiscali del paese, che sono in costante deterioramento. Con buona pace di letture moralistiche sui livelli di rendimento del debito sovrano come sanzione della virtuosità fiscale, che qualche moralista di casa nostra ha continuato a spacciare per mesi. Ma sono digressioni.
Il problema è che l’azione della BNS crea spontaneamente distorsioni, di ogni tipo: limitarsi ad acquistare Bund avrebbe allargato lo spread con Italia e Spagna, causando nuovo panico tra gli investitori e nuova pressione sul franco svizzero, che a sua volta avrebbe richiesto nuovi acquisti calmieratori. Ecco quindi, anche per sfruttare il maggior rendimento, che la banca centrale svizzera comincia ad acquistare anche gli OAT francesi, abbattendone rendimento e spread contro Bund. Quest’ultimo passa dai 145 punti-base di metà maggio ai 55 di metà settembre, e galleggia oggi intorno ai 70 punti-base. Qualcuno sano di mente pensa davvero che in Francia, da maggio ad oggi, sia successo qualcosa tale da renderla più affidabile e solida della Germania, in termini relativi? Evitiamo, dunque, di dare meriti inesistenti ad Hollande.
Nel frattempo, la BNS deve cercare di convertire la marea di euro che si trova in casa, e si muove come un elefante (in tutù) in una cristalleria, finendo con il comprarsi il dollaro australiano e la corona svedese, in quanto carta tripla A, mandando alle stelle il cambio di quei paesi senza apparente motivazione fondamentale (men che mai nel caso australiano, il canarino nella miniera cinese).
Ancora una volta, i “mercati” (sia pure attraverso agenti quasi onnipotenti, come le banche centrali), plasmano la realtà. Attenzione ad inferire oltre dati limiti, ed a costruirci sopra tanti bei castelli di carte.


Letto l'articolo ricevo la seguente domanda:
"Molto interessante. Grazie della segnalaziome.
Mi chiarifichi una cosa, quando dice che ha comprato corone svedesi e dollari australiani, intende, pagando in euro o con i bond francesi(OAT) ?
Quindi, in sostanza, è riuscita a passare la patata bollente (euro o bond?) a Australia e Svezia?
Ma in quel caso, perchè Australia o Svezia hanno comprato (euro o bond?) della pericolosa eurozona? Gli svizzeri gli stanno simpatici?"


Risposta (un po' riscritta per facilitare la lettura): 

La storia è che la banca centrale (BNS o SNB) ha deciso di fissare il cambio minimo con l'Euro a 1.20 (era caduto a quasi 1). Per fare ciò, oltre all'annuncio che ha subito fatto muovere il mercato deve anche effettivamente comprare Euri quando il cambio si avvicina al "floor" di 1.20. L'annuncio è credibile, perché la Svizzera può stampare quanti franchi vuole e il CHF è sempre stato un bene rifugio come l'oro, cioè nei periodi di crisi (tipico guerre o paura dell'inflazione) si comprano CHF e oro (una volta anche USD ora un po' meno). In pratica i mercati (ma anche la ggente!) hanno fiducia nella Svizzera e le credono.
 
Quindi che succede? Stampano franchi* e comprano EUR sul mercato. Però non è che puoi tenere gli Euri sotto al materasso, li metti in qualche banca (conto corrente), ma anche le banche, se hai 80 miliardi, diventano rischiose: ogni banca e anche la SNB ha politiche di risk management per cui si cerca di ridurre il rischio di credito [cioè che ti fallisca la controparte], quindi probabilmente hanno dei limiti sull'esposizione al settore creditizio. Quindi la soluzione è comprare titoli di Stato con gli Euri che avanzano, perché nonostante tutto è meglio prestare soldi ad un governo che alle banche.
 
Dal punto di vista svizzero se non vuoi tenere troppi soldi sul conto corrente di UBS, Credit Suisse, ZKB ecc, non è che metti i soldi in BTP o bond greci, ma compri i Bund tedeschi (nonostante l'odio svizzero verso i teutonici). Bene. Per un po' va bene, ma poi come dice Phastidio il rendimento dei Bund scende e si alza lo spread verso i periferici: perché?
 
