martedì 14 aprile 2020

Italexit


Bene, bene, bene. Vedo che la propaganda inizia ad avere effetti tangibili.



Da bravo ragioniere filo-europeista la cosa mi preoccupa.

Facciamo un piccolo esercizio mentale sul comportamento dei politici prima e dopo.

Adesso (ovvero prima)

In questo momento ovviamente gli ipersovranisti col culo degli altri sbraitano contro l'Europa, gridano contro la Germania che ci vuole comprare, ecc... solito teatrino insomma.

Però abbiamo anche Conte che prima vuole il MES senza condizioni, glielo danno dicendo "ok, però usa i soldini di mamma EU per la sanità, non spendere tutto il Alitalia come sempre!" ma non va bene. Vuole i Coronabonds. E per ripicca on userà il MES. I pentacazzoni erano sempre contro il MES (frasetta semplice), sono per il sovranismo monetario, senza capirlo, ma come sempre non hanno le idee chiare. Poi c'è il PD che vaga e divaga, discute e non decide.

Poi c'è la stampa. Quella cosa che in Italia è praticamente sparita. Il miglior giornalista sembra Mentana, che è stato uno dei primi a libro paga di Berlusca. Comunque, i giornali e la tv sembra siano anche abbastanza allineati a lamentarsi dell'Europa, della Germania e del sempre utile "nemico esterno".

Il dopo

Immaginiamo il dopo. Lasciamo perdere come andrà la pandemia. Per ora sembra che l'Italia abbia perso il "vantaggio" di essere stata la prima ad essere colpita. In teoria dovrebbe essere la prima a riaprire, ma al momento ho seri dubbi - specie sulla Lombardia.

Ma pensiamo alle prossime elezioni. O alla prossima (inevitabile) crisi di governo. Come si posizioneranno i politici? I politici a volte inseguono e a volte guidano. I partiti populisti hanno spesso trovato un nemico: tipo Berlusca col comunismo o l'escalation della Lega: neri, terroni, Albanesi, Rom, qualsiasi migrante (e ho dimenticato qualche fase).

Quando invece i politici annusano un trend, la cosa più logica è buttarsi. La destra è già li, M5S anche, ma ora vedono che il 49% è per l'Italexit e visto il clima sarà al 60% tra qualche settimana. Quindi che fare? Educare il popolino o cavalcare l'onda?

La seconda che hai detto.

Quindi già mi vedo le prossime campagne elettorali con 50 shades of Italexit.

Le, poche, speranze sono:

1) la burocrazia, la fatica e l'incompetenza: dato che l'adesione all'euro è un trattato internazionale diventa un po' un casino cambiarlo. Le cose difficili richiedono fatica e in vostri capipartito non sono adatti al compito: ve lo vedete il decreto segreto per passare alla lira la domenica prossima che il venerdì mattina viene mandato alla CNN? 
2) improbabile botta di culo.




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