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martedì 23 marzo 2021

Bolle

 Viviamo indubbiamente in tempi interessanti.

Durante al rassegna stanca mattutina tra facebook e twitter mi sono imbattuto in questo grafico dei simpatici amici di Goldman Sachs. 

Hanno messo assieme le più grandi bolle speculative degli ultimi secoli dai soliti tulipani fino all'odierna bolla di bitcoin.

La nota a piè di pagina che hanno omesso: mancano le bolle di bitcoin del 2013 e del 2017.


Un'osservazione sulle banche: al momento stanno tra il FUD (Fear Uncertainty Doubt) e FOMO (Fear Of Missing Out). Conclusione: manco loro capiscono che cazzo succede.

Esempio: prima e dopo, ovvero cosa dicevano qualche anno fa e cosa suggeriscono oggi ai clienti. 



Esiste un sito molto utile che si chiama Violation Tracker e registra le multe comminate alle varie aziende. Per esempio questo è il track record di Goldman Sachs.

Il dogma bancario: le banche non sono istituti di beneficenza. Sono bravissime a guadagnare, ma non a farti guadagnare. E guadagnano tantissimo. Puoi ogni tot anni ti capita una crisi tipo 2008 e devono chiedere aiuto ai contribuenti, perché purtroppo i guadagni degli anni passati sono già stati spesi in bonus, champagne e battone. Capita.


martedì 16 marzo 2021

La pandemia monetaria

Temi della giornata:

- piani vaccinali

- pandemia

- politica

- politica monetaria


Citazioni della giornata:

Esprimo quello che ho sempre pensato, che ci sia ben poco merito nella virtù e ben poca colpa nell'errore
- Fabrizio De André

Non ho nessuna verità assoluta in cui credere, che non ho nessuna certezza in tasca e quindi non la posso neanche regalare a nessuno e va già molto bene se riesco a regalarvi qualche emozione 
- Fabrizio De André

Vi ricordo anche il disclaimer storico di Zurota: Attenzione, questo blog potrebbe contenere volgarità, offese gratuite e stupidità. Si raccomanda la lettura ad un pubblico consenziente.


Quindi se il post qui sotto vi offende per il tema trattato - e sono sicuro che offenderà qualcuno visto che la gente è sempre più permalosa -  gentilmente: non rompetemi i coglioni. Questo bloggo è mio e lo gestisco io. Chi lo legge vede chiaramente il disclaimer sopra.  

Vista la moda del momento, aggiungiamo questo

"Investing in digital assets poses gargantuan risks & may not be suitable for every investor. This isn't financial advice. Please do your own research."

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Premetto che ho tante opinioni, ma non sempre coerenti. Premetto anche che di medicina, virus, malattie, cure e vaccini non capisco nulla. Non sono statistico ma almeno un po' di numerini li ho macinati per dovere professionale.

Premetto che da un po' mi preoccupa (intellettualmente) molto di più la politica monetaria della pandemia - che ormai va avanti da un anno e ha perso un po' il fascino della novità, mentre la politica monetaria non smette di affascinarmi. Però ogni tanto qualche post pandemico su FB mi istiga commenti maligni e la notizia di ieri era il blocco della campagna di vaccinazione per colpa di alcuni presunti effetti collaterali* dei vaccini. Ho condiviso qualche post e le discussioni sono state "interessanti", ma su FB non si discute, si sbraita, perciò uso il mio pezzo personale di internet per diffondere il mio Verbo.

Tornando alla questione del blocco dei vaccini ci sono due schieramenti che dicono:

1) Bene, perché il principio di precauzione è importante.

2) Male, perché statisticamente il numero di effetti collaterali è poco significativo - almeno in base ai dati attuali.

A pelle la mia opinione tende alla seconda e quindi sono tendenzialmente contrario al blocco. Da professionista del rischio (suona figo, vero?) la prudenza è assolutamente necessaria, ma va anche calcolata valutando costi e benefici. Come per il lockdown: si poteva evitare? Non credo, perché le funzioni esponenziali hanno questa brutta caratteristica di essere esponenziali (già scritto in un post precedente)

Quindi? Le autorità devono valutare gli effetti sulla società, gli individui possono decidere se vaccinarsi o meno valutando i costi e benefici in base alle informazioni disponibili, competenze tecniche, visione del mondo, umidità, oroscopo della giornata...

Una cosa mi è molto chiara: la mortalità degli ultimi 12 mesi è molto superiore alla media e in termini statistici è molto vicina alla mortalità che si vede in guerra - almeno in Italia visto che ho guardato velocemente i dati ISTAT, ma nei paesi occidentali sembra la stessa storia, magari con tempistiche diverse: chi ha sfangato la prima ondata ha preso di brutto la seconda. La cosa grave è che la mortalità è stata elevatissima nonostante le precauzioni. Senza lockdown si torna all'esponenziale. Qualcuno non è d'accordo, ma non abbiamo la prova contraria, solo teorie. 

Comunque basta avere poche basi di statistica e analisi dei dati per essere d'accordo che la mortalità non è normale - e dico normale in senso statistico (curva a campana di Gauss). Poi uno può interpretarlo dicendo che è colpa della pandemia in corso (come la penso io) e altri  diranno che l'eccessiva mortalità è dovuta al lockdown e suoi effetti collaterali (io penso di no). Ma ognuno ha la sua Verità in tasca, no?

Ora ci sono i vaccini

La singola persona deve valutare i pro e i contro. 

Rischio di vaccinarsi:

1) avere effetti negativi del vaccino

2) prendere comunque il covid, nonostante il vaccino

3) essere investiti da un mezzo di trasporto anti-vax


Bisogna valutare i tre rischi pesando probabilità e gravità dei danni - molto difficile anche per specialisti, quindi spesso è una scelta non scientifica ma a sentimento.

Rischio di non vaccinarsi:

1) rischiare di prendere il covid e relativi effetti collaterali*

Dato che viviamo in una società sarebbe anche opportuno valutare gli effetti secondari: non mi vaccino, becco il Covid e infetto il nonno che tira le cuoia. O infetto qualche sconosciuto a cui ho starnutito in faccia. 


Quindi personalmente capisco i timori di iniettarsi qualcosa che non si capisce. Io mi faccio il vaccino anti-influenzale da 5 anni, pur senza avere problemi di salute e senza capire cosa cazzo ci mettono dentro. Lo faccio perché sono maschio e quindi ho una tolleranza al dolore molto bassa. L'ultimo anno senza vaccino sono stato a casa 2 giorni con starnuti, naso che colava, febbre a 37.7 e fastidio. Grazie al vaccino (o anche al caso...chissà, non ho mica accesso all'universo parallelo in cui Zurota è no-vax) non ho beccato niente negli ultimi anni. Manco il covid ho beccato, quindi il flu shot funziona! Dimostra il contrario, caro no-vax!

