sabato 3 dicembre 2011

This Must Be The Place


Come scrive lì a destra -->


I may not have gone where I intended to go, but I think I have ended up where I needed to be.

- Douglas Adams


Ieri vidi il nuovo film di Sorrentino "This Must Be The Place" con un grande Sean Penn che sembra un depresso Robert Smith.



Serve dire "depresso" vicino a "Robert Smith"? No. Però ha fatto anche qualche canzoncina allegra.







Il fim mi è piaciuto - direi quattro palle su cinque se fossi un critico cinematografico. Visto che non lo sono mi astengo da commenti sulla trama, i rimandi, le citazioni ecc...


Visto che non sono un esperto delle teste parlanti non avevo colto la citazione del titolo a questa canzone:




Rifatta da vari gruppi:


 




 Già che ci siamo metto anche questa dei Talking Heads

 



Ieri gli astanti mi hanno chiesto chi è Sorrentino - visto il suo nome italiano, io dovevo saperlo. Ho detto "è un regista che ha fatto dei film, ma non mi ricordo quali, ma so di non aver visto nessuno. In compenso ho letto un suo libro". Mi guardano strano. "ma non è un regista?" mi chiedono.
"Sì, ma un'estate non aveva un cazzo da fare e si è inventato la storia di Tony Pagoda, cantante melodico napoletano amante della coca che scappa in Sud America".

Il libro è Hanno tutti ragione. Non è un capolavoro, ma lettura passabile con delle scenette simpatiche.

"Tonì, è molto semplice. Il mondo si divide in due parti, come una pesca che apri a metà. c'è una metà di nazioni che abbassa la testa e si mette a produrre: siderurgia, tessile, pizze di scarola, tutto quello che vuoi tu, insomma. In pratica parliamo di quella metà del mondo che prende mezza pesca, ne scova il seme, e ci ricava una coltivazione di mille ettari. L'altra metà cosa fa? Prende la mezza pesca e se la mangia. L'altra metà non fa un cazzo dalla mattina alla sera. L'Italia rientra maestosamente in questa seconda categoria. (...) E cosa fanno durante tutte queste situazioni? Chiacchierano. Sono condannati a chiacchierare. Non sanno fare altro. Comincaino col più e col meno e si annoiano. Poi parlano della figa, ma anche questo argomento giunge dopo poco a conclusione. (...) e allora cosa si inventano? Si mettono a complottare. Decidono di fare il culo una volta a uno una volar a un altro e, così facendo, finalmente, occupano la giornata e possono coricarsi sereni. Hai capito adesso? Come nascono i tanti misteri italiani? Nascono perché noi non ci abbiamo un cazzo da fare."

Ora vado a procacciarmi del cibo alla Coop.

Schöne Wochenende!








Nessun commento:

Posta un commento