martedì 4 febbraio 2014

Studio

Quando non sono impegnato a fare cose e vedere gente, studio. Ad esempio ho studiato i cocktail. Ma mica da ubriacone, l'ho fatto scientificamente seguendo un corso.

Ma non solo cocktail: abbiamo cucinato

 Assaggiato

Decorato - questo è il mio delfino

 e questo il mio fiore di zucchina e carota

Il mazzo

I cinesini


Un Marsala.

E un Vermut. Lo avete mai bevuto il Vermut? Io no, solo il Martini e per colpa di questo handicap non ho mai approfondito la conoscenza coi Vermut. Questo invece è eccezionale. Da provare.




Ed ecco alcune creazioni.










Alla fine c'era pure l'esame: sono stato il secondo migliore nella prova scritta e secondo migliore nella prova pratica con il Porto Flip. E me ne vanto.



Finito questo corso ho iniziato un altro che verte sull'insegnamento delle modalità di assaggio e degustazione del vino.

Prima lezione sabato. Si parte alle 9. Alle 10 degustiamo il primo prosecchino, giusto per sciacquarmi la bocca ancora impastata.  Con i vini il Maestro Sommelier parte con le supercazzole: "eh, questo vino è giovane, si sente aromi di more... hmmm... fragole... sentiamo un gusto floreale... tabacco... cuoio....".
Cuoio?? Mi annuso le scarpe per confronto e cuoio non lo sento mica. E neanche tabacco. O altre minchiate. Mah, a me sembrava vino... mi è venuta in mente una visita ad una fiera vinicola a Parigi dove andai con due colleghi. Uno esperto di vini ed uno, come me, bevitore di vini. Assaggiamo un vino decisamente buono, imbottigliato tipo 6-7 anni prima. Poi assaggiamo la versione di 2 anni prima. Il collega esperto fa "eh, quello di prima era decisamente migliore!". Al che il produttore, serio, risponde: "Sì, ma immaginalo fra 5 anni!". Io e l'altro bevitore ci guardammo scettici mentre i due esperti continuarono a cianciare. Noi ci versammo ancora un assaggio e continuammo a degustare.
 
Mi sa che al massimo le mie degustazioni saranno così:





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