Questo per dire che ho una opinione positiva dei vaccini per convinzione ed esperienza personale. Ovviamente ognuno ha la sua storia, le sue paure e modelli mentali. Il mondo è bello perché è vario. Sono conscio di essere positivamente prevenuto sui vaccini, quindi molto probabilmente anche gli articoli che leggo riflettono il mio bias - sapete no che i soscial midia ci ingozzano della merda che ci piace? 


Guardando da un punto di vista più ampio, come fanno gli economisti, le cose sono molto semplici, quasi banali: vaccina tutto quello che trovi. Ora, subito, più veloce che puoi. Fai anche vaccini multipli, meglio abbondare.

Ci sono effetti collaterali? Boh, i dati sembrano buoni, finora dove si è vaccinato tanto (Israele, UK, USA) non si sono visti casini particolari, ma un netto calo della mortalità dei vaccinati. Quali sono gli effetti collaterali delle misure preventive? Pessimi. Conclusione: vaccina, vaccina, vaccina. 

Ci sono soluzioni intermedie? Sembra di no: dopo le riaperture le cose vanno a meretrici perché la gente è stufa ed esce, vede gente, abbraccia la nonna, starnutisce in muso al cane. E la gente si infetta e muore e quindi dopo un po' si richiude tutto. Rifacendo il giochino del lockdown questo funzionerà sempre meno - la gente rispetterà sempre meno le regole e non appena si riapre farà festa bevendosi il Nilo e finendo con ammucchiate, sapendo che tra poco si richiude. Carpe Diem, Covid Ciapp.

Quindi la mente semplice dell'economista considera queste possibilità e il vaccino è la soluzione ottimale. Sarebbe carino avere una cura, ma al momento non sembra ci sia la pillola del giorno dopo per il covid. C`è il vaccino che è l'equivalente del goldone/pillola. 

Questa è la situazione semplificando molto. Ergo sono pro-vax come soluzione comunitaria. Se domani il vaccino fosse disponibile per me chiederei consiglio al mio dottore. Mi fido di lui perché ha studiato medicina e non economia. Quindi ascoltate il vostro medico per consigli medici, leggete Zurota per le cazzate e le emozioni.

Parlando di cazzate ed emozioni, dicevo che mi preoccupa la politica monetaria. Perché? Per via del realistico video qui sotto.


Qui la versione seria che illustra l'ammontare di soldi in giro. Notate il picco stile esponenziale à la Covid? Ecco. Sembra un'epidemia o quantomeno una malattia grave.


Tanti soldi in giro dovrebbero far aumentare i prezzi, ma per ora solo i prezzi degli asset finanziari, cryptomonete, arte digitale. Gli americani questa volta danno soldi al popolo e non alle banche, però i millennials e la generazione Robinhood preferisce giocare in borsa invece di spendere. 



Questo è un esperimento abbastanza inedito, ma non troppo (a Weimar si stampava tanto, per dire). Le conseguenze le vedremo: il mitico Ray Dalio sta parlando dei rischi da un bel po'. 

Potrebbero esserci due scenari: quello che dice Dalio, ovvero crisi del debito, inflazione, disastri, disperazione, guerre.

Il scenario positivo: il progresso tecnologico continua e anzi accelera, la produttività aumenta, l'ossessione per l'automazione elimina il rischio umano (tipo lockdown che impedisce agli umani di produrre), lavorare diventa meno necessario, ma serve redistribuzione della ricchezza (tipo reddito universale) e figa per tutti.

Lo saprà chi sopravviverà al Covid, alle mascherine, al vaccino e agli autobus assassini.


____________________________

* morti.



lunedì 8 febbraio 2021

"In retrospect, it was inevitable"

Il fantastico mondo delle cryptomonete non è mai fermo.



Piccola storiella:

Come ho scritto nel post di ieri, gli investitori istituzionali hanno iniziato ad investire seriamente in bitcoin ad Agosto, quando MicroStrategy ha reso pubblica la sua strategia di ridurre l'esposizione verso il dollaro destinato, secondo le loro analisi, a svalutarsi. Il CEO a dicembre ha stuzzicato Elon Musk su Twitter.



E come promesso ha spiegato al diligente Elon come fare. 

Il 29 gennaio Elon cambia la sua bio su Twitter e scrive solo "bitcoin", il burlone. E bitcoin quel giorno è salito del 17%.


Poi si è messo a pompare Dogecoin, ma quella è un'altra lunga storia. 

Oggi viene fuori che, come suggerito da Saylor, Tesla ha comprato $1.5 miliardi di bitcoin. 


Sappiamo tutti che Elon è un genio, ma anche un po' pazzerello. Ma tanta gente lo segue come un messia.


Quindi ora qualsiasi cojone di CIO, tesoriere, asset manager può andare dal capo di turno "Uè, l'ha comprato pure Musk che siamo gli ultimi scemi?". Poi ovviamente il burlone Musk un giorno uscirà "ho scherzato, venduto tutto".

Intanto uno decide se seguire i consigli d'investimento del luminare di Economia Michele Boldrin (vedi post di ieri) o quelli di Elon Musk, che ha solo fatto PayPal, Tesla, SpaceX e un paio di altri progettini. 

Ovviamente gli stronzi di internet ne approfittano per sfottere un pochino il professorone. Considerato come tratta gli utenti che fanno domande che a lui non piacciono, sono sicuro che la prenderà con sportività (bannando a manetta).



Ripeto "Investing in digital assets poses gargantuan risks & may not be suitable for every investor. This isn't financial advice. Please do your own research."

PS: Ricordatevi che tra poco si parla di foibe!

domenica 7 febbraio 2021

Ok boomer.

In questi giorni riflettevo sul fatto che sui social seguo solo economisti italiani abbastanza liberisti, tipo Phastidio (AKA Mario Seminerio), Tommaso Monacelli, Costantino di Blasi, Thomas Manfredi, Emilio Rossi, Alberto Forchielli. Stranamente non seguo economisti comunisti - forse non sono molto presenti sui social e usano più volentieri il fax. 

