lunedì 31 gennaio 2011

Le ricette del lunedì

Oggi pesce.

Tagliolini al limone con gamberetti 

Ingredienti 
500g tagliolini al limone
300g gamberetti medio-grandi1 spicchio d'aglio fresco
2 scalogni
2 bustine di pasta di sojaolio d'oliva, sale, pepe, prezzemolo, erba cipollina



Soffriggere gli scalogni, l'aglio e poi aggiungere i gamberetti; cuocere fino a cottura. Verso la fine aggiungere la pasta di soja e le spezie.
Intanto bollire l'acqua e infilateci la pasta. Cuocetela al dente e poi buttate in padella.
Ingurgitare con goduria mal celata.






Zucca, zucchina & cappesanta

Ingredienti:
cappesante a volontà
zucca a piacere
zucchine quanto basta
cipolla a fette
aglio senza esagerare
rosmarino a naso
prezzemolo a manciate
peperoncino se si vuole






Soffriggere cipolla ed aglio con rosmarino; aggiungere zucca a cubetti e dopo un tempo adeguato anche la zucchina. Alla fine aggiungere le cappesante, cospargere di prezzemolo.
Ah sì, anche qui ho messo la pasta di soja. Ormai sono assuefatto...

Burp!

Groove!

Avendo scoperto da poco Grooveshark si imbatte solo ora in Bat for Lashes.



Buon inizio settimana

domenica 30 gennaio 2011

Aggiornamento

Venerdì lamentavo la mancata partecipazione di Lino Banfi all'illuminato dibattito sul bunga bunga. Eccolo puntuale (dal Fatto):


Fraterno anche l’appoggio di Lino Banfi, che su Panorama in questi giorni in edicola ribadisce a Pietrangelo Buttafuoco: “Conosco bene Berlusconi, il cui altruismo e la cui bontà non hanno fine ”. Ma il bunga bunga? “Saranno giochi, stupidate per stare insieme”. Se lo dice lui, che sexy poliziotte e infermiere le ha palpate sul grande schermo per anni, ci sarà pure da credergli.

sabato 29 gennaio 2011

Vision of Humanity

Leggevo sulle proteste in Nord Africa e mi sono imbattuto nel sito Vision of Humanity. Tanti bei dati su tutto il mondo, tipo l'indice di Gini, PIL a parità di potere d'acquisto, aspettativa di vita e altre robe fighissime che fanno divertire gli economisti come bambini col Lego.


Nella vignetta i miei preferiti, Smith, Marx, Schumpeter e Keynes.


Sul sito c'è anche un articolo su cosa hanno in comune e cosa no i paesi coi casini attuali.

The Men Who Stare at Goats



L'ho visto - il film, non la capra osservata.

L'avevo comprato - il dvd - per i protagonisti - Kevin Spacey, Jeff Bridges, Ewan McGregor, George Clooney - e il titolo accattivante. Il plot non l'ho capito, perché era in tedesco.

La trama: un giornalista (McGregor) lasciato dalla moglie va in Iraq per dimostrare di essere un vero uomo. Trova Clooney che racconta la storia di Bridges che era in un progetto dove espoloravano l'uso militare della new age. In Iraq lo ritrovano vecchio e alcolizzato che lavora con Spacey. Lì mettono LSD nell'acqua e nel cibo e liberano le capre e altri prigionieri. Fine.


Nonostante i presupposti non mi è piaciuto. Bravo Clooney, divertente Bridges. 
Non ho capito perché McGregor in quasi tutti i film dopo Trainspotting abbia ruoli da "tizio un po' scemo con sguardo da idiota".






E dato che è ora di cena:


venerdì 28 gennaio 2011

Da che pulpito



Oggi ho letto che Gelli non ha gradito le gesta del Sodomizzatore Rituale. In fondo lui l'ha ispirato solo per la parte politica. Probabilmente si pente della propria scarsa fantasia ed intraprendenza.

Si attendono i commenti di Lino Banfi.

Godiamo tutti assieme. Amen

Complimento ricevuto oggi:

"you do not really remind me of Hitler, consider this as a compliment"

A volte bisogna accontentarsi.


mercoledì 26 gennaio 2011

Ispirazioni

Albania, Algeria, Egitto, Tunisia...

