giovedì 13 gennaio 2011

La lavatrice e lo zimbello

La lavatrice è in cantina e lo zimbello sono io.

Come ho già scritto in precedenti post, in Isvizzera solo i ricchi hanno la lavatrice in casa. Il popolo ha la lavatrice comune nella cantina.

Il padrone mi ha spiegato velocemente, hai la chiavetta per il consumo, la devi caricare dalla vicina, questa (indicando la lavatrice a destra snobbando le due a sinistra) è la migliore. Così almeno sosteneva sua moglie in contumacia.

Ovviamente ci sono i turni. Mi dice mostrandomi il foglio attaccato alla porta. Io dico, allora posso fare la lavatrice il giovedì (sfoggiando la mia erudita conoscenza del tedesco che mi permette di tradurre nella mia lingua i giorni della settimana). Lui fa sì. Anzi, no, vedi quello che c'è scritto sotto la tabella in piccolo? Scrive che il turno inizia alle 18 del giorno prima. Ah. Secondo mi i scrivi ste robe per insempiar la gente.

Quindi lunedì inizio a prepararmi per la mia prima sessione di lavaggio. Tornando dal lavoro prendo la chiavetta e vado dalla vicina. Una simpatica vecchina. Manco provo a chiederle se parla inglese, francese o sanscrito. Le mostro la chiave, le sventolo i venti franchi e le dico Ich wochne in Prof Wohnung. Lei ripete il nome e poi, mentre io la guardo interrogativo aspettando che con qualche magia ricarichi la chiave seduta stante lì sul pianerottolo, con dei gesti teutonici mi spiega che mi metterà la chiave in una busta e che la troverò l'indomani nella cassetta della posta. Great.

Bene. Martedì arriva la chiavetta. Ed io preparo gli indumenti non lindi. Ci sono ben 3 lavatrici, penso soddisfatto e già pregusto le centrifughe e i risciacqui.

Finalmente arriva l'atteso giorno, mercoledì, ore 18.

Prendo mutande eccetera, detersivo, chiavetta.

Carico la lavatrice - quella buona a destra con il carico dall'alto - di mutande e magliette.

Vedo il contatore e come mi ha mostrato il tipo appoggio la chiavetta. Qualcosa si illumina, mostra che ho 37 franchi di saldo (la vecchina non mi ha derubato, ben per lei), vedo lucette sulla lavatrice. Seleziono un programma più o meno a caso (anche i programmi della lavatrice come quelli della tivu sono in tedesco), c'era un 60 gradi. Sembra pronto, ma si spegne tutto. Orca. Riposiziono la chiave. Ho sempre 37 franchi. Bene. Lucette sulla lavatrice. Bene. Parti? Non parte, si spegne.

Hmmm... pensa il MacGyver che è in me.
Provo l'altro contatore. Si accende. 37 franchi.
Carico l'altra lavatrice, quella all'estrema sinistra.
C'è una flebile lucetta. Non parte. Dopo un po' si spegne.
Apro l'oblò. Non si apre, la maniglia è un po' rotta.
Bestemmio.
Ribestemmio.

Tiro forte, quasi mi spacco le dita e si apre. Il detersivo si rovescia sulle camicie e per terra.

Bestemmio a voce alta.

Torno al contatore. È spento.

Ora faccio l'unica cosa logica che anche MacGyver farebbe: faccio cose a caso. Strofino la chiavetta sotto l'ascella, mi gratto le chiappe con fare pensoso, riposiziono la chiavetta, guardo se in qualche modo sta riesco a farla stare lì, ma cade, dietro la lavatrice. Bestemmio e mi slogo quasi qualche ignoto muscolo lombare per recuperarla. Poi provo a toccare ripetutamente il contatore, a tenere premuta la chiavetta... e TOMBOLA. Vedo che compare 2 sulla riga sopra e 35 su quella sotto.
Riprovo l'operazione, iniziando dalla strofinata d'ascella. Diventa 3, poi 4 e via via fino a 9. E qui mi fermo a ponderare.

Ok, le luci sono accese, casco in testa ben allacciato e prudenza, sempre.

Ri-programmo velocemente la macchina - manco fosse un computer della nasa - e, miracolo, parte.

Guardo orgoglioso la mia creatura e mi sento un po' meno zimbello.

Ma poi voglio strafare e provo a fare lo stesso scherzo con l'altro contatore. Nisba, lui non mi vuole bene.

Pazienza, torno in casa.

Dopo un'ora scendo.

Finito. Scarico, metto ad asciugare non nell'asciugatrice, perché controllata dal contatore ostile, ma sui fili e apro una specie di ventilatore (il padrone ha detto che asciuga tutta in un attimo - sì, la mia minchia, e scusate il francesismo).

Ricontrollo il contatore e ci sono ancora 7 chf. Carico lavatrice con le camicie. Programmo, 40 gradi senza centrifuga. Non va. Controllando il contatore ho scaricato i 7 franchi. Ricarico fino a 9 - prima con 9 funzionava.

Parte. Mezz'ora, dice il display. Risalgo.

Passati 40 minuti scendo.

Tutto spento. Bene. Apro l'oblò. Non bene, camicie zuppe e lavatrice piena d'acqua. Cosa farebbe MacGyver? Chiudo tutto e faccio finta di non averlo aperto.

Rimetto la chiavetta. Ancora 6 chf. sul display della lavatrice mancano ancora 11 minuti. Perché? Boh, non mi pongo più domande. Riparte. Risalgo. Riscendo. Finito.

Controllo la biancheria stesa: bagnata come prima. Ok.
Ricarico la lavatrice. Oramai è uno scherzo; sfrego la chiavetta sotto l'ascella e via con la procedura.

Ora però ho tutti i panni bagnati. 6 camicie e 5 chili di mutande e magliette. Domani alle 18 è il turno del vicino. Porto tutto in casa. Non c'è posto adeguato, quindi metto a stendere la camicie in bagno, due le stiro così si asciugano e le mutande le distribuisco in giro per la casa, un po' sulle sedie, un po' sul divano, sulla lampada ecc.. peccato che non ho termosifoni - il riscaldamento avviene tramite qualche altro mezzo su cui non ho ancora indagato.

Per essere stato il primo lavaggio è  andata bene, no?

4 commenti:

  1. Mutande bianche e oggi addirittura asciutte!
    la potenza del Tempo!

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  2. Bel lavor! mutande candide a soli 20€!! forse ti conviene fare il ricco e trafugare una bella lavatrice dal Lichtenstein. Uua Candy o Uirrrlpul tutta per te. oppure, molto ma molto sborone, le mutande non le lavi più. le compri!
    bon uikkendo!

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  3. Samo, non ci siamo coi tassi di cambio, go caricado 20 franchi (circa 15.63 euro), ma ne go consumadi me par 4 per i lavaggi.

    lavatrice: go una bellissima lavatrice ceca, ma ancora in deposito... al prossimo trasloco forse rivo metterla in bagno, vederemo.

    dober petekzadetek!

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  4. Scusa, dal racconto go capì che te ga consumà 30 chf, che www.xe.com ga tradotto in 20 euri. mi nn so più proselite del petekzadetek, gavendo de lavorar il sabato. fazzo ormai parte del gruppo sobotagrozOta.

    dober teden

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