Ammiro la loro competenza, ma hanno spesso un carattere un po' spigoloso o phastidioso (escluso Emilio che è sempre gentilissimo). Per esempio odiano profondamente la Modern Monetary Theory e qualche settimana fa ho fatto qualche commento sul tema ma diciamo che non sono stato accolto con affetto. Ma non mi metto a discutere troppo perché sono accademici e quindi più competenti sui temi tecnici e sono anche bravi nell'arte del dibattito.



Il maschio alfa del gruppo di maschi alfa è probabilmente il professore Michele Boldrin, quello che aveva fondato con Oscar Giannino il movimento Fermare il Declino, che purtroppo è naufragato velocemente. Boldrin da giovane è stato anche in vari movimenti comunisti, quindi ha una variegata esperienza politica. 

Qualche giorno fa Boldrin ha pubblicato un video sui social media su Bitcoin. Il video dura due ore e passa ed oggi ho ascoltato i primi 40 minuti. Tempo fa aveva fatto anche una chiacchierata con Forchielli, era a fine 2017. Ve lo ricordate? All'epoca bitcoin era sulla bocca di tutti perché aveva raggiunto in poco tempo l'incredibile valore di quasi $20,000 e tutti parlavano di bolla speculativa e di come bitcoin sia destinato a sparire. In effetti il prezzo è sceso fino a $3,000 un anno dopo. Sono sicuro che godevano come ricci guardando il grafico.

Fast forward siamo a Febbraio 2021 ed il prezzo si aggira attorno tra i$30,000 e $40,000. Ah, I love the market forces! Come direbbero i liberisti: il mercato ha sempre ragione.




Tornando a Boldrin, come descrizione del video ha scritto "Un boomer vi spiega perche' cominciate ad essere dei pinocchi sciocchi e saccenti. E perche' si vede." e da qui il titolo del post, non voglio mica offendere!

Nei primi 40 minuti, oltre a trasmettere il suo odio viscerale per bitcoin e per i commenti stupidi, ha detto alcune inesattezze che mi sento in dovere di rettificare - se poi Boldrin leggerà questo post probabilmente reagirà con la consueta ferocia, ma sto leggendo un libro sullo stoicismo quindi sono pronto a replicare agli insulti con l'ironia o il silenzio. Certe cose poco importanti non devono turbare la tranquillità.

Vediamo.

Per cosa chiama ripetutamente l'inventore di Bitcoin "Nakamura" invece di Nakamoto: o non si è preso la briga di usare google o lui sa cose che i bitconers non sanno.

Usa il termine "distributed ladder", ma presumo si riferisse a "distributed ledger technology" che è il termine formalmente corretto per blockchain.  

Parla di Tether dicendo che è un money market fund e dimostra di non capire cosa sia un stablecoin. In poche parole, gli stablecoins vengono usati come ponte tra il mondo reale e quello digitale. L'emittente degli stablecoin compra un ammontare di dollari esattamente uguale ai dollari digitali emessi (Tether è il dollaro digitale), per cui il suo valore è sempre attorno a $1. Tether è molto opaco quindi ci sono state anche recentemente varie teorie complottistiche facilmente smontate - vedere questo articolo. Tether non è un money market fund, perché anche se viene usato per parcheggiare liquidità come i MMF, viene principalmente usato per fare trading sugli exchange crypto.

Parlando di blockchain e il potenziale settlement di asset finanziari è molto scettico. Attualmente il settlement della negoziazione titoli è rimasto agli anni 70. Quando compro un'azione in pratica dico al broker che ho l'intenzione di comprarla. In quel momento mi blocca i soldi sul conto, ma la transazione vera e propria succede 2 o 3 giorni valuta (giorni lavorativi) dopo. Cioè se compro lunedì ricevo le azioni mercoledì. Recentemente questo aspetto tecnico era sui giornali per colpa della storia GameStop/Reddit/Robinhood. Secondo me in questo settore la tecnologia blockchain verrà utilizzata nonostante la difficoltà di cambiare uno standard: per esempio in Svizzera la regolamentazione è molto avanzata e ci sono già due crypto-banche con licenza e una ha emesso azioni tokenizzate - non so se si usa in italiano, ma in pratica le azioni sono rappresentate digitalmente. Quindi le cose si muovono e la caratteristica principale dell'innovazione è che inizia piano, ma quando parte è veloce.

Poi dice che bitcoin non è una moneta e su questo ha ragione: una moneta ha la caratteristica di essere unità di conto (si usa per definire il prezzo delle merci), mezzo di scambio (si usa per pagare) o per preservare il valore (metti i soldi sotto il materasso).

Le monete vere tipo dollaro, euro e yen sono chiamate "fiat currency" perché vengono create dal nulla - cosa ironica visto che la principale critica a bitcoin è che non ha valore intrinseco. Dare valore alle monete è un atto di fiducia, così come dare valore all'oro. Tutti pensano che l'euro o l'oro abbiano valore, quindi hanno valore. È un ragionamento circolare, ma funziona così - Harari lo racconta bene. Pari pari per bitcoin: se il mercato crede che vale $35,000 li vale. 

Il problema è che le monete fiat non sono una figata nel preservare valore come si vede qui:


Fonte: https://www.usinflationcalculator.com/

Per il resto funzionano benissimo come unità di conto e mezzo di pagamento. Bitcoin non eccelle in nessuna di queste, ma uno dei selling points è che potrebbe sostituire l'oro - l'oro è pessimo come unità di misura e mezzo di pagamento, ma viene usato come protezione contro l'inflazione e tensioni geopolitiche (bene rifugio). 

Altro punto, sempre usato: bitcoin si usa per crimini dato che è anonimo. Non è vero, bitcoin è "psuedonimo": ogni transazione viene registrata ed è pubblica - blockchain è un database alla fine. Gli indirizzi sono una sfilga di numeri e lettere, non hanno il nome del proprietario, però gli indirizzi possono essere ricondotti al proprietario, perché ormai tutti gli exchange hanno un minimo di regole e quindi per avere soldi veri bisogna mandarli ad un exchange e a quel punto il proprietario è identificabile. Sapete cosa è anonimo e viene usato dai criminali? Le banconote. Le banconote non hanno scritto sopra il proprietario. 

Queste sono le banconote emesse dalla banca centrale svizzera in circolazione. Notate che le banconote da 1000 franchi rappresentano oltre la metà del valore in circolazione? Ma nella vita reale in 10 anni l'ho vista una volta. Quindi? Yes, store of value, ma non mezzo di pagamento. Sembra che circa il 70% delle banconote da 1000 sono usate così, però resta un mezzo molto utile per transazione criminali, come le banconote da 500 euro che non verranno più stampate proprio perché usate troppo dai criminali.