...e ispirarsi ai vicini?


« [...] noi sappiamo dire molte menzogne simili al vero,
ma sappiamo anche, quando vogliamo, il vero cantare »

martedì 25 gennaio 2011

Dilbert vs Peter



Nel fantastico mondo aziendale prevale il principio di Peter o quello di Dilbert?


Peter
- In ogni gerarchia, un dipendente tende a salire fino al proprio livello di incompetenza

- Con il tempo ogni posizione lavorativa tende ad essere occupata da un impiegato incompetente per i compiti che deve svolgere
- Tutto il lavoro viene svolto da quegli impiegati che non hanno ancora raggiunto il proprio livello di incompetenza







Dilbertle aziende tendono a promuovere sistematicamente i loro dipendenti meno competenti a posizioni di management 

Questione di principio. 


Anche se la filosofia di fondo è diversa - ottimista quella di Peter, per cui si promuovono i capaci finché arrivano al proprio livello di incompetenza, pessimista Dilbert, secondo cui gli incompetenti vengono promossi fino a posizioni di management così non possono fare danni - alla fine il risultato finale è uguale. 


A me piace più la teoria del caos. 







A pensar male...

Berlusconi ieri al telefono con Lerner:

"Avete offeso la signora Minetti che è una splendida persona, intelligente, preparata seria. Si è laureata con 110 e lode, di madre lingua inglese e si è pagata gli studi lavorando. Vale molto di più delle cosidette signore presenti".

Non so perché, ma il riferimento al lavoro mi fa pensare ad uniformi di poliziotta o camici da infermiera...

Poi non ho capito in cosa si sia laureta. Su google ho trovato "laureata al San Raffaele". Ma non era un'ospedale? Gestito da quel galantuomo di Don Verzé? Lo chiamano "don" ma è stato interdetto nel 1964!


Ps: per i correttori di Repubblica "cosiddetto" si scrive con due d (errore ripetuto 3 volte nel testo). La mia maestra alle elementari mi aveva insegnato che quando una parola deriva dall'unione di due vocaboli, p.es così + detto, la consonante raddoppia. Per la precisione.

lunedì 24 gennaio 2011

ίδιωτής

Mi sono sempre piaciute le lettere greche. Data la mia formazione poco classica, le uniche greche che conosco sono le greche finanziare che misurano la sensibilità - ovviamente non il sentimento umano, non essendoci grosso spazio per questo in finanza (a parte nella branca finanza comportamentale o in finanza etica) - del valore di uno strumento finanziario. 
 
La parola greca del titolo ίδιωτής (iota-delta-iota-omega-theta-nu-zeta) viene tradotta come "individui" - sì, per i greci gli individui sono degli idioti. Non male, no?
 
E allora ho pensato ad una banalità, cioè che il problema dell'attuale contesto politico italiano è che ci sono troppi idioti. E' una banalità, ma ho pensato a questo leggendo la definizione di "Idiot" su wikipedia che mi spiega che l'individuo nasce idiota, ma con l'educazione diventa cittadino. Bello,no?

An idiot in Athenian democracy was someone who was characterized by self-centeredness and concerned almost exclusively with private--as opposed to public--affairs.


"self-centeredness" e "private affairs"!


Idiocy was the natural state of ignorance into which all persons were born and its opposite, citizenship, was effected through formalized education.


Education!!




Ma come confrontare l'antica democrazia ateniese con la (post?)moderna italica democrazia del Pilu? Si sapeva che tira più di una pariglia di buoi, ma qua mi pare che stia diventando legge.



sabato 22 gennaio 2011

Eros & Thanatos

«Empedocle di Agrigento, nato all'incirca nel 495 a.C., si presenta come una figura fra le più eminenti e singolari della storia della civiltà greca [...] Il nostro interesse si accentra su quella dottrina di Empedocle che si avvicina talmente alla dottrina psicoanalitica delle pulsioni, da indurci nella tentazione di affermare che le due dottrine sarebbero identiche se non fosse per un'unica differenza: quella del filosofo greco è una fantasia cosmica, la nostra aspira più modestamente a una validità biologica. [...] I due principi fondamentali di Empedocle – philìa (amore, amicizia) e neikos (discordia, odio) – sia per il nome che per la funzione che assolvono, sono la stessa cosa delle nostre due pulsioni originarie Eros e Distruzione.»



