venerdì 17 gennaio 2014

Lo Offsite

Come avevo preannunciato su questi canali, in questi giorni sono in montagna coi miei fantastici colleghi d'ufficio.




Riepilogo dei fatti salienti.

Partenza alle 7.30 AM di mercoledì. Ritrovo in stazione e 3 ore e passa di treno fino all'agognata meta Arosa.
Trasferimento in hotel. Prima sorpresa positiva: abbiamo stanze singole, quindi non devo condividere il mio malumore con altri umani. Inoltre il hotel ha 5 stelle, quindi il servizio è buono, peccato che ogni volta che torno in stanza (per cambiarmi, per fare un sonnellino, per cagare) ti trovo gli inservienti che puliscono, mi sistemano i vestiti buttati in giro piegandoli bene bene anche se puzzano di sudore, mi rimettono il deodorante nel coso dove tengo le cose, ecc..

Comunque si sopravvive.

Pranzo. Ci rifilano un po' di zucchine, patate e coscia di pollo. Niente di eccezionale. Poi si comincia con le puttanate lavorative. Lati positivi: macchina del caffè, spremuta fresca d'arancia, frutta, un bloc notes dove fingere di prendere appunti ma dove si può disegnare, scrivere frasi oscene in italiano e sloveno.
Lati negativi: tutto il resto.

Ritrovo per cena quando arriva il Megadirettore Galattico  (persona che stimo e ammiro). Si cena, ma sono su altro tavolo. Il vino è buono dato che l'ho scelto io (pinot grigio friulano e un rosso toscano). Prima parlo col francese alla mia sinistra e si parla di vino. Mi vanto con la tavolata di studiare da sommelier (anche se inizio a febbraio, ma tanto capiscono sega di vino). Poi parlo con l'italiano seduto alla mia destra. Inevitabilmente il discorso vira sull'unico tema importante quando si parla con certi italiani: la figa e la disponibilità di figa in vari paesi europei. Fingo competenza. Nel mentre si mangia bene e mi faccio riempire il bicchiere svariate volte. Bravo il versatore di vino rosso che non appena il livello del bicchiere scendeva al livello d'allarme passava da me. Adoro i versatori coscienziosi che inquadrano subito il cliente bisognoso.

A seguire corso di curling. Non è stato male, nonostante le istruzioni degli istruttori in svizzero tedesco locale e le traduzioni approssimative: ad esempio all'inizio il tizio ci parla per 5 minuti e il mio ex capo traduce il tutto con "prendete le scope".

Torniamo in hotel e ci fermiamo per un drink. Vista la stellarità del hotel la lista delle bevande è consona. Ordino un Singapore Sling (il cocktail da un milione di dollari). Mi seggo vicino al Megadirettore Galattico. Lui prende un whisky. Si discute di lavoro ed Egli sprigiona la sua aura di Leader. Bravo il gran capo.

Mattina seguente: breakfast dalle 7 alle 8. Lo salto perché dormo, quindi mi presento alle 8 per le sessioni. Iniziano a parlare e prendo il bloc notes fingendo di prendere appunti per non addormentarmi. Bevo 4 caffè. 2 succhi d'arancia. Un croissant. Una mela. Minchia, il tempo non passa più. Parla il gran capo ed è bravo. Poi se ne va e si discute di quello che diceva. Fingo appunti. Bevo caffè. Guardo facebook sul cellulare. Pero il filo e sento il gran capo che mi chiede un'opinione. Guardando un post divertente su fb non mi ero accorto che avevano iniziato dalla collega al mio fianco a discutere. Improvviso col solito "sono pienamente d'accordo con la mia collega, anch'io ho notato..." ripetendo l'ultima frase detta dalla collega e poi mi invento due stronzate che vanno bene sempre (collaborazione, comunicazione, semplificazione), calando il tono senza concludere la frase, ma lasciando intendere che il prossimo può parlare. Bene. Si finisce con questa rottura di coglioni e penso di potermi ritirare, dato che gli altri vanno a sciare.
Errore.
Si va tutti insieme in cima a questa cazzo di montagna a mangiare. Ok. Mi aggrego con Slavko e Cowgirl che non sciano e si va su con quei cosi appesi a delle corde. Qua le chiamano gondole e ciò mi sembra alquanto improbabile, quindi io le chiamerò "cosi appesi a delle corde adibiti a trasporto di umani".
Pranzo in un posto con vista a 360 gradi sui monti innevati. Sticazzi. Prendo una birra grande e una ljubljanska (cordon bleu) per sopperire alla sofferenza. Mangiamo e scendiamo. Noi tre non sciatori siamo concordi nel non disturbarci a vicenda e ci salutiamo. Io propendo per un sonnellino. 2 ore. Uno dei momenti migliori di questi 2 giorni.

Sera. Ritrovo alle 6. Programma: salire in cima al monte coi cosi appesi a delle corde adibiti a trasporto di umani, scendere con slitte, mangiare formaggio e riscendere fino al hotel. Era scritto nel programma di portare vestiti adeguati. A me non piacciono gli ordini, quindi, mentre gli altri sono con pantaloni da sci waterproof, caschi, guanti, giubbotti da sciumacher, io sono in jeans, con lumberjack vecchi di 10 anni e senza guanti.

Tempo inclemente: vento, quindi i cosi su corde non vanno. Si cammina nella neve fino al cazzo di ristorante trascinando la slitta. Fantastico. 45 minuti di camminata condita da bestemmie a profusione. Si arriva al ristorante.

Datemi da bere. E subito.

Mi arriva una bevanda a base di caffe grappa e panna. Bene. Ordino del vino, arriva il formaggio, riordino del vino. Ci arriva un kirsch, poi ordino una grappa.

Si scende. Merda. Vendo da ogni parte, neve ovunque, buio, non si capisce dove minchia bisogna andare. Sono tra gli ultimi e ovviamente seguo il gruppo sfigato che sbaglia strada. Arriviamo sotto al hotel e quindi 10 minuti a piedi in salita. Bestemmie silenziose a profusione.

L'organizzatore, ovvero il Filini, ci raccomanda di non bere troppi superalcolici per il budget. Hmmm... tu mi fai andare per 3 giorni a rompermi i coglioni e rischiare il congelamento su un cazzo di slittino di merda e io devo stare attento al tuo budget quando tu prenoti un hotel a 5 stelle. Are you kidding me???

Vado al banco e chiedo un gin tonic. Il bravo barista mi chiede quale gin: Sapphire, Gordon, Hendriks... lo fermo: dammi un Hendriks! Lui: con cetriolo e pepe? Of course!

(non mi hanno portato queste bocce con la tonica, ma il gin. Cercando le foto del gin ho trovato questa e mi sembrava più appropriata per tirare su il morale.)

Mi siedo col culo bagnato e sorseggio il drink. Ripassa lo stesso barista e facendogli un cenno furtivo intuisce le mie intenzioni e mi porta un altro. Ripetiamo la stessa pantomima altre 6 volte. I colleghi pensavano che avessi sete e che il drink fosse acqua tonica. Cazzoni.


Ps: Se non erro il gin Hendriks tonic era 22 franchi. Filini il tuo budget te lo puoi comodamente infilare nell'ano.

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