Poi ci sono le solite critiche: bitcoin è una bolla speculativa e uno schema Ponzi. Dire che è Ponzi secondo me non ha molto senso. Lo schema funziona tramite un promotore che vende un investimento, promette un ritorno enorme e ripaga i primi investitori coi soldi raccolti dai nuovi. Quando i nuovi smettono di cascarci cade tutto. Bitcoin non ha un promotore, è per definizione decentralizzato e non controllato. I veri hodler non hanno venduto molto durante il picco del 2017 e quello attuale, continuano a detenerli. Ovviamente come per tutti gli investimenti finanziari la speranza è che il valore andrà sù e non giù (potete darmi il Nobel per questa arguta osservazione). Lo schema Ponzi è illegale, mentre bitcoin è perfettamente legale e viene scambiato sulle varie borse digitali ogni giorno (incluso sabato e domenica con il settlement quasi immediato, non a 2 giorni valuta). Al momento i bitcoin in circolazione valgono $706 miliardi e il volume odierno di scambi è sui $70 miliardi - quindi è un asset eccezionalmente liquido.

Le bolle speculative invece si chiamano bolle perché scoppiano. Le bolle bitcoin sono scoppiate varie volte, bitcoin è stato dichiarato morto 397 volte... ovviamente non escludo che la bolla scoppi definitivamente e che il valore vada a zero. Come tutti gli investimenti. Inclusi i titoli governativi risk-free - risk is my profession - e può sempre succedere un evento di tipo Black Swan (questo lo messo solo perché Boldrin considera Taleb un ciarlatano). 

A un certo punto dice "Se un concetto non l'hai capito stai zitto". Ok boomer :) 

Onestamente non mi considero un esperto di crypto, ma mi informo da inizio 2017 e - non per vantarmi (o si?) - c'ho pure un master in digital currency. Devo anche dire che all'inizio pensavo anche io che bitcoin fosse una cazzata da nerd e spacciatori digitali, ma poi appunto mi sono informato. 

A parte tutte le questioni riportate sopra bisogna anche capire perché è nato Bitcoin. Qui alcuni spunti veloci:

- Bitcoin non ha un'autorità centrale, ma è decentralizzato

- ha un inflazione programmata fino al 2140 quando verrà "stampato" l'ultimo bitcoin.

- l'inventore Nakamoto (e non Nakamura) ha messo assieme varie innovazioni per decentralizzare e rendere sicure le transazioni tramite il Proof-of-Work - quello che fa consumare molta energia, ma questo è il prezzo della sicurezza del sistema

- Bitcoin è nato come risposta alla crisi finanziaria del 2008 e come critica al sistema finanziario e come vera e propria alternativa: con Bitcoin puoi avere la tua banca svizzera in tasca, senza dover utilizzare intermediari. Il sistema finanziario attuale è, stranamente, basato sulla fiducia (trust), mentre Bitcoin è trustless: tu non devi aver fiducia e neanche conoscere la controparte della transazione. Il sistema bancario si basa sulla fiducia: se tutti decidono di ritirare i soldi dalle banche il sistema è fottuto - ricerca su google "riserva frazionaria" e capirai. 

- Bitcoin è nato da un forum di cypherpunks: nerd che amano la privacy e la libertà.

- Sviluppi recenti: ad agosto dell'anno scorso la società MicroStrategy (quotata alla borsa di NY) ha dichiarato di aver iniziato a comprare bitcoin come operazione di tesoreria, cioè ha scambiato dollari per bitcoin  come protezione contro la svalutazione del dollaro. Al momento ne possiede l'equivalente di $2.7 miliardi (sì, miliardi, non milioni). Poi si sono aggiunti altri - qui la lista. Recentemente anche il più grande gestore mondiale, BlackRock, ha deciso di inserire bitcoin tra gli investimenti approvati per due fondi. Quindi a differenza del 2017 ora c'è la fila di investitori istituzionali che vogliono entrare. Se ne parlava già nel 2017, ma solo dopo 3 anni si sono visiti i primi passi. Quindi? Gli investitori istituzionali hanno la tendenza a fare la stessa cosa: tipo nel 206-2007 tutti compravano mortgage backed securities, anche quando molti dicevano che è rischioso. Però se lo fa Citibank lo deve fare Morgan Stanley... eccetara. Perché è molto semplice: se l'asset va su e tu sei l'unico pirla che non ha investito ti licenziano. Quindi meglio andare col gregge. E il gregge ha appena iniziato a muoversi. 

 ...e potrei andare avanti per ore. 

L'importante è capire che il rischio è alto e bitcoin può anche andare a zero - p.es. si parla dei computer quantistici che potrebbero rendere obsoleto l'algoritmo. O potrebbe nascere un'altra cryptovaluta più figa.

Il concetto è che Bitcoin è un'invenzione geniale e si basa su una filosofia che condivido in pieno. 

Tanti mi chiedono se vale la pena comprarlo e non fornisco consigli finanziari: io lo faccio ma sono conscio del rischio e posso permettermi di perdere tutto quello che ho investito senza subire danni particolari (molto fastidio sì, ma non è che mi sono indebitato per comprarlo). Ma io ho anche una propensione al rischio elevata, quindi ognuno deve considerarlo in base al proprio reddito, patrimonio, obbligazioni, debiti, profilo di rischio ecc...Come dice sempre un mio contatto su LinkedIn: "Investing in digital assets poses gargantuan risks & may not be suitable for every investor. This isn't financial advice. Please do your own research."


PS: Se volete cominciare qui il link ad un exchange svizzero: Referral


venerdì 29 gennaio 2021

Trading

In questi giorni si parla molto, pure troppo, e spesso a sproposito di trading & libertà - viviamo in un periodo storico dove le certezze non ci sono più, le ideologie sono tra il vacuo e l'inesistente, ma le stronzate megagalattiche sono frequenti. 

Cioè, quanti di voi che si ricordano i fantastici tempi dell'edonismo Reaganiano potevano prevedere la surreale invasione di Washington del 6 gennaio? Dai, manco Amici miei... Sarà ricordata come l'era dei meme e delle puttanate. Son quelle cose che ti fan credere che in effetti viviamo in una simulazione, anzi secondo me viviamo in un videogioco giocato da adolescenti strafatti di canne ed LSD. Non ci sono altre spiegazioni. Penso che scriverò un articolo scientifico sul tema, sperando di non rovinare il gioco. 

Comunque.

Si parlava di trading. 

Che succede? La stampa parla di Davide contro Golia, Reddit vs Hedge Funds ecc.. 

