mercoledì 29 febbraio 2012

La rivoluzione lenta

Lo svizzero è una bestia strana. Anche la svizzera. E pure la Svizzera.

Succede che tutti e tre sono molto democratici, ovvero si credono di esserlo perché votano. Votano su tutto. Fanno i referendum e la gente partecipa e si sente democratica. Democrazia dal basso?

Io invece sono pigro.

Uno dei referendum prossimi venturi è sul prezzo dei libri. Vogliono mettere dei prezzi minimi per evitare che tutti comprino su amazon o nelle grandi catene facendo morire i piccoli librai di nicchia. Bom. Interessante. A me piace la piccola libreria inglese di Wiedikon, così come la piccola libreria inglese di Langrastrasse dove da 50 anni c'è Lisetta - in entrambe sono stato una volta mentre vado spesso su Amazon e a volte alla inglese OrelFussli (o come minchia si scrive) in HBstrasse. Da una parte mi piacciono le piccole librerie, dall'altra apprezzo i prezzi di Amazon. Anche se poi devo aspettare giorni per la consegna.

Ma non è di questo che volevo parlare. E neanche del quesito sulla cittadinanza.

A me piace il referendum sulle ferie che propone di aumentare il numero minimo di settimane da 4 a 6.

Bene. Quesito legittimo. Bello. A me piace molto. Appena l'ho visto mi sono chiesto "eh, infatti, perché qui ci sono solo 4 settimane (io che lavoro nel fantastico mondo dell'assicurazione ne ho 5)?". Finalmente qualcuno propone di limitare questa barbarie chiamata lavoro. Poi qualcuno mi dice che lo hanno già votato 5 volte. E io chiedo perché lo ripropongono. Perché hanno gli svizzeri, le svizzere e la Svizzera hanno sempre votato contro. Resto basito.

Un giorno vado a pranzo con un Holger svizzero e chiedo en passant del referendum. Lui: "non passa mai. Pensa alla Competitività".

Onestamente me ne sbatto le balle della competitività. Sono pigro.

Ieri ero a bere qualcosa con della gente e c'era una svizzera. Allora ripropongo la mia propaganda politica e anche lei pur essendo una persona liberale e penso di sinistra e anche di buon senso - alla mia domanda ha confessato che sì, le piace andare in ferie - ribadisce, seppur dubbiosa, il no. "La Competitività". Cazzo. Svalutate il fottuto franco e vedrete che siete competitivi anche se vi fate 10 settimane di ferie. Ma no. C'è instillata in questo popolo la nozione di Competitività. Siamo svizzeri e siamo bravi. Sarà il loro patriottismo un po' strano dato che sono molto federalisti e sembrano 3 stati separati in base alla lingua, ma forse quello che li unisce a dispetto del senso di inferiorità linguistica (tedescofobi verso la Germania, francofoni verso la Francia e italofoni con Italia) è proprio il fatto di voler competere coi loro cugini più grandi che hanno meno montagne e più mare. Allora fin da piccoli vengono istruiti ad essere competitivi.

Che poi va bene parlare con il collega Holger o l'attuaria di cui sopra. Però sabato ero alla festa di compleanno del compagno M. Tanta bella gente, io con due furlani presidiavo il tavolo dedito alla preparazione di spritz aperol. Finita la bevanda mi sono mischiato un po' con gli indigeni e ho propagandato il JA al referendum con tre svizzere, una farmacista, una disoccupata ed una frikettona.

Delusione totale. Risposta unica Competitività. Farmacista: "eh, ma se poi facciamo più ferie come competiamo con i nostri vicini?" "hey ciccia, in Italia ci sono oltre 6 settimane, Germania pure e non parliamo della Santa Francia dove si fanno 45 giorni o più". "Ma dai?? Ma comunque dobbiamo essere competitivi". Idem la disoccupata. Ultima speranza la frikkettona con cappelli rasati da una parte e piercing. Neanche questa. Non si è mai vista una frikkettona che difende la competitività contro la libertà individuale. Li fanno così. Non c'è altra spiegazione. Una sorta di pensiero unico comune. Ma molto democratico: anche se sanno come la pensi te lo chiedono 5-6 volte per essere sicuri.