Perché la domanda svizzera di Bund fa aumentare il prezzo e quindi diminuire il rendimento (per le obbligazioni/bond c'è una relazione inversa tra prezzo e rendimento). Gli altri paesi non "subiscono" questo eccesso di domanda e il loro rendimento resta invariato (cioè cambia in relazione al cambiamento di umore dei trader...). Cosa succede? Succede che per la domanda svizzera e l'effetto "fly to quality" (i trader [il mercato] vedono i rendimenti del Bund scendere e lo spread con gli altri salire. Cosa fanno? Seguono. Tutti a comprare Bund fino a che il rendimento sul Bund a 2 anni diventa negativo (qualche settimane fa). Cioè la gente preferisce dare 101 eur alla Bundesbank per riceverne 100 fra 2 anni.
 
A questo punto anche la SNB si dice "e che siamo scemi?". Beh, un pochino sì. Allora si mettono a diversificare e comprare bond francesi che rendono di più dei tedeschi e così fanno scendere lo spread tra Francia e Germania. Probabilmente hanno comprato anche NL, Finland, Austria, ma sono paesi più piccoli con meno bond in circolazione. Ma poi anche l'effetto sulla Francia si fa sentire, col mercato che si domanda "ma perché la Francia che ha appena eletto un comunista e ha una posizione fiscale più simile all'Italia che alla Germania ha uno spread così basso?". Allora la SNB cerca alternative.
 
Dato che il CHF è fissato verso l'EUR, compra AUD o SEK vendendo EUR e non influenza direttamente il cambio EURCHF. Così con AUD e SEK compra bond emessi da quei paesi, dato che sono tra i pochi paesi ad avere un rating immacolato: AAA. Tutti questi movimenti "innaturali" provocano le distorsioni segnalate da Phastidio.
 
Non è che Australia o Svezia comprano EUR, ma sono gli operatori del mercato (banche, assicurazioni, fondi pensione etc..) che hanno venduto alla SNB AUD e SEK contro EUR "sballando" i cambi e poi la SNB con AUD e SEK ha comprato i bond. Cioè Svezia e Australia semplicemente vendono i loro bond per AUD e SEK, non "vedono" i movimenti dietro, quindi non c'entra la simpatia (che sicuramente hanno) per la Svizzera.
 
Il mercato valutario è il mercato più liquido del pianeta, le valute si scambiano 24/7. Poi il cambio dell'Euro non è che ha subito grossi scossoni durante la crisi, perché i due più liquidi (USD e GBP) hanno comunque problemi simili. La vera pressione è sui bond periferici (PIIGS), perché per i bond si può differenziare tra emittenti, ma l'EURO come valuta è una sola e dietro c'è la Bundesbank - cioè il mercato crede che sopravvive anche sei i PIIGS escono.
 
La "patata bollente" dell'Eur (stimata in 80 miliardi) resta quindi alla SNB, gli acquisti di AUD e SEK sono probabilmente piccoli, ma data la dimensione di quei mercati ha comunque un effetto distorsivo.
 
 * In realtà, guardando il bollettino statistico della SNB, non c'è un aumento significativo delle banconote in circolazione. 

Gli attivi (investimenti) sono (in CHF):

Oro 53mld (+3 mld da giugno a luglio)
Investimenti in valuta estera 409mld (+152mld da fine 2011)
Altro circa 20 mld
Totale 482 mld
 
Le passività (finanziamenti):
Banconote 55mld
Depositi delle banche domestiche 276mld (+94 mld da fine 2011)
Debiti verso la Confederazione 10mld
Depositi delle banche straniere 8mld
Altri debiti 60mld (+32mld da fine 2011)
Capitale 67 mld (+14mld da fine 2011)
Altro
Totale 482 mld
 
Nel bollettino ci sono tanti dati, tanti numeri. Uno significativo è il dettaglio delle banconote in circolazione per taglio. come scritto sopra ci sono 55mld di banconote in circolazione. Vediamo:
10chf =      696
20chf =   1,552
50chf =   2,263
100chf = 9,533
200chf = 7,753
500chf =    116
1000chf= 33,201 (!)
 
Cioè il 60% delle banconote in circolazione è in comode banconote da 1,000 franchi (circa 833 euri). Ok che la vita è cara in Svizzera, ma non è che per fare la spesa o per pagare un giro al bar serve un papiro da 1000 franchi. Chissà chi le usa...
Comunque le banconote elvetiche sono bellissime, sembrano prese dal monopoli (in ordine un po' sparso che non ho voglia di riordinare):
 
 











 
 
Quelle da 500 qui sopra sono della 7 serie uscita negli anni 80, mentre sembra che negli anni 90 con la serie 8 non l'hanno più stampata. Forse si sono accorti che tirava più quella da 1000.
 

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