Cuffaro in galera



Non è bello gioire delle disgrazie altrui, ma per lui faccio con piacere un'eccezione.



Utrinki


Quando per usare Wikipedia bisognava sapere l'alfabeto.


La libreria in soggiorno


Un po' di giapponesità. Che ci sta sempre bene*. 


Sopra il piano, adagiato su un uncinetto, un candelabro dorato con lampadine - anche un po' di sano kitsch da un tono all'ambiente.


Le mie spezie. 


Cianfrusaglie varie.


Attrezzi culinari - si riconosce: utensile per fonduta; macchina per fare il riso giapponese; wok cinese; macchina per cuocere uova. Su un altro ripiano c'è anche un arnese per fare la fonduta mongola (serve il carbone per quella).




* che per quel che ne so potrebbe essere anche cinesità o koreanità, ma cosa stiamo qui a sottilizzare... in fondo è un bloggo buzzurro.

Defonseca




...lo spazzolino...

Costi comparati

Tutti dicono che la Svizzera costi tantissimo - il primo è stato un dirigente dell'ufficio personale del mio precedente donatore di lavoro. Dialogo:

Io: "ho due proposte, una nel paese X ed una in Svizzera"
Egli: "Svizzera? Eh, ma in Svizzera il costo della vita è ALTISSIMO!!!"
Io: "Mi rendo conto", ma lo sguardo dice: "si, ma se confrontiamo con la miseria che mi pagate il mio potere d'acquisto è BASSISSIMO!!!
Egli: "Non ci sono mai stato, ma così mi dicono"
Io: "Mi rendo conto". E aspetto una controproposta. Sto ancora aspettando.

Per tornare ai giorni nostri, oggi sono sceso in posta per mandare delle missive al mio padrone di casa. Nell'attesa mi aggiro per l'ufficio postale dove vendono varie cagate tra cui telefonini. Guardo e chi ti vedo? Il mio bel cellulare finlandese comprato 3 mesi fa a 34.90 Euri a TS. Uguale sputato, pure nel colore. Prezzo? 19.90 Chf, che al cambio odierno sono circa 15.43 Euri. Aggiungendo 5 Chf (3.88 Eur) ti danno pure la scheda con un numero di telefono.

giovedì 20 gennaio 2011

«Yara è in Friuli»

Oggi leggo sul Corriere il seguente articoletto:




Una medium: «Yara è in Friuli»
Ricerche senza esito in Carnia
Al setaccio torrenti e boschi. 
I carabinieri: non abbiamo trovato nulla che abbia a che fare con la tredicenne Yara Gambirasio 

MILANO - Non hanno dato esito le ricerche avviate in Friuli, in Carnia, dai carabinieri per ritrovare Yara Gambirasio, la ragazza di Brembate di Sopra (Bergamo) scomparsa da 55 giorni. Una sensitiva - scrivono i giornali locali - aveva detto ai carabinieri che «la tredicenne avrebbe potuto trovarsi lungo un torrente nei pressi dell'abitato di Viaso, nel comune di Socchieve». I controlli sono scattati, come sempre in questi casi. I carabinieri della stazione di Ampezzo, coadiuvati dai colleghi della compagnia di Tolmezzo, hanno cercato l'adolescente, o qualsiasi indizio riconducibile a lei, per due giorni, ma senza risultati.

«NON È STATO TROVATO NULLA» - Alle ricerche hanno partecipato anche alcune unità cinofile appartenenti al Nucleo carabinieri di Torreglia (Padova). «Non è stato trovato nulla che abbia a che fare con la ragazza - è stato riferito - neppure un oggetto». «Si è trattato di una segnalazione non completamente circostanziata, ma che ha richiesto in ogni caso un'approfondita verifica» ha detto semplicemente il magistrato che coordina le indagini, Giancarlo Bonocore, al Gazzettino.