Parole chiave:

Hedge Fund: investitori istituzionali che investono con tutti gli strumenti immaginabili, incluso il "naked short selling". Cioè vendere azioni che non si possiedono. Come? Prendi a prestito azioni e le vendi. Poi le devi ricomprare e restituire pagando interessi per il prestito. Problema: il guadagno è limitato: differenza tra il prezzo di vendita e zero (valore minimo dell'azione). La perdita però è illimitata: il prezzo può salire quanto vuole. 

Robinhood: un'app per fare trading senza commissioni. È il Facebook delle banche: è gratis ma poi usa i clienti per fare soldi - p.es. vende il flusso di trading ad investitori istituzionali (spesso hedge fund). È un'azienda privata ma tra gli azionisti ci sono dei hedge fund.

Reddit: forum dove la gente si scambia anche consigli finanziari.

GameStop: azienda che era decotta e col Covid era destinata a morire. Alcuni dati: fatturato 2018 era 9.2 miliardi. Nel 2020 sceso a 6.5. Previsto 2021 5.3 miliardi.

Utile? Nel 2018 500 milioni ma 2020 praticamente zero. 

Il valore contabile delle azioni è $5 ma oggi quota intorno $300. Il prezzo per azione è 4 volte il fatturato. Questi sono numeri che manco la bolla del Nasdaq del 1999. Sono numeri che fanno rabbrividire qualsiasi ragioniere. 



Riassunto degli eventi: i hedge fund fanno il loro lavoro e cercano di aiutare il fallimento di un'azienda per fare soldi (alla fine sono gli avvoltoi della finanza, ma anche gli avvoltoi hanno un ruolo nell'ecosistema).

Un tipo su Reddit guarda quali sono le aziende più shortate (vendute allo scoperto) e oltre a GameStop ci sono BlackBerry, Nokia, AMC (società che gestisce cinema). Cioè società che manco sapevate fossero ancor in vita e quotate.

In particolare i shortisti hanno venduto il 140% delle azioni di GameStop, cioè più di quelle emesse. Quindi scatta il piano dei Davide di Reddit: comprare le azioni per farle salire così i hedge fund perdono un sacco di soldi quando devono ricomprare le azioni per restituirle ai prestatori. 

I cazzoni (in modo simpatico) di Reddit riescono a far alzare il prezzo da 4 a 400. I hedge fund si fanno male, molto male. Devono chiedere soldi agli amici per sopravvivere. 

Si lamentano coi regulators, cosa che fa molto ridere, visto che sono proprio quelli che si oppongono alle regole e parlano di free market. 

Si lamentano con Robinhood e questo blocca gli acquisti di Gamestop e altri per un giorno.

I piccoli speculatori si incazzano come bisce. 

Nel mentre scatta anche l'acquisto di Dogecoin, una valuta digitale nata per scherzo ma che continua ad esistere (googlate la storia, merita). Il prezzo va da 0.007 a 0.07, cioè 10 volte tanto. 


Ieri Elon Musk ha messo la parola "bitcoin" sul suo profilo Twitter. Nel giro di qualche minuto il prezzo va su da 32,000 a 38,000.

Musk ha anche pompato GameStop perché notoriamente odia gli shortisti - negli ultimi anni tantissimi hanno scommesso contro Tesla e han perso tantissimi soldi. Ma tanti tanti. 

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Conclusioni secondo Zurota:

- vedere i hedge fund perdere milionate e lamentarsi che il cattivo parco buoi gli ha fatto la bua mi fa godere come un riccio.

- vedere i hedge fund chiedere più regole è sublime.

- prevedere i mercati è complicato, ma avere posizioni che possono portare a perdite illimitate è molto pericoloso. Morale: bisogna avere un buon risk manager.

- ad aver tempo si possono fare anche molti soldi con queste bizzarrie, ma bisogna avere molto tempo, molti soldi e poca avversione al rischio. 

Come diceva il vecchio Keynes:  “Markets can stay irrational longer than you can stay solvent.”

Alcuni hedge fund l'hanno capito molte bene questa settimana. 

- l'industria dei meme continuerà a produrre a ritmo incessante.

Cosa succederà: molti del parco buoi (Redditors/Robinhooders) si faranno male e perderanno molti soldi. Tipo il 2017 con le initial coin offering. Qualcuno farà soldi, ma in media no. Nel mondo crypto sono famosi gli schemi "pump&dump": sui vari canali e social media si inizia a comprare e poi pompare un titolo/coin. Visto che di norma ce ne sono pochi in circolazione il prezzo sale velocemente. Il promotore vende. Il prezzo inizia a scendere. Il parco buoi finisce inculato. Tipo i penny stock del film Wolf of Wall Street. Nulla di nuovo, prima era il telefono ora Reddit. 

Prima o poi la razionalità tornerà e le azioni di GameStop torneranno tra 0 e 10 dollari. Predire quando è impossibile. Ovviamente potrebbe anche sopravvivere, ma deve cambiare business model. 

Quindi? 

Boh, io vado a preparare la raclette e vi lascio il video di una delle mie band preferite live in Glastonbury 2007.




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Edit: Damodaran ha pubblicato un post sul tema. Leggetelo.


venerdì 6 novembre 2020

Soldi

Un postino veloce veloce giusto per condividere due cose.

Cosa 1) il video del blog di Damodaran, uno che insegna finanza, uno bravo. Durante la pandemia ha fatto 13 posti, questo è il quattordicesimo e promette che sarà l'ultimo sul tema - secondo me no, ma vedremo. Se vi divertite a seguire i mercati finanziari è uno da seguire, ma solo se siete fondamentalisti e non speculatori di breve periodo.



Cosa 2) parlando di soldi ed investimenti oramai bisogna includere le valute digitali (e anche Damodaran lo fa, paragonandolo all'oro come "bene rifugio" - cosa divertente pensando a come era considerato solo un paio d'anni fa).

Negli ultimi mesi ci sono stati annunci di aziende quotate annunciare che avrebbero investito parte della loro liquidità in bitcoin, perché preoccupate del valore del dollaro. La ragione è che visto quanto stampa la Fed il valore del dollaro è destinato a scendere. D'altra parte bitcoin non ha la Fed, ma un programma che diminuisce il tasso di crescita dei bitcoin in circolazione, cioè è costruito in modo deflazionario. 

La società MicroStrategy ha annunciato che tra agosto e settembre ha investito parte della cassa in bitcoin e si parlava di $425 milioni, quando bitcoin valeva tra 10 e 12,000. Ad ottobre Square ha investito $50 milioni. Poi PayPal ha annunciato di permettere pagamenti e trading di monete digitali. Qui la lista della aziende quotate che hanno fatto la stessa cosa. 