Unica consolazione: mi è venuta un po' di voglia di imparare il tedesco dato che mi sento un pirla a fare il solito sorriso idiota dicendo "ich verstehe nicht, schiesse". Inoltre dovrei prendere esempio dal Butta ed alle feste internazionali dovrei inventarmi qualche altro lavoro. Butta-Zurota 4-1.




lunedì 27 febbraio 2012

Monade

Un paio di monade domenicali.


Arte in stazione:





Arte nel cesso del cinema Riff Raff:




E una cosa seria: la terza lezione di filosofia del Konte.


sabato 18 febbraio 2012

Sanremo. Festival di

E oggi vi propongo un tema nazional-popolare: il Festival. Non avendo la tv non l'ho seguito, ma anche quando ce l'avevo provavo ribrezzo musicale per questa arcaica esibizione - sono molto snob, specie con la musica.

Per curiosità ho guardato su wiki i vincitori recenti: negli ultimi anni sono saliti sul podio i seguenti "artisti":
- Valerio Scanu (chi è?)
- Marco Carta (chi è??)
- Povia (purtroppo so chi è)
- Fabrizio Moro
- Sal Da Vinci
- Gio di Tonno e Lola Ponce
- Annalisa Minetti (parente delle famose bocce?)
- Marco Masini
- Jalisse
- Pupo con Emanuele Filiberto e un altro

Ecco, queste cose qui non voglio mica sentirle e il mio interesse è nullo, ma ciononostante qualcosa capita di sapere su Sanremo, tipo del tatuaggio passerino di Belen (ringraziamo sempre Repubblica per l'egregio lavoro che svolge informandoci con la colonna destra sul CTF factor) o post su FB.

Proprio su FB ho visto che a Sanremo c'erano i Marlene Kuntz.

Dico, i Marlene Kuntz.  Potevano cantare "Festa Mesta", la canzone che inizia con l'immortale incipit:

"complimenti per la festa, 
una festa del cazzo"





Oppure la bellissima "Lieve" rifatta unplugged da Ferretti coi CSI.




Poi ho visto il video dove hanno duettato con Patty Smith e suonato "Impressioni di Settembre" dei PFM.




Bello.

Sia chiaro che la mia sorpresa nel veder accostati i Marlene Kuntz e Sanremo non è dovuto al mio snobismo e all'idea che un artista si tenga lontano da queste manifestazioni "popolari" - credo che De André non abbia mai partecipato a queste manifestazioni e se lo ha fatto vi prego di non informarmi - ovviamente parlo di De André padre, non il più commerciale figlio.

Dicevo, la sorpresa è che abbiano invitato i MK che non mi pare siano proprio un gruppo mainstream che viene invitato da Fazio a presentare il nuovo disco. Almeno credo.

E sia chiaro che approvo la loro scelta di partecipare, ho smesso con la visione utopistica "sono un artista queste cose non le faccio" (escludendo ovviamente i veri Artisti, come Faber e pochi altri) ed anche personalmente sono (lavorativamente) una puttana. Oltretutto per questa comparsata i MK:
a) avranno ricevuto una paccata di soldi
b) hanno cantato con un mito come Patty Smith
c) hanno fatto ascoltare all'audience sanremese una cover dei PFM.

Più di così, porca troia*!

Impressioni di settembre è bellissima, ma poteva fare anche "Festa" che era già tradotta in inglese come "Celebration".






Comunque bravi Marlene Kuntz, spero che vi abbiamo pagato tanto, più delle due velinzoccole (ovviamente no, perché tira più una farfalla sulla passera...).





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* "porca troia" i lettori più sensibili probabilmente non apprezzano l'uso gratuito di volgari bestemmie. Ma c'è una ragione. Tempo fa ho usato la stessa espressione che denota indignazione e sorpresa. Poi tra le statistiche del blog ho visto che arrivano tanti visitatori che ricercano su google i vocaboli "troia", "porca" o la combinazione "porca troia". Non mi interessa aumentare i lettori del blog che tanto non ci guadagno niente, però mi fa piacere che fini ellenisti visitino queste pagine ricercando le opere di Omero.


Statistiche dell'ultimo mese: "Troia" saldamente in testa seguita dal più preciso "porca troia", medaglia di bronzo a "porca". Ormai distanziati "orchite" e "rompicoglioni". "pollon", "pizda" e "trst je nas" arrancano lontani dal podio. "governi di destra in europa" vivacchiano in zona retrocessione.



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