Quindi, fatemi capire, ogni volta che un deficiente qualunque chiama i carabinieri e dice "ho visto che XYZ scomparso si trova in quel posto lì" i carabinieri prendono e vanno a perlustrare la zona? Anzi, la medium ha detto "avrebbe potuto trovarsi". Questa sarebbe la famosa indagine scientifica?
E se chiamo i carabinieri e dico "Berlusconi avrebbe potuto essere un mafioso" vanno da arrestarlo?

Non dico niente, ma...



Minchiate

Sto qua è un genio...


Dei pezzi di merda:




Questa chicca mi è stata invece segnalata da Robo:

mercoledì 19 gennaio 2011

TG1

Stasera attendevo con ansia il TG1 e non mi ha deluso.

Dopo il video messaggio del padrone, la chicca: per difendere le attività "ludiche" del padrone il buon Minzolini cosa si inventa? Un'intervista a Gianni Agnelli. Sì, quello morto. L'intervista era di 13 anni fa sul caso Clinton-Lewinsky su La Repubblica. Poteva chiedere opinioni a Lapo, almeno è vivo. Anche se con gusti un po' diversi.

Ma intervistare un morto mi sembra veramente geniale! A parte che Clinton era accusato di mentire alla Nazione, il padroncino di Minzolini di concussione e di pagare mignotte minorenni. E in quanto a minchiate dette alla Nazione...



Seminfermità mentale

Seminfermità mentale      Per spiegare Tangentopoli, il pm più spiritoso di Mani Pulite ripete spesso: “In ogni economia il numero dei ladri non può mai superare il numero dei derubati. Quando i ladri arrivano al 51% cominciano a derubarsi fra loro e il sistema implode”. Ora ci risiamo. Umilio Fede che fa la cresta sui “prestiti” del Cainano a Lele Mora è l’emblema di una corte famelica e predona, dove tutti derubano tutti e alla fine chi paga il conto è sempre Lui, il povero B. Una certa Faggioli ha fretta, “mi restano solo mille euro, devo fare cassa per forza”, e aspetta speranzosa un nuovo Bunga bunga. Ma corre voce che Lui “voglia ridurre le cene” e soprattutto i dopocena, così una tale Iris medita: “È ora che iniziamo a rubare qualcosa in casa”. Un’altra erinni ipotizza la soluzione finale: “Che palle 'sto vecchio, fra un po’ ci manda affanculo tutte quante... quella è la volta buona che lo uccido... vado io a tirargli la statua in faccia”. Cioè: lui s’illude di averle fulminate col suo charme, “volete mettere il piacere della conquista?”. E quelle, subornate dal partito dell’odio, lo chiamano “la nostra fonte di lucro”, “che schifo quell’uomo”, “l’ho visto out, ingrassato, imbruttito, più di là che di qua, è diventato pure brutto (prima invece era un figo pazzesco, ndr): deve solo sganciare. Spero sia più generoso, io non gli regalo un cazzo...”. Uno sciame di cavallette assatanate e sanguisughe parassite, tutte addosso a quel pover’ometto, fra l’altro anziano e gravemente malato, a succhiargli il sangue (anche).   A lui che ha già dovuto pagare Craxi, finanzieri, giudici, Mills, un migliaio di parlamentari (i “responsabili” due volte, comprati e ricomprati), servi, giornalisti, giornalisti servi, papponi, ruffiani, mezzane, mignotte (due volte, per i Bunga bunga e poi per il silenzio), e ora deve pure comprarsi una fidanzata. E cos’è, un bancomat? Un caso di circonvenzione di incapace, ma di massa. E dire che lui, a modo suo, tentava di comunicare la sua infermità: quando ne faceva travestire qualcuna da infermiera è perché aveva bisogno di cure, altro che giochini erotici. Solo che quelle non capivano, e nemmeno Lele Mora, che così erudiva una pupa: “Visto che sarai l’infermiera ufficiale, devi fargli uno scherzo... devi prenderti su... quello che misura la pressione finto e poi un camicione”. Roberta: “Quello da dottoressa... con sotto niente ovviamente...”. Lele: “Lo devi comprare oggi... poi ti metti lo stetoscopio sulla camicina da infermiera e sotto le autoreggenti bianche...”. Roberta: “Guarda Lele lo faccio, ti giuro... non mi manca il coraggio”.   Lele: “Gli dici: ‘Sorpresa! Sono l’infermiera, la devo visitare...’”. Roberta: “Una visita privata per accertarmi il suo stato di salute...”. Lele: “Esatto... sai quanto si diverte lui... da ridere da morire”. Roberta: “Infatti per quel poco che l’ho conosciuto sta allo scherzo”. Lele: “Sì, sì, fa il finto malato”. Roberta: “Sì, l’ha già fatto proprio ieri sera”. Lele: “Comunque impressione ottima, meravigliosa. Si prevede un grande futuro per te, amore”. Gente insensibile: quello sta male davvero e pensano che finga. Ora il povero infermo rischia grosso, anzi può dirsi fortunato: chiunque altro, al posto suo, sarebbe già in galera. Le richieste a Ruby “racconta cazzate, cerca di passare per pazza” in cambio di soldi sono un caso da manuale di inquinamento probatorio. Per molto meno c’è l’arresto in flagrante. Ma lui, volpino, ha l’asso nella manica. Dalla lettura delle carte già s’intravede l’arma segreta: basta coltivarla e tutto andrà per il meglio. Dia retta a noi, Cavaliere, che le vogliamo bene. Lasci perdere i cattivi consigliori che le rubano parcelle da favola e la mandano a sbattere con le solite leggi ad personam o le solite ricusazioni che non funzionano mai. Adotti la difesa di Michele Misseri modello Arcore. Si presenti in tribunale con un’infermiera armata di stetoscopio e pompetta per la pressione. Passare per pazzo, per lei, è più facile che per Ruby e per lo zio di Sarah: basta qualche cazzata di
  di Marco Travaglio
 