Nel 2017 tutti parlavano di bitcoin e il prezzo ha toccato i $20,000, poi l'interesse è calato. Molti dicevano che bitcoin è morto, ma è morto almeno 383 volte...

Nel 2019 il prezzo è sceso sotto $5,000, a marzo con l'inizio della pandemia quando tutti vendevano tutto. Poi ha un po' ripreso, tornato sui $10,000 e da ottobre ha fatto un balzo del 45% ed ora viaggia sui $15,000. Divertente che nessuno parli più di bolla. 

Visto il valore mi aspetto di nuovo domande su bitcoin. Purtroppo (ma per vostra fortuna) non fornisco consigli di investimento, come si dice nel settore DYOR = Do Your Own Research. Su bitcoin potete iniziare qui: Bitcoin 101

Però posso fare una previsione: bitcoin può salire sopra i valori odierni ma potrebbe anche scendere fino a zero. Posso dire con sicurezza che non scenderà sotto zero. Seguitemi per altre previsioni.






mercoledì 4 novembre 2020

And the winner is....

 ...none of the above, come il famoso film con Richard Prior.



Altro film a cui ho pensato è The Second Civil War.


Ma la realtà a volte supera i sceneggiatori di Hollywood.

Alcune reazioni:

Indice Dow Jones +2.8%, S&P 500 +3.25%, Nasdaq +4.4%.

Bitcoin +3.4%

Quindi? Boh. In teoria l'incertezza fa male ai mercati. O l'attuale situazione di vittoria di Biden va bene oppure i mercati ormai se ne fregano, basta che la Fed continui a stampare dollari come se non ci fosse un domani. 




martedì 14 aprile 2020

Italexit


Bene, bene, bene. Vedo che la propaganda inizia ad avere effetti tangibili.



Da bravo ragioniere filo-europeista la cosa mi preoccupa.

Facciamo un piccolo esercizio mentale sul comportamento dei politici prima e dopo.

Adesso (ovvero prima)

In questo momento ovviamente gli ipersovranisti col culo degli altri sbraitano contro l'Europa, gridano contro la Germania che ci vuole comprare, ecc... solito teatrino insomma.

Però abbiamo anche Conte che prima vuole il MES senza condizioni, glielo danno dicendo "ok, però usa i soldini di mamma EU per la sanità, non spendere tutto il Alitalia come sempre!" ma non va bene. Vuole i Coronabonds. E per ripicca on userà il MES. I pentacazzoni erano sempre contro il MES (frasetta semplice), sono per il sovranismo monetario, senza capirlo, ma come sempre non hanno le idee chiare. Poi c'è il PD che vaga e divaga, discute e non decide.

Poi c'è la stampa. Quella cosa che in Italia è praticamente sparita. Il miglior giornalista sembra Mentana, che è stato uno dei primi a libro paga di Berlusca. Comunque, i giornali e la tv sembra siano anche abbastanza allineati a lamentarsi dell'Europa, della Germania e del sempre utile "nemico esterno".

Il dopo

Immaginiamo il dopo. Lasciamo perdere come andrà la pandemia. Per ora sembra che l'Italia abbia perso il "vantaggio" di essere stata la prima ad essere colpita. In teoria dovrebbe essere la prima a riaprire, ma al momento ho seri dubbi - specie sulla Lombardia.

Ma pensiamo alle prossime elezioni. O alla prossima (inevitabile) crisi di governo. Come si posizioneranno i politici? I politici a volte inseguono e a volte guidano. I partiti populisti hanno spesso trovato un nemico: tipo Berlusca col comunismo o l'escalation della Lega: neri, terroni, Albanesi, Rom, qualsiasi migrante (e ho dimenticato qualche fase).

Quando invece i politici annusano un trend, la cosa più logica è buttarsi. La destra è già li, M5S anche, ma ora vedono che il 49% è per l'Italexit e visto il clima sarà al 60% tra qualche settimana. Quindi che fare? Educare il popolino o cavalcare l'onda?

La seconda che hai detto.

Quindi già mi vedo le prossime campagne elettorali con 50 shades of Italexit.

Le, poche, speranze sono:

1) la burocrazia, la fatica e l'incompetenza: dato che l'adesione all'euro è un trattato internazionale diventa un po' un casino cambiarlo. Le cose difficili richiedono fatica e in vostri capipartito non sono adatti al compito: ve lo vedete il decreto segreto per passare alla lira la domenica prossima che il venerdì mattina viene mandato alla CNN? 
2) improbabile botta di culo.




Sabato nuova puntata

Dato il successo della prima edizione, sabato si ripete la videconferenza su economia&pandemia.

Avremo un ospite speciale, oltre al "resident economist" che ha partecipato a tutti i videoincontri (finora uno, ma sta per raddoppiare).

Se volete partecipare scrivetemi a zurota et pm.me. Posti limitati.


venerdì 10 aprile 2020

Videoconferenze


Oggi abbiamo fatto una bella discussione, partecipanti da Zurigo, Trieste, Italia, Danimarca e UK (dimentico qualcuno?).

Un po' di numeri, un po' di filosofia economica, politica, previsioni, domande, dubbi...  

Magari si ripete il prossimo weekend - stay tuned!



giovedì 9 aprile 2020

Euro / No Euro

Son tempi difficili per noi sfegatati fan dell'europeismo.

A parte il post precedente, ora durante il caffè postprandiale mi son imbattuto in due simpatiche articolesse.

Il primo è veramente un capolavoro degno di un genio del crimine.

Questo il finale in stile Syd Barrett:

Perché stampare lire

Tornando ad oggi, stampando tante lire quante occorrono a ripianare i debiti potremmo tornare a far sentire la nostra voce. “Schiaffeggiare chiunque ci ringhi contro e mettere fine ad ogni nostro problema” tuona Federcontribuenti. Si tratterebbe di fatto di immettere le lire nel nostro circuito interno, escludendo ogni canale estero, dove resterebbe l’Euro, una criptovaluta interna. La lira avrebbe il valore di 1,936 euro e sarebbe convertibile in ogni banca italiana. “Se lo fanno negli altri Paesi possiamo farlo anche noi L’autodeterminazione di uno Stato libero e democratico, sovrano come da nostra Costituzione, è un atto dovuto e imperativo, basta solo volerlo”.

