giovedì 28 ottobre 2010

La recherche

E finalmente ho iniziato a visitare appartamenti.

Ora devo spiegarvi che il mercato immobiliare zurighese è un po particolare, dato che l'offerta di appartamenti è bassissima (un zero virgola qualcosa percento di alloggi liberi) e la domanda alta, dato che da quando hanno aperto le frontiere qua arrivano frotte di stranieri a rubare lavoro agli svizzeri e pure le case.

Succede quindi che, normalmente, bisogna mandare una lettera manoscritta al padrone di casa, farsi belli, provare di guadagnare abbastanza per pagare l'affitto, avere una nazionalità accettabile (quindi svizzera meglio), ecc... Poi bisogna mandare l'application form al padrone che poi arbitrariamente decide. E non si può mica offrire di più perché sembra che i prezzi siano calmierati - per fortuna, perché già così costano più che a Place des Vosges a Parigi...

Per fortuna nel mio caso ho il Babysitter che si occupa delle scartoffie ed il donatore di lavoro che garantisce che  sono bello, bravo e buono. E il donatore è puro svizzero.

Ordunque ieri vidi un appartamento poco costoso (un po' più di mille euri al mese...) ma faceva cagare. Oggi ne ho visti 3. I primi due in una strada del quartiere giudeo. Entro col Baby e ci sono già una decina di persone che girano per casa e seduto in soggiorno un ebreo ortodosso sui 70 vestito con tutti i crismi (berretta, cappotto, barba grigia) che pontificava in tedesco con un foglio in mano. Sembrava stesse dichiarando guerra a tutti i paesi limitrofi, invece Baby mi spiega che stava dicendo che mettono il laminato, rinnovano bagno e cucina e che sarà disponibile a metà marzo. Intanto continua ad entrare gente a ondate con l'acquolina alla bocca. Baby mi introduce al burbero omone, mi fa sedere e spiega che no hablo tedesco, ma che lavoro per gli svizzeri e così vedo che sul foglio ha messo vicino al mio nome due bei più. E bravo Baby!

Poi vedo un altro nella stessa via e non era granché.

Quindi ci avviamo verso il red light district. Troviamo la casa in Dienerstrasse 7. Arrivando vedo che di fronte al primo e secondo piano ci sono le famose battone. Queste in appartamento non sembrano dei cessi con sorpresa come quelle che ho visto ieri.

Inoltre l'appartamento è vicino al Bar Total dove sono stato ieri (da Wikitravel: Tiny bar serving a range of Zurich's microbrews. There's always good music).



Entrando c'è solo un'altra coppia, il precedente inquilino è un francese che ci illustra la casa. Non è male, peccato che non ci sia il balcone, ma, nonostante sia al secondo piano, la vista non è male.

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