martedì 18 gennaio 2011

Sostiene Spinoza

Alcune battute da Spinoza:

Gelmini: "Per perseguitare B. vengono spesi soldi pubblici che potrebbero essere usati per trovare Yara". E portarla ad Arcore.


Berlusconi si difende con un video. Azzeccata la scelta di non indossare l’impermeabile.



“Io vendo artisti, non puttane”. Ehi, qui nessuno vuol sminuire la poesia di un pompino ben fatto.

“È una vicenda squallida” ha commentato Alvaro Vitali.


Continuo a pensare che non siamo arrivati ancora al fondo. Penso che ci attende altro schifio. E mi immagino tra qualche anno quando usciranno libri con le memorie dei protagonisti che descriveranno con dovizia di particolari il tramonto dell'impero arcoriano. Le feste, la discoteca privata, Lele Mora che cerca di trombarsi Fede, Fede che marca il territorio e poi Signorini che si accoppia con Bondi, la Carfagna che fa tetta contro tetta con la Minetti, Ruby e Noemi che fanno la lotta nel fango, la Gelmini con un pene finto che sodomizza la Meloni... e intorno tutte le altre baldracche di contorno che ballano vestite da comuniste - così poi il bunga bunga riesce meglio all'anziano primo ministro.

Ah, cosa darei per passare una serata con Silvio e gli altri vecchietti! Sai che risate con le barzellette del capo, le finte risate, Fede che scodinzola, Carfagna che fa quello che sa fare meglio. 

Che personaggi, sembra un film di Fellini. O del rag. Filini, a scelta.

Mi domando chi sarebbe l'attore ideale per un film su Sirvio. Banfi ormai è troppo vecchio e non fa più ridere come una volta. Aspetta, allora andrebbe bene.

Ma no, per me Alvaro Vitali sarebbe l'ideale. 


Mario Carotenuto che fa Ghedini.


Jessica Rizzo è naturalmente Carfagna


Le bocce di Carmen Russo per far Veronica.



Aggiungerei pure Chuck Norris come capo scorta.



Ma che gran film! Peccato solo che sia la realtà. Ma coraggio, godiamoci il momento surreale che poi arriverà qualcuno ancora peggio. 

domenica 16 gennaio 2011

Le ricette del weekend

Pasta al limone con cappesante e zucchine e avocado

Ingredienti *
500g tagliolini al limone
12 cappesante
2 zucchine
1 spicchio d'aglio fresco
1-2 lime
1 avocado
olio d'oliva, sale, pepe, prezzemolo


Ho trovato alla Coop dei tagliolini al limone e ho modificato uno dei miei cavalli di battaglia, linguine con cappesante, pomodorini e avocado, ricetta della blogger FrancescaV.