Non saprei neanche da dove cominciare... a parte la scelta stilistica di vittimismo-machista "schiaffeggiare chiunque ci ringhi contro": ma chi cazzo ti ringhia? Se uno ti dice che magari dare 600 milioni di Euro (e non lire) ad Alitalia in un decreto sul Covid-19, magari non era una gran idea. Sarebbe stato più produttivo dare 10 Euro ad ogni abitante. vabbé

Poi si parte su criptovaluta interna?? Ma che cazzo dici??? Ma perché buttare dentro le monete digitali? 

Poi il genio: chi si ricorda il cambio Lira-Euro è avvenuto a 1.936,27. Ma era il numero di lire per 1 Euro. Ora invece scambiamo 1 lira per 1,936 Euro (cioè 1 a 2)? Ma in base a cosa?

E si stampano lire per ripagare i debiti. Ma solo quelli detenuti in Italia, dato che la Lira sarebbe interna. Quindi i risparmiatori italiani dovrebbero scambiare un BTP denominato in Euro per le nuove Lire, la criptovaluta interna con cui si potrà spendere solo in Italia. Vorrei sapere chi è il Chief Economist di Federconsumatori e chi è il giornalista (che non si firma) che pubblica questa merda. 
Il secondo articolo viene dal Fatto. 
Un estratto:
Qui si parla di “moneta a corso legale” e si legge chiaramente che le “banconote” emesse dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali costituiscono le uniche aventi corso legale nell’Unione. Il riferimento è, appunto, alle “banconote”, non ai “biglietti di Stato”.Trattasi di due fattispecie di “monetazione” differenti, se non addirittura antitetiche. 
Le banconote vengono tipicamente emesse da una Banca Centrale che le genera e le mette in circolazione iscrivendole al passivo del proprio bilancio. E inserendo all’attivo degli asset (in genere, titoli di Stato) ricevuti in contropartita dalle banche destinatarie del “prestito”. Il tutto secondo la logica della partita doppia propria del modello monetario “bancocentrico”. 
I “biglietti di Stato” sono invece moneta emessa – lo dice la parola – “dallo Stato”. A tal proposito, è alla Repubblica – troppi lo dimenticano – che l’articolo 117 della Costituzione riserva la potestà legislativa in materia di moneta. Il che fa il paio con un’altra elementare constatazione. L’Italia, ai sensi dell’art. 11 della Suprema Carta, non ha mai “ceduto” – non avrebbe potuto farlo! – la propria sovranità monetaria. Ha, semmai, “limitato” l’esercizio di tale sovranità con precipuo e circoscritto riferimento a quella peculiare forma di valuta “bancocentrica” che è l’euro. Non a caso, ai sensi dell’articolo 3 di Maastricht, alla Ue spetta l’esclusiva in materia di “politica monetaria” solo con riferimento alla moneta “euro”. 
Alla luce di un tanto, lo Stato è già ora nelle condizioni di emettere una moneta sotto forma di “biglietti di Stato”. Essi potrebbero rappresentare un mezzo di pagamento alternativo e complementare rispetto all’euro: volendo, anche “non” necessariamente a corso legale, bensì a circolazione fiduciaria e volontaria, entro il territorio nazionale; e tuttavia accettato dallo Stato per il pagamento delle imposte. (...) I “biglietti di Stato”, tra l’altro, sorgono fin dal principio, come “moneta positiva” non qualificabile come debito pubblico. Andrebbero, cioè, inseriti all’attivo del bilancio dello Stato. Lo conferma un paper del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 2016, meritoriamente individuato e segnalato dallo studioso di economia e finanza Stefano Di Francesco. Vi si legge testualmente: “Le attività finanziarie, quali risultano dalla nuova classificazione, comprendono quelle monetarie come la cassa (biglietti e monete)”.
Ok, l`'Italia ha potestà legislativa sulla moneta. Però l'Euro è basato su un trattato internazionale e se i miei ricordi di diritto pubblico sono corretti, i trattati internazionali battono tutto. 
"Biglietti dello Stato": bello. Quindi lo stato emette dei pezzi di carta. E vengono considerati un attivo. La mia mente di ragioniere vacilla un po'... poi si parla di "moneta positiva" che è un movimento abbastanza diverso - l'iniziativa Vollgeld in Svizzera cercava di far passare questo concetto, ma ha poco a che fare con questa proposta (in primo luogo non propone un sistema monetario duale - storicamente questi sistemi sono destinati ad andare a meretrici). 
A parte i dettagli tecnici: a chi giova tutto ciò? Qual'è lo scopo? Aumentare la massa monetaria? Perché? Su cosa si basa il valore dei "biglietti di stato"? Magari sulle azioni Alitalia posseduto dallo Stato? Oppure, se i biglietti di stato son asset allora perché non diciamo che anche i titoli di stato sono asset? Avete già insultato pesantemente la ragioneria, quindi non vedo perché mettere limiti. 
Non sono a prescindere contrario alle idee innovative: quando c'è stata l'iniziativa sulla moneta positiva in Svizzera ho preso un giorno di ferie e ho pagato per assistere ad una conferenza sul tema. E il tema era interessante, purtroppo secondo me non fattibile come proposta, ma almeno ha fatto discutere sul tema dell'emissione monetaria e sullo scopo. Qui invece si buttano insieme concetti a caso. 
L'articolo è firmato. Questo il profilo dell'autore (ho evidenziato in grassetto le parti più interessanti):
Francesco Carraro è  nato a Padova il 7 febbraio 1970. Si è diplomato al Liceo Classico ‘Tito Livio’, laureandosi poi in Giurisprudenza e in Scienze della Formazione all’Università di Padova.  Scrittore e avvocato, è  titolare di uno studio legale. Tiene corsi di comunicazione, gestione del tempo, public speaking e sviluppo personale. Scrive per il quotidiano LA VERITA’ diretto da Maurizio Belpietro, è editorialista del sito di economia e politica SCENARIECONOMICI.IT e curatore di un proprio blog su ILFATTOQUOTIDIANO.IT. E’ opinionista televisivo del programma di informazione di Canale Italia ‘Notizie Oggi’ e del programma radiofonico di Radio 1 RAI ‘Italia sotto inchiesta’ condotto da Emanuela Falcetti.
Nell’ambito della saggistica ha pubblicato, con FrancoAngeli editore, nel 2011  Gestire il proprio tempo – Imparare a pianificare la propria agenda e vivere meglio e, nel 2012,  I nove semi del cambiamento – Trasforma la tua vita con il pensiero e Convincere per vincere – strategie e tecniche di comunicazione persuasiva. Nel 2015 è uscito il libro-intervista, scritto con il giornalista Vito Monaco, Krisiko – sei un  giocatore o  una pedina? La via  d’uscita nel grande  gioco della crisi (con prefazione di Magdi Cristiano Allam) edito dalla casa editrice Il Torchio. Nel 2017 ha dato alle stampe il libro Post scriptum – Tutta la verità sulla post verità (con prefazione di Diego Fusaro e introduzione di Pierpaolo Maurizio) sempre edito da Il Torchio. Nel settembre 2018 ha pubblicato insieme a Massimo Quezel, con Chiarelettere editore, il libro SALUTE S.p.a. – La sanità svenduta alle assicurazioni, un’ampia e documentata inchiesta sulla deriva privatistica del sistema sanitario pubblico e sul declino del diritto, un tempo inviolabile, alla salute.
Ha esordito nella narrativa nel 2011 con la raccolta di racconti mistery Il bacio della cattiva notte per i tipi di Aracne editrice. Sempre con Aracne, nel 2012  ha pubblicato  la raccolta di racconti brevi Giorni minuti. Nel 2012 ha ideato e realizzato un format del tutto nuovo per il mercato editoriale italiano: il libro a puntate no-cost, free e accessibile a chiunque sul web. È nato così il romanzo mistery Il diario dell’apocalisse cronache della fine divulgato on line gratuitamente tramite il sito www.diarioapocalisse.it. Il successo dell’iniziativa ha portato  all’edizione e-book (Amazon) e cartacea (Aracne editore, 2013). Nel mese di novembre 2014 ha dato alle stampe, con Paralleo45 editore, il romanzo  Il Messaggero. Nel 2016 ha pubblicato il secondo romanzo mistery La Tela di Maya con Aracne.



