lunedì 20 giugno 2011

Bisi e risi




A me sta storia di Bisignani, detto Bisi, fa un po' ridere, anche se è tragica per quel poco che lascia trasparire sulla modalità di far politica e affari nel Pover Paese.


Il Bisi viene definito uno degli uomini più potenti del Paese e questo è già abbastanza comico, essendo la sua unica capacità la conoscenza di persone. Che poi uno dei suoi impegni principali era fornire notizie al sito Dagospia, odierno maître a penser...


Oggi è quasi paradossale la lettura di questo articolo del Corriere del 94 che racconta l'arresto di Bisignani per opera di Di Pietro. Sembrava uno uomo finito, una comparsa persa in un gioco troppo grande, invece nella Pover Italia odierna giostrava tra magistrati, politici e imprenditori, influenzando nomine e appalti di ogni genere.


Anche questo personaggio, nonostante la relativamente giovane età, compare e scompare in vari scandali. Ricorda un po' Flavio Carboni, di professione faccendiere.


Ma alla fine siamo alla solita commedia all'italiana, non stile I Mostri, ma purtroppo ai livelli di Boldi e De Sica di Vacanze di Natale.
Minchia.







Ora ho appena letto dell'arresto di Lele Mora - notizia che mi rallegra assai. Magari finisce in cella col suo amato Corona.


A dover fare una lista da mandare a babbo Natale vestito da magistrato non saprei neanche da dove cominciare con tutti i personaggi da opera buffa che infestano la penisola: Briatore? Santanché? Sgarbi? Fede? Sallusti? Scilipoti? Le varie "signorine" di Arcore? 






Sarebbe bello rivedere risplendere le manette di Tangentopoli anche se poi si è visto dov'è finita l'indignazione popolare: nel voto a Forza Italia.
Stupid Paese...

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