I tagliolini sono della serie Coop "Fine Food" e sulla confezione scrive che sono prodotti da un'azienda del Friuli Venezia Giulia - sarà Pasta Zara??

Soffriggere in un po' d'olio e lime le zucchine tagliate a rondelle con uno spicchio d'aglio fresco (più delicato di quello vecchio). Aggiungere le cappesante e cuocere finché queste ultime non sono pronte. Intanto tagliare l'avocado, condirlo col succo di lime; cucinare la pasta al limone e scolarla ben al dente. Aggiungere la pasta alle zucchine e scottarla uno o due minuti. Buttare in piatto e aggiungere l'avocado e un po' di prezzemolo.
È meglio la ricetta originale coi pomodorini (forse perché i pomodorini aggiungono un po' d'acidità che si sposa bene col pesce), ma anche questa non è male - infatti l'ho spazzolato così velocemente che mi sono dimenticato di far la foto.

Il piatto è stato condito con un ottimo vinello bianco francese della cantina Cuvée Mitique, produttrice del delizioso rosso Duo Mitique (Syrah + Grenache), il vino preferito dalle Veline.


Un vino con note delicate di fior di vigna e biancospino che in bocca lascia degli aromi di fiori che si mescolano a note di miele e di nocciole fresche grigliate. Veramente ideale per accompagnare cappesante, ma volendo anche pesce grigliato o pollo ruspante. Ottimo finanche come aperitivo.**


Risotto con spinaci e gorgonzola


Ingredienti*:
350g riso Carnaroli
1 cipolla (o 2 scalogni)
1 spicchio d'aglio
mezzo bicchiere di vino bianco
pasta di soja Miso
120g Gorgonzola
200g spinaci congelati
olio d'oliva, sale, pepe, peperoncino.

Soffriggere a fuoco lento o lentissimo la cipolla e l'aglio in un filo d'olio d'oliva per il tempo opportuno (da 5 minuti a 2 ore). Volendo si potrebbero aggiungere un paio di filetti d'acciuga che va sempre bene con gli spinaci:



Come suggerisce Allan Bay, togliere le cipolle, aumentare il fuoco e aggiungere il riso e rosolarlo bene. Sfumare con mezzo bicchiere di vino (meglio senza alcol, sempre secondo Bay); rimettere le cipolle e continuare la cottura a fuoco basso.
Quando si asciuga bagnare con acqua bollente. Come ho già scritto non uso il brodo, ma ormai mi sono pienamente orientato verso la pasta di soja per preparare la Miso soup come condimento per il risotto. Qui sotto due tipi, quello a sinistra è fonte Coop, a destra Migros - Migros costa meno e ha pure sacchetti con tofu e alghe - qui vince Migros.


A metà cottura aggiungere gli spinaci congelati e a fine cottura il gorgonzola. Lasciare mantecare coperto per 1-2 minuti. Mangiare.



Gli spinaci sono sempre difficili da abbinare al vino per il loro gusto forte e "metallico". Questa volta ho provato l'abbinamento con un vino rosè  (o rosato che dir si voglia). Non mi hanno mai convinto i rosè. Mi ricorda sempre gli olandesi che ho visto trangugiare ettolitri di rosato d'estate. Data la scarsa cultura eno-gastronomica del popolo olandico ho sempre avuto un po' di sano disprezzo per i rosati - un ibrido per quelli che non si decidono tra bianco e rosso. Insomma, un vino da Buttiglione.

Stavolta mi sono deciso a provare un Saint Louis, risultato della mistura di vari vitigni, tra cui Syrah, Grenache e Cinsault:




Buono, non diventerà il mio vino preferito, ma un giorno nel dubbio amletico "Bianco o Rosso?" si potrà optare per un rosato. Senza esagerare.

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* Ingrediente: ho messo i pesi/quantità per sembrare più professionale. Si tenga presente che i numeri sono inventati. Non si risponde per eventuali danni causati dai numeri.
** Non ho assunto droghe stupefacenti, ho solo tradotto l'etichetta.