lunedì 6 aprile 2020

Ragioneria & Pandemie

Grazie al mio diploma di Ragioniere e Perito Commerciale la gente mi chiede cose. Di norma sull'economia e finanza, oltre a consigli su bar e ristoranti. 

Questo weekend è stato dedicato alle seguenti attività:
- compiti di tedesco 
- panificazione
- cucina
- lettura di svariati articoli sulla situazione economica, per approfondire l'eterna lotta italo-europea - dal famoso 4-3 alla vittoria durante la seconda guerra mondiale... ahh, la Tauromachia!





Venerdì prossimo organizzerò una sessione online per discuterne coi compagni della Fabbrica. Se qualche lettore vuole partecipare mi contatti via mail a Zurota chiocciolina pm.me. Potrei anche invitarvi.

giovedì 2 aprile 2020

WeWork doesn't work




Non so se avete seguito la saga di WeWork. Esilarante.

Breve sommario: Adam Neumann è un bravo venditore e si inventa WeWork, cioè affitta o compra uffici (quindi impegni/debiti a lungo termine) e affitta a breve termini a startups, hipsters e millennials. Il tipo è riuscito a far passare l'impresa come tech company, creano community e simili buzzword.


Il tipo è un genio, quindi anche stravagante: faceva riunioni la mattina bevendo whisky, la sua idea di team building era bere shot di tequila, aveva un jet privato così poteva farsi le canne viaggiando. La storia è raccontata bene in questo articolo e quest altro.

La cosa interessante è che riesce a convincere Softbank a dargli vari miliardi. Infatti dall'altro lato c'è Masa Son che si è fatto un botto di soldi investendo in Alibaba. Poi ha continuato a fare buoni investimenti e ha creato il suo Vision Fund per investire in nuove tecnologie. Ha convinto tanta gente a dargli soldi e lui ha iniziato a scombussolare il mondo delle startup dando soldi a vagonate. Tipo che uno gli fa il pitch per 1 milione e lui chiede: "E cosa mi fai se te ne do 50??".

Son, SoftBank and His $100 Billion Blitz on Silicon Valley - Bloomberg


Masa-san si è invaghito del genio di Adam e lo ha riempito di soldi fino a portare la valutazione di WeWork a 47 miliardi di dollari. L'idea era di quotarsi ad un valore superiore, ma quando ci han provato non han trovato nessun fesso che la valutasse manco 10 miliardi. Ovvio. Qualsiasi ragioniere sa che se ti indebiti a lungo termine e incassi a breve, ovvero gli affittuari possono sparire da un momento all'altro, hai un grave problema di asset-liability matching. Ti puoi chiamare una tech company basata sulla community, ma la ragioneria se ne sbatte.

Dopo la debacle della fallita IPO, SoftBank decide di buttare altri soldi in questa fornace (5 miliardi) per comprare la maggioranza e per buttare fuori Adam (a lui un miliardo per andar fuori dalle balle).

Oggi leggo che Masa-san ha cancellato l'accordo. Mi spiace per il frikettone Adam, sembra una persona per bene

mercoledì 1 aprile 2020

Aswath l'indiano

Damodaran è un mito della valutazione aziendale. Inoltre ha un simpatico accento indiano.

Dall'inizio della crisi attuale ha pubblicato già 5 video - la situazione è fluida.

Ve lo posto così sulla fiducia. Me lo guarderò appena ho tempo. 



Il raccolto

Ieri ho raccolto i frutti del mio lavoro di agricoltore casalingo.

Non avendo un giardino, ormai sono più di due anni che go questo vado idroponico chiamato Plantui

In pratica, nella parte sotto di versa acqua con dei nutrienti, si mettono le capsule coi semini nei buchini, si accende la luce e come per magilla le piante crescono. Unica manutenzione: aggiungere acqua coi nutrienti e alzare la luce man mano che le piante crescono.




La mia coltura preferita è il basilico, ma ho fatto anche insalate varie, ma prendono troppo spazio, anche se crescono molto velocemente. 



È un bel giochino per chi non ha giardino.  

L'idroponico è in realtà una tecnologia ormai vecchia, dato che ci sono aziende che usano già la tecnologia aeroponica, ben più efficiente, ad esempio i miei amici di Hexagro che hanno sviluppato un "living tree" per uffici, hotel e case. 

Qui in Elvezia c'è anche un azienda che fa costruisce serre, Combagroup. Progetto molto interessante di circular economy, dato che cercano di sfruttare calore da impianti industriali costruendo le serre vicino alle fabbriche. 

Il vantaggio di questa tecnica:
1) basso consumo di acqua, dato che viene spruzzata sulle radici
2) basso consumo energetico, dato che le luci sono Led e il calore viene "riciclato"
3) super-bio: dato che le piante crescono in un ambiente controllato, non servono pesticidi o altre schifezze. 

Sapevato, su Zurota(detto anche Zuorota)-channel!