venerdì 27 marzo 2020

Mario, Nassim & Ray

Tre interessanti articoli di questi giorni.

Il primo è del mitico Nassim Nicholas Taleb, famoso per aver scritto Black Swan e il più recente Antifragility.

Il secondo è sul supremo Eurocrate Super Mario.

Il terzo, Ray Dalio, è meno conosciuto, ma un grande pensatore.

Breve summary perché come dicono i millennials TL:DR (per i neofiti: Too Long - Didn't Read - ringrazio il Dott. Illerit per avermi insegnato il gergo).

Nassim dice: "ocio, che anche stavolta i soldi andranno a chi meno ne ha bisogno, tipo nel 2008". Per esempio gli USA daranno soldi a Boeing (secondo me potrebbero anche nazionalizzare) e come sempre nei bail-out (salvataggi statali tipo la nostra vecchia IRI) ci sono considerazioni etiche, visto che ci sono vari conflitti d'interesse.

Qualche esimio economista - il Prof Igor - mi contestava che Taleb non propone niente - in effetti critica e probabilmente dona soluzioni solo ai clienti paganti. Tuttavia, tocca due temi importanti, il moral hazard  e dice che questo non è un evento imprevedibile, ovvero un Black Swan (visto che lui ha reso popolare il detto sarebbe da credergli).

Il Prof. si dichiara non-talebiano, mentre io sono un suo piccolo fan. Posso vantarmi di aver fatto un corso di due giorni con lui e il suo compare Willmot nel 2005 se non erro. Quindi ho avuto modo di conoscerlo dal vivo: come traspare dai suoi scritti è un personaggio molto intelligent ma anche molto arrogante e spesso offensivo. Come dice lui, ha raggiunto il livello di avere un importo di fuck-you-money per cui non deve rendere conto a nessuno. Guardate qualche suo intervento video durante la crisi del 2008 per capire. 



Mario invece ci va giù duro. Tutti noi europeisti abbiamo goduto al suo famoso Whatever it takes.

Ora dice:
1) gli Stati devono usare tutti gli strumenti, aiutare i lavoratori ma anche le aziende per limitare la disoccupazione
2) le banche devono prestare denaro
3) change of mindset: visto che siamo in un periodo senza precedenti storici negli ultimi 100 anni, il paradigma deve cambiare. Credo sia un messaggio ai paesi frugali dell'EU. 

La crisi si è propagata in un modo velocissimo, ma non è ciclica, quindi bisogna reagire velocemente e con tutti i mezzi. Come dico da un bel po', questa non è una guerra che distrugge le infrastrutture, ma una pausa del processo produttivo e del consumo.

Anche Mario menziona il moral hazard, ovvero in breve i profittatori che si approfittano delle condizioni eccezionali.

Ray. Forse pochi lo conoscono, ma anni fa ho usato il suo video sui meccanismi del credito per fare una presentazione per i miei amici comunistacci della Fabbrica.


In breve, il tipo ha fondato Bridgewater, uno dei migliori se non il migliore hedge fund al mondo. Lo trovo un fine pensatore, come menzionato in un precedente post sto leggendo il suo libro Principles, un po' autobiografia, un po' saggio sul suo modo di pensare. Un libro illuminante. Quello che lo contraddistingue è che è umile, dice quando sbaglia e cerca di imparare e questo fa parte della sua filosofia di vita e di investitore. Questo è raro per le persone di successo - Ray è un multimiliardario.

Lo seguo su LinkedIn dove pubblica una serie di articoli, come quello linkato. 

Cosa dice? Un disclaimer importante:
Remember That What I Don’t Know Is Much Greater Than What I Know

I believe that the times ahead will be radically different from the times we have experienced so far in our lifetimes, though similar to many other times in history.

In seguito fa un bel excursus su ciclo del credito e diseguaglianze con una prospettiva storica. 

L'articolo è lungo e denso, quindi mi riprometto di rileggerlo con più calma e attendo la seconda parte. Ho ancora da finire Prinicples e il suo studio sul populismo. Speravo di avere più tempo in questo periodo, ma purtroppo anche il mio donatore di lavoro richiede la mia attenzione. 

2 commenti:

  1. Sarà pigrizia o cinismo, o un mix dei due, ma alla fine in tutti questi anni di letture economiche (anni fa ero fan di Krugman, poi anche lui mi ha stufato) trovi sempre qualcuno che a turno l'ha poi beccata. Probabilmente siamo arrivati ad un punto che solo chi maneggia in numeri quantici può fare da veggente sulla dinamica del sistema....ah..la tauromachia

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  2. Sai, gli economicsti sono bravissimi a spiegare le cose DOPO che sono successe. Ora non servono tanto economisti, ma gente tipo Harari (scriverò di lui) che guardano oltre l'economia.
    Zurota

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