Consigli per gli esili

giovedì 13 gennaio 2011

La lavatrice e lo zimbello

La lavatrice è in cantina e lo zimbello sono io.

Come ho già scritto in precedenti post, in Isvizzera solo i ricchi hanno la lavatrice in casa. Il popolo ha la lavatrice comune nella cantina.

Il padrone mi ha spiegato velocemente, hai la chiavetta per il consumo, la devi caricare dalla vicina, questa (indicando la lavatrice a destra snobbando le due a sinistra) è la migliore. Così almeno sosteneva sua moglie in contumacia.

Ovviamente ci sono i turni. Mi dice mostrandomi il foglio attaccato alla porta. Io dico, allora posso fare la lavatrice il giovedì (sfoggiando la mia erudita conoscenza del tedesco che mi permette di tradurre nella mia lingua i giorni della settimana). Lui fa sì. Anzi, no, vedi quello che c'è scritto sotto la tabella in piccolo? Scrive che il turno inizia alle 18 del giorno prima. Ah. Secondo mi i scrivi ste robe per insempiar la gente.

Quindi lunedì inizio a prepararmi per la mia prima sessione di lavaggio. Tornando dal lavoro prendo la chiavetta e vado dalla vicina. Una simpatica vecchina. Manco provo a chiederle se parla inglese, francese o sanscrito. Le mostro la chiave, le sventolo i venti franchi e le dico Ich wochne in Prof Wohnung. Lei ripete il nome e poi, mentre io la guardo interrogativo aspettando che con qualche magia ricarichi la chiave seduta stante lì sul pianerottolo, con dei gesti teutonici mi spiega che mi metterà la chiave in una busta e che la troverò l'indomani nella cassetta della posta. Great.

Bene. Martedì arriva la chiavetta. Ed io preparo gli indumenti non lindi. Ci sono ben 3 lavatrici, penso soddisfatto e già pregusto le centrifughe e i risciacqui.

Finalmente arriva l'atteso giorno, mercoledì, ore 18.

Prendo mutande eccetera, detersivo, chiavetta.

Carico la lavatrice - quella buona a destra con il carico dall'alto - di mutande e magliette.

Vedo il contatore e come mi ha mostrato il tipo appoggio la chiavetta. Qualcosa si illumina, mostra che ho 37 franchi di saldo (la vecchina non mi ha derubato, ben per lei), vedo lucette sulla lavatrice. Seleziono un programma più o meno a caso (anche i programmi della lavatrice come quelli della tivu sono in tedesco), c'era un 60 gradi. Sembra pronto, ma si spegne tutto. Orca. Riposiziono la chiave. Ho sempre 37 franchi. Bene. Lucette sulla lavatrice. Bene. Parti? Non parte, si spegne.

Hmmm... pensa il MacGyver che è in me.
Provo l'altro contatore. Si accende. 37 franchi.
Carico l'altra lavatrice, quella all'estrema sinistra.
C'è una flebile lucetta. Non parte. Dopo un po' si spegne.
Apro l'oblò. Non si apre, la maniglia è un po' rotta.
Bestemmio.
Ribestemmio.

Tiro forte, quasi mi spacco le dita e si apre. Il detersivo si rovescia sulle camicie e per terra.

Bestemmio a voce alta.

Torno al contatore. È spento.

Ora faccio l'unica cosa logica che anche MacGyver farebbe: faccio cose a caso. Strofino la chiavetta sotto l'ascella, mi gratto le chiappe con fare pensoso, riposiziono la chiavetta, guardo se in qualche modo sta riesco a farla stare lì, ma cade, dietro la lavatrice. Bestemmio e mi slogo quasi qualche ignoto muscolo lombare per recuperarla. Poi provo a toccare ripetutamente il contatore, a tenere premuta la chiavetta... e TOMBOLA. Vedo che compare 2 sulla riga sopra e 35 su quella sotto.
Riprovo l'operazione, iniziando dalla strofinata d'ascella. Diventa 3, poi 4 e via via fino a 9. E qui mi fermo a ponderare.

Ok, le luci sono accese, casco in testa ben allacciato e prudenza, sempre.

Ri-programmo velocemente la macchina - manco fosse un computer della nasa - e, miracolo, parte.

