martedì 24 marzo 2020

Lo Zen e l'arte di infastidire il prossimo

Nonostante anni passati da white collar nell'ovattato mondo della finanza cerco di mantenere il mio spirito un pochino anarchico (detto anche in termini tecnici "rompicoglioni"). Uno dei metodi più appaganti è infastidire il capo senza passare per rompicoglione intenzionale.

Due anni fa mi è riuscito di convincere il mio capo precedente a pagarmi un master online su digital currency tenuto dall'autorevole Università di Nicosia. Nonostante che il capo fosse un tipo molto posato e molto ragioniere, la sua prima reazione è stata una risata. In effetti ero partito con "come sappiamo l'istruzione è importante e sappiamo anche che abbiamo budget apposta e pure giorni di studio. Senti capo, che ne dici di pagarmi un master su bitcoin a Nicosia e darmi 9 giorni di ferie per studiare?".

Anche se ridevo dentro, ho mantenuto la faccia seria e in un paio di settimane ho convinto il capo a sborsare, ma mi ha dato solo 3 giorni per gli esami.

Nel mentre ho cambiato capo e il nuovo è uno giovane (10 anni meno di me), americano, ex Wall Street, intelligente e molto ambizioso. Come sempre ho cercato di trovare qualcosa di creativo e durante una conferenza a Madrid l'anno scorso ho seguito una sessione su Mindfulness. Termine di marketing per dire meditazione.

Ormai la Mindfulness è in diventata molto di moda pure nel mondo della finanza (per esempio il mitico Ray Dalio ne parla sempre). Così prendo la palla al balzo e propongo di cercare un corso di meditazione. Dato che il mio capetto che non è proprio un Gandhi, ma più uno squalo bancario, mi aspettavo mi mandasse a cacare (è anche meno posato del mio precedente capo). Invece mi fa: "ottima idea, sono un fan della mindfulness!". Resto interdetto e in dubbio su chi sta coglionando chi.

Poi mi spiega che pratica la meditazione mi consiglia pure il libro "10% Happier" che ovviamente sto leggendo. Specifica che è un libro per principianti (il saccente).


Il libro in se non è male, ma non lo consiglio. Racconta la storia di un giornalista nervoso e cocainomane che dopo vari tentativi scopre che meditando potrebbe darsi una calmata. A metà libro arriva anche all'illuminazione: "cribbio, ma in fondo mindfulness è stato spiegato 2500 anni fa dal Buddismo!!!".

Visto che negli anni 90 ho letto svariati libri con "zen" nel titolo, dalla manutenzione della motocicletta al tiro con l'arco, ho già qualche nozione di base. Ma comunque onore al capo che mi ha preso in contropiede. Ora devo trovare un corso abbastanza strambo ma che rientri nella definizione di "mindfulness".


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