Guardo orgoglioso la mia creatura e mi sento un po' meno zimbello.

Ma poi voglio strafare e provo a fare lo stesso scherzo con l'altro contatore. Nisba, lui non mi vuole bene.

Pazienza, torno in casa.

Dopo un'ora scendo.

Finito. Scarico, metto ad asciugare non nell'asciugatrice, perché controllata dal contatore ostile, ma sui fili e apro una specie di ventilatore (il padrone ha detto che asciuga tutta in un attimo - sì, la mia minchia, e scusate il francesismo).

Ricontrollo il contatore e ci sono ancora 7 chf. Carico lavatrice con le camicie. Programmo, 40 gradi senza centrifuga. Non va. Controllando il contatore ho scaricato i 7 franchi. Ricarico fino a 9 - prima con 9 funzionava.

Parte. Mezz'ora, dice il display. Risalgo.

Passati 40 minuti scendo.

Tutto spento. Bene. Apro l'oblò. Non bene, camicie zuppe e lavatrice piena d'acqua. Cosa farebbe MacGyver? Chiudo tutto e faccio finta di non averlo aperto.

Rimetto la chiavetta. Ancora 6 chf. sul display della lavatrice mancano ancora 11 minuti. Perché? Boh, non mi pongo più domande. Riparte. Risalgo. Riscendo. Finito.

Controllo la biancheria stesa: bagnata come prima. Ok.
Ricarico la lavatrice. Oramai è uno scherzo; sfrego la chiavetta sotto l'ascella e via con la procedura.

Ora però ho tutti i panni bagnati. 6 camicie e 5 chili di mutande e magliette. Domani alle 18 è il turno del vicino. Porto tutto in casa. Non c'è posto adeguato, quindi metto a stendere la camicie in bagno, due le stiro così si asciugano e le mutande le distribuisco in giro per la casa, un po' sulle sedie, un po' sul divano, sulla lampada ecc.. peccato che non ho termosifoni - il riscaldamento avviene tramite qualche altro mezzo su cui non ho ancora indagato.

Per essere stato il primo lavaggio è  andata bene, no?

Simpatiche vendette

Ecco un bel video per praticare il vostro olandese (anche se il video è belga - mandato da La Belge)!

Praticamente mi è stato spiegato che in Belgio i call center delle compagnie telefoniche sono famose per gli infinite tempi d'attesa.

Per vendicarsi dei tipi di un programma si sono messi in un container e si sono consegnati davanti all'entrata di Mobistar, compagnia telefonica locale. Sul container era scritto il nome della ditta e dove telefonare

Quando dalla reception telefonano per segnalare il "problema", prima ci sono messaggi registrati, poi passano da uno all'altro e il tipo deve rispiegare di nuovo. Nelle pause musichetta prodotta live dai tipi nel container. E così vanno avanti per ore...

Alla fine, messaggio registrato "se vuoi spostare il container premi uno", "se vuoi gratis la consegna di un altro container nello stesso posto premi 2", "se vuoi 20 euro di spesa gratis da FNAC premi 3". Il tipo preme uno, ma il messaggio dice "grazie per aver premuto 2, quanto prima le consegneremo un altro container".

Scherzo sublime.






martedì 11 gennaio 2011

Foto Thalwilliche

Sabato scorso ho fatto finalmente una passeggiata per Thalwil con la luce del sole.

C'è una chiesa cattolica vicino a casa.
Non l'ho fotografata perché le sue campane m'infastidiscono specie la domenica mattina quando dormo e non sento il bisogno della sveglia. 
I cattolici sono invariabilmente invadenti sulle questioni che riguardano la camera da letto.

Quindi ho fotografato il lago.

Qui le montagne innevate in sottosfondo.


Laggiù a sinistra invece s'intravede la città di Zurigo che da anche il nome all'omonimo lago (quella massa acquosa in primo piano).


Primissimo piano della massa acquosa. Sull'altra riva ci sono degli altri insediamenti di indigeni svizzeri.


Navi e montagne.


Montagne e navi.


Navi e montagne con diverso settaggio della macchina.



Un po' scarse ste foto... la prossima volta fotografo la Coop.